VOLUME
III
I PIARDI NEL TEMPO -
dimore, vita vissuta, costumi portati dai Piardi ed anche
devozioni cui siamo stati capaci in più di cinque secoli
di vita.
4. DEVOZIONI
4.22 San GIACOMO
Maggiore Apostolo
Pala di San Giacomo Maggiore Apostolo, Chiesa di CIZZOLO
San GIACOMO Maggiore Apostolo, cui
è dedicata la Chiesa di CIZZOLO di Viadana (MN), patria
dei PIARDI.
Del Comune di Viadana (MANTOVA) è l'unica
Parrocchia a non appartenere alla diocesi di Cremona, bensì
a quella mantovana. Le prime notizie della Chiesa parrocchiale sembrano
risalire al 1154 quando era soggetta alla pieve di Suzzara
e al Vescovo di Reggio. Cizzolo venne a far parte del territorio
di Viadana dal 17.12.1306 per permuta di beni col vescovo
della città emiliana che comunque ne conservò
la giurisdizione ecclesiastica.
1543, 9 febbraio: Cizzolo. Diocesi di Reggio nell’Emilia.
Si tiene la Visita Pastorale del Cardinale Cervini (non residente
in Diocesi). Interviene in Cizzolo il “Convisitatore
don Maffeo Croci, sacerdote reggiano, in nome e per conto
del Commissario cardinalizio Antonio Lorenzini, trattenuto
a Luzzara per urgenti motivi. La Chiesa di S. Giacomo, “in
villa cicioli (ultra padum)”, è del valore di
93 ducati, di rendita. La situazione in S. Giacomo non è
per nulla ottimale. (...). [N.d.r.: Leggasi “Villa Cizoli”
(oltre il Po)].
Il primo Rettore della Parrocchia - Prepositurale di S. Giacomo
Maggiore Apostolo - è Novellino Pagliari dal 1568,
mentre i registri canonici sono del 1591. (A. Parazzi. Vol.
III, pg. 66-67)
Nel 1803 la chiesa fu rifabbricata ed ampliata ottenendone
una navata considerevole come spazio ed eleganza; buoni sia
gli stucchi che le ancone. La ricostruzione viene ricordata
in una lapide inserita nella parte posteriore dell'altar maggiore.
La facciata fu eretta nel 1888 dall'ing. Giulio Casali.
Una delle strade italiane quale “Cammino a Santiago”
passava anche da San Giacomo di Cizzolo; sono molti i Piardi,
di qui e altrove, a portare il nome del Santo venerato in
tutto il mondo ed al Santuario spagnolo di Compostela, nei
pressi del ‘Finis Terrae’ della penisola iberica.
Nel 1705 in S. Giacomo di Cizzolo nasce e viene battezzato
“Jacobo Franciscus Piardi” (fratello gemello di
Joseph), figlio dei coniugi Vincentio Piardi e Elisabetta
Cavalli. Nel 1734 viene battezzato dal Rettore di S. Giacomo
Maggiore in Cizzolo il neonato “Jacobus Antonius, ex
Jugalibus Joseph Piardi, et Maria Ghidini, (...)”; cosi
nel 1736: “Jacobus Bartolomeus, et Isabella –
gemelli - ex Jugalibus Joseph Piardi, et Maria Ghidini, masculus
natus die anted.a hora vigesima prima, femina nata hora vigesima
secunda circiter; et baptizzati fuerunt a’ me Vincentio
Magnani Sacerdote...”. Nel 1773 Giacomo Bartolomeo Piardi,
parrocchiano di Cizzolo, ha un figlio da sua moglie Caterina
Faccioli.
Per CIZZOLO e la vita degli abitanti unitamente
ai PIARDI, con alcune fotografie, vedi:
http://www.piardi.org/cizzolo2005.htm
http://www.piardi.org/incontri.htm#cizzolo
http://www.piardi.org/luoghi/viadana.htm
Luoghi (altri) in cui si venera San
Giacomo Maggiore Apostolo, martire della fede, con attinenza
ai Piardi ed ai lori movimenti migratori nel tempo:
CESOVO in Val Trompia, menzionata
sin dal secolo XV: La Chiesa Parrocchiale è dedicata
al Santo; anche se consacrata solo nel 1720, la Parrocchia
con detto titolo è tale dal 14 aprile 1606; da questa
luogo montano provengono, nel tempo, alcuni coniugi dei Piardi
pezzazesi. Nel Cinquecento questa località è
conosciuta tra i mestieranti, gli artigiani ed i professionisti
delle calli di Venezia. Il 10 Nel 1724 vi muore Gian Battista
fu Giacomo e di Angelica Piardi di Pezzaze, famiglio in casa
di Gian Maria Zanoletti. Nel 1775 muore in Pezzaze Don Bertussi
da Cesovo, Cappellano della chiesa frazionale di S.Giovanni
Battista in Mondaro, cadendo da un ciliegio. Agli inizi dell’Ottocento,
i Piardi noti come ‘Focol-Focoli’ e imparentati
con i Bertussi di Pezzaze (originari di Cesovo - ‘Sèdöf’-
in dialetto Valtrumplino) dimorano in Gussago, terra di Franciacorta.
I Carrara (o Carara) originari di Cesovo sono imparentati
con i Piardi (detti Focol – Focoi - Focoli). A Cesovo
sono andati ad abitare, nella prima e nella seconda metà
del Novecento, alcuni Piardi, detti Mafé.
PEZZAZE in Val Trompia. Un tempo, forse sin
dal Cinquecento, il nome del Santo Giacomo veniva sovente
dato ai battezzandi, soprattutto nelle famiglie del casato
Richiedei, Piardi, Richetti, Morzenti (originari delle terre
Bergamasche), Viotti, Rossi, Balduchelli e Gabrieli.
Nel Vangelo di Marco quanto in quello di Luca, Giacomo e suo
fratello Giovanni (l’evangelista), figli di Zebedeo,
sono definiti da Gesù stesso «Boànerghes»
(figli del tuono), vale a dire pronti e impetuosi di carattere;
sarebbe come dire: << ecco il carattere dei PIARDI!
>>.
Da quanto si è potuto leggere negli archivi, molti
Piardi di Pezzaze battezzati col nome dei <<Boànerghes>>
Giacomo e Giovanni si sono dimostrati tali nella vita e con
forte evidenza, soprattutto quando si doveva dimostrare “solidarietà
verso il prossimo”, come diciamo noi oggi, che a quei
tempi si chiamava semplicemente fare: Sigurtà, Garanzia,
Pieggeria, Avallo, Mallevadoria per altre famiglie, garantendo
in tal modo l’ente creditore assegnante il lavoro, l’appalto
o la commessa, insomma una vera e propria azione fidejussoria.
Ciò comportava gravi e non pochi rischi per l’avallante
o fidejiussore; infatti, ricordiamo che un antichissimo proverbio
bresciano, vecchio di almeno quattro secoli, con riferimento
all’azione di Sigurtà, recita: << Chi fa
Sigurtà, èl sa prepare a pagà!>>
(Chi compie azione di Sigurtà o Avallo o si erge a
fidejussore, si prepari a pagare!).
Don Gian Piero Piardi, nella presentazione del secondo volume
sulla storia del casato Piardi (edito, in Pezzaze, il mese
di giugno 2000) afferma: << (...). La storia dei Piardi
ci fa incontrare un ‘Casato di generosità’.
La capacità di cogliere la grandezza dei doni ricevuti
per saperli condividere con gli altri…il pane diviso
fino all’ultimo boccone. Scorrendo le pagine di questo
lavoro ci è facile incontrare una terminologia riconducibile
ad un denominatore comune. Possiamo leggere… “Pieggio”
… “Avallo” … “Sigurtà”
… “Donazioni” … “Lasciti”
… “Legati” … “Cappellanie”
… “Benefici” ecc. … ma con tutta tranquillità,
anche se non sono più termini molto usati oggi, possiamo
leggervi la capacità, il desiderio, la propensione
dei nostri progenitori a … “farsi prossimo”
cioè “ad avvicinarsi” a che si trovava
in difficoltà non per curiosare o per sentenziare giudizi
temerari… ma per portare l’umile, semplice, candida
condivisione. Non hanno dato quello che non avevano; hanno
dato molto di più… hanno ridato fiducia, speranza,
conforto, voglia di ricominciare a tanti che, per le vicissitudini
della vita erano incappati nel filone della sfiducia e del
“… non ce la faccio più”! Una generosità
che ha sempre saputo coniugarsi con l’umiltà
di chi sapeva di non fare altro che … il proprio dovere
di uomo e di cristiano. (...). (...) >>. [Don Gian Piero
Piardi, Parroco di sant’Evasio in Susa, Canonico della
Cattedrale Segusina in Diocesi di Susa (TO). Giornalista,
autore di molte opere e monografie sulla Val di Susa].
Come detto, i Piardi di Pezzaze ‘trionfano’ in
questa azione di fiducia nei confronti di molte altre famiglie
del paese rilasciando loro, appunto, Sigurtà; sono
stati, di fatto, veri e propri «Boànerghes»,
molti risultano battezzati col nome di Giacomo e quando non
portano il nome del Santo di Compostela recano, dal Battesimo,
quello di suo fratello Giovanni. (Si veda a tale riguardo
il Capitolo ‘Glossario’ alla voce “Sigurtà”,
pagina 864, ed al Capitolo ‘La Storia e i Piardi’
– Vol. II).
POMPONESCO (Viadanese Mantovano), Diocesi
vescovile di Cremona. I Piardi di qui dei lontani secoli assegnavano
ai loro figli il nome del santo martire Giacomo. Ad esempio
Giacomo nato nel 1608; però già nel 1549 Jacomo
del Piardo (Giacomo Piardi) faceva battezzare suo figlio Stefano.
BRESCIA. 1805, 10 giugno, ore 10: Napoleone
I Bonaparte fa ingresso in Brescia attraverso il ponte sul
Mella detto di S. Giacomo, nei pressi dell’artistica
chiesa omonima. Nella Diocesi bresciana anche altre nove Parrocchie
sono poste sotto il titolo di San Giacomo.
Nel Vangelo di Marco quanto in quello di Luca, Giacomo e suo
fratello Giovanni (l’evangelista), figli di Zebedeo,
sono definiti da Gesù stesso «Boànerghes»
(figli del tuono), vale a dire pronti e impetuosi di carattere;
sarebbe come dire: << ecco il carattere dei PIARDI!
>>. Da quanto si è potuto leggere negli archivi,
molti Piardi di Pezzaze battezzati col nome dei <<Boànerghes>>
Giacomo e Giovanni si sono dimostrati tali nella vita e con
forte evidenza.
La vita e la storia di San Giacomo
Maggiore Apostolo, primo martire tra gli Apostoli di Gesù.
Festa e ricordo il 25 luglio.
Universalmente noto come Sant -Yago, Santiago, Santiago
de Compostela.
Martire a Gerusalemme nel 42 d.C. Detto il Maggiore (per distinguerlo
dall'omonimo apostolo detto il Minore), Giacomo figlio di
Zebedeo e Maria Sàlome e fratello dall'apostolo Giovanni
Evangelista, nacque a Betsàida. Fu presente ai principali
miracoli del Signore (Mc 5,37), alla Trasfigurazione di Gesù
sul Tabor (Mt 17,1.) e al Getsemani alla vigilia della Passione.
Pronto e impetuoso di carattere, come il fratello, con lui
viene soprannominato da Gesù «Boànerghes»
(figli del tuono) (Mc 3,17; Lc 9,52-56). Primo tra gli apostoli,
fu martirizzato con la decapitazione in Gerusalemme verso
l'anno 43/44 per ordine di Erode Agrippa. Il sepolcro contenente
le sue spoglie, traslate da Gerusalemme dopo il martirio,
sarebbe stato scoperto al tempo di Carlo Magno, nel 814. La
tomba divenne meta di grandi pellegrinaggi medioevali, tanto
che il luogo prese il nome di Santiago (da Sancti Jacobi,
in spagnolo Sant -Yago) e nel 1075 fu iniziata la costruzione
della grandiosa basilica a lui dedicata. (Da “Avvenire”,
in Santibeatietestimoni.it)
Patronato: Pellegrini, Cavalieri, Soldati, Malattie reumatiche
Etimologia: Giacomo = che segue Dio, dall'ebraico
Emblema: Cappello da pellegrino, Conchiglia, Stendardo
Martirologio Romano: Festa di san Giacomo, Apostolo, che,
figlio di Zebedeo e fratello di san Giovanni evangelista,
fu insieme a Pietro e Giovanni testimone della trasfigurazione
del Signore e della sua agonia. Decapitato da Erode Agrippa
in prossimità della festa di Pasqua, ricevette, primo
tra gli Apostoli, la corona del martirio.
E’ detto “Maggiore” per distinguerlo dall’apostolo
omonimo, Giacomo di Alfeo. Lui e suo fratello Giovanni sono
figli di Zebedeo, pescatore in Betsaida, sul lago di Tiberiade.
Chiamati da Gesù (che ha già con sé i
fratelli Simone e Andrea) anch’essi lo seguono (Matteo
cap. 4). Nasce poi il collegio apostolico: "(Gesù)
ne costituì Dodici che stessero con lui: (...) Simone,
al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo di Zebedeo
e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di
Boànerghes, cioè figli del tuono" (Marco
cap. 3). Con Pietro saranno testimoni della Trasfigurazione,
della risurrezione della figlia di Giairo e della notte al
Getsemani. Conosciamo anche la loro madre Sàlome, tra
le cui virtù non sovrabbonda il tatto. Chiede infatti
a Gesù posti speciali nel suo regno per i figli, che
si dicono pronti a bere il calice che egli berrà. Così,
ecco l’incidente: "Gli altri dieci, udito questo,
si sdegnarono". E Gesù spiega che il Figlio dell’uomo
"è venuto non per essere servito, ma per servire
e dare la sua vita in riscatto per molti" (Matteo cap.
20). E Giacomo berrà quel calice: è il primo
apostolo martire, nella primavera dell’anno 42. "Il
re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della
Chiesa e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni"
(Atti cap. 12). Questo Erode è Agrippa I, a cui suo
nonno Erode il Grande ha fatto uccidere il padre (e anche
la nonna). A Roma è poi compagno di baldorie del giovane
Caligola, che nel 37 sale al trono e lo manda in Palestina
come re. Un re detestato, perché straniero e corrotto,
che cerca popolarità colpendo i cristiani. L’ultima
notizia del Nuovo Testamento su Giacomo il Maggiore è
appunto questa: il suo martirio. Secoli dopo, nascono su di
lui tradizioni e leggende. Si dice che avrebbe predicato il
Vangelo in Spagna. Quando poi quel Paese cade in mano araba
(sec. IX), si afferma che il corpo di san Giacomo (Santiago,
in spagnolo) è stato prodigiosamente portato nel nord-ovest
spagnolo e seppellito nel luogo poi notissimo come Santiago
de Compostela. Nell’angoscia dell’occupazione,
gli si tributa un culto fiducioso e appassionato, facendo
di lui il sostegno degli oppressi e addirittura un combattente
invincibile, ben lontano dal Giacomo evangelico (a volte lo
si mescola all’altro apostolo, Giacomo di Alfeo). La
fede nella sua protezione è uno stimolo enorme in quelle
prove durissime. E tutto questo ha un riverbero sull’Europa
cristiana, che già nel X secolo inizia i pellegrinaggi
a Compostela. Ciò che attrae non sono le antiche, incontrollabili
tradizioni sul santo in Spagna, ma l’appassionata realtà
di quella fede, di quella speranza tra il pianto, di cui il
luogo resta da allora affascinante simbolo. Nel 1989 hanno
fatto il “Cammino di Compostela” Giovanni Paolo
II e migliaia di giovani da tutto il mondo. ((Autore: Domenico
Agasso in “Santi, Beati e Testimoni”. http://www.santiebeati.it)).
[A cura di Achille Giovanni Piardi, per le pagine web
del Portale “I Piardi”. Aprile 2010].
San Giacomo di Campostella (Santiago de Compostela)
Qui è raffigurato San Giacomo di
Campostella (Santiago de Compostela), patrono della Spagna.
In questo dipinto si nota un contrasto cromatico, i colori
che prevalgono sono il rosso della bandiera, il bianco del
cavallo ed il blu del cielo. San Giacomo in un primo momento
potrebbe sembrare un bel cavaliere in groppa al suo cavallo,
ma capiamo che si tratta di un santo dall'aureola che porta
sopra la testa. Dietro di lui ci sono dei cavalieri che combattono
tra di loro mentre un moro, inginocchiato davanti al Santo
e toccato dalla sua spada, si converte al cristianesimo. Dobbiamo
aggiungere che questo quadro non pacque al committente che
era l'ambasciatore di Spagna in Inghilterra, perché
voleva che San Giacomo fosse rappresentato come un pellegrino
e così non lo espose nella Cappella cui era destinato.
Alcuni riferimenti al santo Giacomo
ed ai Piardi battezzati col nome del Santo «Boànerghes»,
nelle pagine del sito “I PIARDI”:
Nella
sezione VOLUME 3 > COSTUMI
Giacomo Piardi da Pezzaze, in alta uniforme dei Regi Carabinieri,
1885.
Cesovo di Marcheno in Val Trompia, 1962 Maria e Sergio Piardi.
Arrotino (Giacomo Piardi detto Bosèt) Ombrellaio
Giacomo
Osvaldo Piardi col padre Battista e mamma Concetta Maffina
Battista Piardi (1905) di Giacomo 'de la Chichera' da Pezzaze,
anno 1925.
I PIARDI detti Celvìt, tra cui Giacomo
- Annunciata
“Nena” Piardi, figlia di Giacomo
- Antonio Piardi di Giacomo
e Santina dei Celvìt di Giacomo
- Spirito Bono PIARDI dei detti
"Quarantì", con la mamma ed i fratelli. e...
GIOVANNI PIARDI di Giacomo. Nasce nel 1844. Sposa Rosa (Santina)
Facchini ed ha: Bono (1866), Giacomo (1875)
- Giacomo Piardi. Istituzione
di una Cappellania
- L' avvocato Giacomo (1825)
figlio di Gio. Maria (padre) è Deputato di Saiano,
già prima dell'unità d'Italia, e poi Sindaco
sino a dopo il 1882
- Pastori di anime. Don Giacomo
(Pezzaze - muore l'11 aprile 1782)
- I Maffina: Maffina - Piardi
e Piardi - Maffina a Pezzaze. Con Giacomo Osvaldo Piardi
- Giacomo Osvaldo Piardi "Chichera"
con mamma Concetta Maffina, nell'antica casa paterna di Pezzaze
- In questa casa, in cui visse
da sposata Maria PIARDI di Giacomo
- La madre di Don Giuseppe Bregoli: Cecilia
Seria PIARDI. PIARDI CECILIA SERIA. Nasce a Pezzaze, 9 settembre
1896. Figlia di Battista [24 febbraio 1854 – 1 aprile
1908, figlio di Giacomo (1824–1897)...]
- Giacomo Piardi per la
devozione a San Rocco
- SAN GIOVANNI CALABRIA e Padre
Natale, amico e guida di Don Giovanni Calabria. Padre Natale
di Gesù è battezzato col nome di Giuseppe Giacomo
- Fiume Vincenzo Piardi dei
Celvìt
- Coniugi Cleonice MONTANARI
e Luigi PIARDI (Cizzolo, 1857) detto Pinta, mantovani ed i
familiari, ascendenti e discendenti, di nome Giacomo
- Giacomo Osvaldo Piardi
- Padre Natale di Gesù,
dei Carmelitani Scalzi
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