VOLUME
III
I PIARDI NEL TEMPO -
dimore, vita vissuta, costumi portati dai Piardi ed anche
devozioni cui siamo stati capaci in più di cinque secoli
di vita.
3 VITA VISSUTA
3.4 Pastori di anime
- Don Giovanni Battista Maffina
(1840) figlio di Angelo e di Giulia Facchini (1806) di Antonio.
Antonio è sposo di Domenica Piardi. E' nipote di (nonna)
Domenica Piardi. I Facchini a Pezzaze sono detti Carotti.
( vedi anche in glossario a Maffina e a Facchini anche Fachini,
volume 1 e 2 I PIARDI) . Alcune famiglie sono dette Comòt.
Antonio Facchini sposa Domenica Piardi. Giulia loro figlia
sposa Angelo Maffina ed ha Giovanni Battista (1840) poi Sacerdote.
Dei Facchini è nota in Pezzaze la figura di Docile
detto GINGA, anima grandemente disponibile nei confronti di
tutta la comunità , morto il 28 dic. 1992; Docile è
nipote di Erminia Piardi dei detti Late-Catanì, "i
fornér dè Striignì dè Pesase".
Don Giovanni Battista Maffina da ragazzo, nel 1849 in casa
sua, incontra e conosce Don Pietro Boifava - Curato di Serle
- braccato dalle truppe austriache quale comandante in capo
dei ribelli bresciani da lui organizzati contro l'invasore
soprattutto nell'ambito di moti di marzo 1849, poi noti come
X Giornate di Brescia. Il nascondiglio in casa Maffina (primo
cittadino) gli viene procurato dal pezzazese Don Antonio Piardi
(1801-1880), parroco in S. Apollonio di Pezzaze dal 1833 al
1860, poi all'Abbazia di San Nicola in Rodengo, terra di Franciacorta.
Giovan Battista Maffina da Pezzaze anno 1890
Per la famiglia MAFFINA, imparentata con
i Piardi, vedi altre informazioni cliccando
qui.
- Don FRANCESCO
PIARDI (Pezzaze, 1868 - Clibbio, 1948) della famiglia
Valì
La foto di cui sopra, pubblicata a dicembre 1944 nel volume dedicato alla vita di Pezzaze, è stata scattata prima del settembre 1943; infatti Don Giacinto Bernardelli (Parroco emerito di San Girolamo in Civine di Gussago) mancò a Gussago in Franciacorta (Brescia) alla metà del mese di settembre dello stesso anno. Perchè non passi nell'oblio il ponderoso patrimonio vocazionale sacerdotale pezzazese, oggi attorno alle cento figure sacerdotali, riteniamo giusto riportare ciò che un sacerdote pezzazese, nipote di Caterina Piardi, ebbe a scrivere nel menzionato volume.
Anno 1944 - Pezzaze. Padre Giovanni Maria Bontacchio dei Türinì (1881), nipote di nonna paterna Caterina Piardi, annota che nel tempo Pezzaze ha avuto ben 79 tra sacerdoti e religiosi e aggiunge: “undici siamo ancora viventi (…) dei sessantotto che sono passati al premio eterno, diciotto ebbi la fortuna di conoscerli personalmente (…). Riferendosi poi al suo lavoro “Memorie di Sacerdoti e di Chierici pezzazesi” compiuto nel periodo 1942 -1944 ancora annota: <<Qui termina il mio modesto lavoro. Veramente Pezzaze, come ha affermato il molto Reverendo Arciprete Don Michele Verzeletti, ha dato alla Chiesa molti sacerdoti che hanno fatto onore al Sacerdozio. Continuerà Iddio tanta predilezione alla nostra terra? Sì, se ce ne dimostreremo riconoscenti con una vita sinceramente cristiana, e se la chiederemo con insistenza, ma senza alcuna pretesa, nelle nostre preghiere. Dall’ultimo decennio del 1800 hanno cominciato a fiorire anche qui, in Pezzaze, da noi, vocazioni religiose femminili >>.
(P. Giovanni Maria Bontacchio – Memorie di sacerdoti e di chierici pezzazesi - in "Pezzaze nella sua storia e nella sua vita religiosa". AA.VV. Tip. Edit. Morcelliana – Brescia 1944)
Sacerdoti nativi di Pezzaze, anno
1944
In piedi, da sinistra: Don Bregoli, dei detti "Pancianì";
Don Andrea Bernardelli (fratello di Brigida, andata in sposa
a Faustino Piardi dei detti "Pelès"), parroco
a Lavone in Val Trompia; Don Geremia /Bortolo Balduchelli;
Don Francesco Gabrieli dei detti "Gabrielì",
noto come Don Chico, parroco di Bedizzole (BS); Don Antonio
e Padre Giovanni Maria Bontacchio (degli Oblati), fratelli,
nati nella 'casa Piardi' in piazza di Stravignino a Pezzaze,
figli d'Antonio della famiglia "Turinì",
noto Sindaco, nipoti di Caterina Piardi nonna paterna.
Seduti, da sinistra: Don Milesi, Don Giacinto Bernardelli,
parroco a Civine di Gussago, noto alle famiglie gussaghesi
dei Piardi ed a quelle con esse imparentate: Reboldi detti
"I Dami", Peroni ("Sore"), Franzoni, Botti
e Ghedi; Don Francesco Piardi
dei "Valì", parroco a Clibbio di Sabbio Chiese;
Don Bregoli dei detti "Tapagnì".
(Con la collaborazione di Secondo Viotti, nato a Pezzaze il
4 giugno 1916; Stravignino di Pezzaze, 11 febbraio 2003).
Don Gian
Piero Piardi, parroco di Sant' Evasio in SUSA,
il giorno del 30° di sacerdozio attorniato dai parenti.
> vedi anche sezione 'INCONTRI'
> vedi in personaggi qui
Maffina sacerdote Andrea
Serafina Piardi dei detti Late (Ceppo originario
dei detti Catanì; Cattani o Cattanini) è bisnonna
di don Andrea.
Primo figlio di Valentino e Vincenza Zani di Gardone Val Trompia,
nasce il 4 febbraio 1985 a Brescia. Risiede a Gardone Val
Trompia in via Convento 46 con i genitori, la sorella Francesca
e il fratello Stefano fino all’entrata in Seminario
Vescovile di Brescia “Maria Immacolata” avvenuta
nel settembre del 1998 dopo aver frequentato la seconda media.
Viene Ordinato sacerdote della Chiesa Cattolica, l’
11 giugno 2011 in Chiesa Cattedrale, da Mons. Luciano Monari
Vescovo di Brescia. Negli anni della Teologia ha prestato
vari servizi. In particolare:
<< Nel 2004/05 ha svolto servizio pastorale a Padergnone
(°°), dal 2005 al 2007 a Nuvolera e nel 2007/08 a
Castelfranco e Rondinera di Rogno (BG). Nel 2008/09 è
stato impegnato con l’animazione vocazionale in varie
parrocchie della Diocesi; nel 2009/2010 ha ricoperto la funzione
di prefetto in Seminario nella comunità delle medie
e del biennio delle superiori; nel 2010/2011 ha svolto servizio
in qualità di diacono a Pralboino>>. (La Voce
del popolo. Brescia, 9 giugno 2011) .
(°°). Padergnone in Rodengo-Saiano, anticamente PADERGNONE
di Rodengo – S. Rocco – (Parrocchia solo dal 1969,
ora sotto il titolo di “Cristo risorto”) fu terra
dei Piardi, proprio quelli detti Catanì (in vernacolo
di Pezzaze), Cattani o Cattanini in lingua italiana, sin dai
primi anni del secolo XIX, come lo furono le attigue terre
di Rodengo e di Saiano in franciacorta. Noto e ricordato è
il lascito (una casa signorile ed un attiguo, ampio, brolo
per la frutta e le ortaglie) operato nel 1842 da Andrea Piardi
“Catanì” (Pezzaze, 1767 – Gussago,
1843) a favore della Comunità di Padergnone, dando
la possibilità di dimora ad un secondo Cappellano della
Comunità ecclesiale, in crescita già in quei
tempi.
La menzionata località di Padergnone,
ove ha operato Don Andrea Maffina nel 2004/2005, fu patria
d’origine di don Luigi Gaudenzi (1908-1998), parroco
per molti decenni in terra di Rogno (Bg), Diocesi vescovile
di Brescia, e terra di apprendimento pastorale del nostro
Don Andrea. Il menzionato Don Gaudenzi fu zio di padre Italo
Gaudenzi (1944), nativo di Padergnone e morto in giovane età
a Parma (†1997) dopo essere stato missionario Saveriano
di San Guido Maria Conforti, in BANGLADESH. Padre Italo, amico
di Achille Giovanni Piardi sin dai giorni dell’adolescenza,
propugnò, (forse fondò), la clinica, poi Ospedale,
Santa Maria di Khulna in Bangladesh per interventi chirurgici
su bambini bengalesi nati alla vita con malformazioni, soprattutto
facciali, al fine di sottrarli all’emarginazione o,
come si dice a Khulna, “Fuori casta”.
L’iniziativa di p. Italo fu presa a cuore dai Piardi
nell’estate del 1998 devolvendo al S. Maria ogni donazione
pervenuta dai Piardi e dalle famiglie del casato sin da quella
stessa estate (Pubblicazione del primo volume I PIARDI); donazioni
che, dopo 14 anni, ancora oggi perdurano, forse si tratta
di gocce di piccola entità, tuttavia continue.
Vedi a tal riguardo la pagina SOLIDARIETà all’apposito
link http://www.piardi.org/solidarieta.htm
Ed ora qualche ragguaglio relativo agli avi PIARDI, quelli
di Don ANDREA MAFFINA.
1850 – 1920. DESIDERATO PIARDI di Giuseppe. Nasce il
16 dicembre 1850. Detto Lato, da qui il soprannome “Late”
per la famiglia. Sposa Maria (o Marta) Gipponi (1852) ed ha
figli: Giuseppe (1893), Giovan Maria (1888), Bortolo del 1886
che muore nel 1907, Maddalena, Metilde e Serafina (1878).
Muore il 18 ottobre 1920 e la sposa, Maria, il 19 gennaio
1916. (Dal Volume primo, cartaceo I PIARDI. Genealogia I PIARDI
NATI A PEZZAZE “Late”. Edito in Pezzaze nel Luglio
1998).
(…). Omissis. (…).
1878 – 1950. SERAFINA PIARDI di Desiderato (1850) e
di Maria Gipponi. Nasce il 5 maggio 1878. Sposa il 4 aprile
1903 Battista Maffina (1871 – 1934) ed ha due figli:
Ermelindo Casimiro MAFFINA detto Lindo (1905 – 1991)
e Rodolfo MAFFINA (1907 – 1987). Lindo si sposa ed ha
quattro figli, L’ultimo figlio, Valentino, è
insegnante e poi Preside della scuola media di Bovegno di
cui fa parte la sezione staccata di Pezzaze. Dal 2010 è
anche Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo
di Marcheno.
Serafina Piardi decede il 21 aprile 1950. (Dal Volume primo,
cartaceo I PIARDI. Genealogia I PIARDI NATI A PEZZAZE “Late”.
Edito in Pezzaze nel Luglio 1998).
Famiglia di Piardi Desiderato (1850), dal foglio di famiglia
n. 37 del comune di Pezzaze, per la casa di via Stravignino
57, redatto alla fine del secolo XIX, con integrazioni sino
al 28 marzo 1907. VEDI, meglio, al link
http://www.piardi.org/persone/p55.htm
Per la famiglia di SERAFINA PIARDI dei detti LATE, ava del
nostro Sacerdote don Andrea MAFFINA, e per la famiglia MAFFINA
vedi, più ampliamente, quanto pubblicato alle pagine
del nostro portale I PIARDI:
- Serafina PIARDI - MAFFINA, Levatrice in Pezzaze, http://www.piardi.org/vol3/volume3levatrici.htm
- Don Giovanni Battista MAFFINA http://www.piardi.org/vol3/volume3pastori.htm
- DESIDERATO PIARDI, padre di GIUSEPPE e nonno di IVAN http://www.piardi.org/persone/p82.htm
- GIAN MARIA PIARDI (1888) http://www.piardi.org/persone/p55.htm
- Il Primo Cittadino MAFFINA, con don Piardi e don BOIFAVA
http://www.piardi.org/persone/p16a.htm
- I Maffina. MAFFINA – PIARDI e PIARDI – MAFFINA
http://www.piardi.org/persone/p57.htm
- Candida MAFFINA e Maffeo PIARDI, coniugi http://www.piardi.org/persone/p08.htm
- Concetta MAFFINA, madre di Giacomo Osvaldo Piardi http://www.piardi.org/vol3/volume3dimore.htm
- Caterina MAFFINA -Bontacchio, madre di due sacerdoti
http://www.piardi.org/persone/p52.htm
- G. Osvaldo Piardi (†2008) e la mamma Concetta MAFFINA.
http://www.piardi.org/persone/p71.htm
- Domenico Gioacchino PIARDI figlio di Candida MAFFINA http://www.piardi.org/persone/p62.htm
- Domenico MAFFINA, di quando gli si rovesciò il carretto
http://www.piardi.org/persone/p11.htm
- Valentino MAFFINA, Sindaco, con i PIARDI a CIZZOLO (MN)
http://www.piardi.org/cizzolo.htm
- Valentino MAFFINA, in fra le acque di Oglio e Po a Cizzolo
http://www.piardi.org/incontri.htm
Notizie (ulteriori) relative ai MAFFINA nelle nostre pagine
web:
http://www.piardi.org/persone/p57.htm
- Domenico Maffina e i Maffina di Pezzaze
http://www.piardi.org/vol3/volume3pastori.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3dimore.htm
http://www.piardi.org/persone/p71.htm
http://www.piardi.org/persone/p16a.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3costumi.htm
- Concetta Maffina e i Chichera Piardi
http://www.piardi.org/persone/p55.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3mestieri.htm
- Tobia Maffina con i Piardi
http://www.piardi.org/vol3/volume3devozioni421.htm
- Santa Barbara
http://www.piardi.org/persone/p14.htm
- ...gli antichi Maffina, del tempo del Risorgimento
http://www.piardi.org/persone/p33.htm
- Dolores Beniamina Maffina
http://www.piardi.org/persone/p31.htm
- Amedeo Battista “Sgalmer”
http://www.piardi.org/persone/p11.htm
- Maffina carrettiere
http://www.piardi.org/persone/p52.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3levatrici.htm
- Levatrice Maffina
http://www.piardi.org/vol3/volume3devozioni420.htm
- ... Don Maffina
Per completezza vedere i volumi, cartacei, 1 e 2 “I
PIARDI” editi, il primo, l’anno 1998 ed il successivo
nel 2000 in due tomi.
[A cura di Achille Giovanni Piardi per il Sito “I Piardi”
con la collaborazione della famiglia di don Andrea. Novembre
2011]
- Don Pietro
(Sec. XVI), battezza in Ome nel 1559
- Don
Giovanni Antonio (Pezzaze 1699)
- Don Angelo (Gussago 1948)
PIARDI Angelo. Nato a Gussago il 1.9.1948; ordinato Sacerdote
a Brescia il 15.6.1974; della Parrocchia di Ronco di Gussago
(Brescia); Vicario Cooperatore a Provaglio d'Iseo (1974-1979);
Parroco di Cortenedolo (1979-1985) in Val Camonica; supplente
a Vico di Edolo (1980-1985) in Val Camonica; in Uruguay (1985-1996);
Vicario parrocchiale a Palosco di Bergamo (1996-1997); Vicario
parr.le a Capriolo (1997-2001); Missionario "Fidei Donum"
in Uruguay (2001-2005); Vicario parr.le a Chiari (Brescia) dal
2005. (La diocesi di Brescia 2006. Elenco alfabetico del Clero).
Altre notizie in:
- 25°
di sacerdozio di Don Angelo
- Giornale
di Brescia - 24 luglio 2002.
- Don Gian
Piero (Pezzaze 1942)
- Don
Antonio (Pezzaze 1801 - Rodengo, 1880) - vedi anche
in sezione "Personaggi"
-
- Don
Antonio, meglio Geremia Antonio (Pezzaze - morto nel 1926)
- Don Antonio (Pezzaze 1860)
- Don
Francesco (Pezzaze 1866) dei Valì
- Don Ermenegildo (Pezzaze 1781)
Muore, accidentalmente, l'anno 1835 (14 gennaio) rimanendo
sotto la carrozza da lui condotta, a seguito di ribaltamento
della stessa sulla strada della Val Trompia, scendendo da Pezzaze
a Casaglia di Torbole. Il sacerdote Don Ermenegildo Piardi
nasce in Stravignino di Pezzaze (Brescia) il 14 marzo
1781: figlio di Antonio e di Cecilia Bonomi. E' ordinato sacerdote
il 30 marzo 1805; dopo incarichi di Curato o Vicario Cooperatore
in alcune parrocchie va parroco, il 25 luglio 1829, della
Cura sotto il titolo di San Filastrio in Casaglia
di Torbole (Brescia). Breve la sua vita terrena: diciottenne
entra in Seminario l’anno 1799. Passa la cerimonia della
Tonsura il 9 marzo 1800. Sacerdote il 30 marzo 1805 ad opera
del Vescovo di Bergamo.
(A.V. Bs, Reg. Sacerdoti).
- Don
Angelo (Pezzaze 1804 - Gussago 1876) dei Catanì
- Don Andrea
(Pezzaze 1776 - Gussago 1833) dei Catanì
- Don Giacomo (Pezzaze - muore
l'11 aprile 1782)
Anche Don GIACOMO PIARDI (nato a Pezzaze e qui morto l'11
aprile 1782), viene sepolto nella parrocchiale nuova davanti
all’altare della Beata Vergine Maria del Carmelo. La
scritta incisa sulla pietra tombale ora occultata dal nuovo
pavimento così recita: “HIC REQUIESCUNT OSSA
R. D. JACOBI DE PIARDIS OBIIT DIE XI APRILIS ANNO 1789”
Vedi anche alle voci Giacomo Piardi (sacerdote) e Giovanni
Antonio Piardi (sacerdote) – Vol. I (cartaceo).
Vedi anche http://www.piardi.org/vol3/volume3devozioni43.htm
- Padre
Natale di Gesù, Giuseppe Fada, figlio di
Maria Piardi (Pezzaze 1863)
- Don
Giovanni Maria Viotti (Pezzaze 1865 - 1901)
figlio di Annunciata Piardi
- Don Giovanni Battista,
di Ermenegildo e Rosa Balduchelli, parroco ad Avenone
GIOVANNI BATTISTA o GIOVAN BATTISTA PIARDI di Ermenegildo
e di Rosa Balduchelli. Nasce in Stravignino di Pezzaze il
4 marzo 1829. Sacerdote. Curato ad Avano ed a Stravignino
fino al 1881. Muore il 25 luglio1903 all’età
di 74 anni in Avenone, nelle Pertiche (Brescia) dopo
22 anni di parrocchiato.
AVENONE: in dialetto bresciano Aenù. Paese del versante
destro di Val del Degnone, frazione del comune di Pertica
Bassa. Già comune autonomo nel secolo XIII. Della Parrocchia
di San Bartolomeo in questa località è stato
parroco Don Giovan Battista Piardi nel periodo 1881 –
1903. I rapporti tra Pezzaze in Val Trompia e Avenone nelle
Pertiche in Val Sabbia sono avviati da molto prima, almeno
dalla seconda metà del secolo XVIII. Infatti, da
questa località proviene “Chiara di Avenone”
madre di “Francesco figlio di Domenico di Antonio q.
Antonio q. Martino Piardi stipite Piardelli” nato nell’anno
1781. (Reg. Battesimi. di S. Apollonio in Pezzaze: 1781,
1783). Chiara di Avenone è della famiglia Bonomi, come
lo è Cecilia, sempre Bonomi, madre di Don Ermenegildo
(Pezzaze, 1781).
Secondo gli scritti (pubblicati nel 1944) di Padre Giovanni
Maria Bontacchio da Pezzaze (degli Oblati della Sacra
famiglia) : quattro anni dopo la sua nascita del nostro
Giovanni Battista Piardi (1829), cioè l’anno
1833, suo zio paterno Piardi Don Antonio (nato a Pezzaze,
1801) succedeva all’arciprete Ricchetti nel governo
della nativa parrocchia di Pezzaze.
Don Giovanni Battista celebrò la prima S. Messa probabilmente
nel 1854 e fu destinato Coadiutore ad Avano e dopo qualche
anno a Stravegnino, ove rimase sino al luglio del 1881.
A pag. 27 delle “Cronache triumpline”, n. 1, Lavone
di Pezzaze, Don Omobono Piotti, l’autore, ha un accenno
a Don Giov. Battista Piardi in questo periodo: <<il
3 novembre 1879, esumate l’ossa del vecchio cimitero
di Pezzaze (adiacente a S. Apollonio vetere, quello sotto
Avano) furono con solenne processione, con accompagnamento
di numeroso clero, di tutto il popolo e di banda musicale,
riportate nella chiesa parrocchiale, dove si celebrò
un solennissimo Ufficio e dopo un discorso di circostanza
recitato dal rev. Piardi D. Giov. Battista, allora curato
di Pezzaze, furono trasportate nel nuovo cimitero ed ivi decentemente
sepolte>>.
Il 27 maggio 1881 fu nominato parroco di Avenone e il 3 luglio
vi fece il suo ingresso. Da quel giorno si vide raramente
a Pezzaze, ma sappiamo che pur consacrando tutte le sue energie
e tutto il suo tempo al diletto Avenone, egli anche coi confratelli
valsabbini parlava volentieri di Pezzaze e lo portava sempre
nella mente e nel cuore. E Pezzaze non dubitò mai del
suo affetto. Anche negli ultimi anni quando a Pezzaze si parlava
di Don Battista Piardi di Avenone lo si faceva con accento
tale che i forestieri stessi comprendevano che si trattava
di un prete legato è vero dai suoi doveri ad Avenone,
nelle Pertiche di val Sabbia, ma oriundo da Pezzaze.
Non parliamo poi dei numerosi chierici pezzazesi. Senza averlo
mai visto lo amavano e sapevano che egli, prima, li aveva
amati e continuava ad amarli.
Quando ebbero notizia che aveva subito un primo attacco cardiaco
nella vacanze autunnali del 1901 decisero di andare a trovarlo.
Non solamente ebbero i debiti permessi, ma furono suggeriti
di scegliere il giorno della festa del titolare di Avenone
(Val Sabbia), San Bartolomeo. Erano tutti i chierici avviati
al sacerdozio dallo zelante arciprete di Pezzaze Ghirardelli
e già prima con tanta cura preparati dalle loro mamme
(…), formate tutte a pietà disinteressata e profonda
dal santo arciprete di Pezzaze, Bruni. Mi permetto qui farne
i nomi: Milesi, nipote di don Battista Piardi, i fratelli
Bontacchio, Bregoli Battista, Bregoli Giovanni e Balduchelli
Bortolo. Partirono circa la mezzanotte precedente l’ultima
domenica di agosto e quella mattina stessa a messa prima il
venerando parroco di Avenone don Giovanni Battista Piardi
ebbe la felicità di vederli schierati in cotta a capo
del suo popolo per ricevere da lui il Pane degli Angeli. Volle
che si fermassero anche il giorno seguente, festa di S. Luigi.
Due giornate sante per le funzioni che vi si svolsero con
la partecipazione del clero delle parrocchie vicine, e per
la edificazione che quei chierici riportarono specialmente
dal loro compaesano Don Giovanni Battista Piardi.
Con riferimento a Don Giovan Battista Piardi, Padre Giovanni
Maria Bontacchio ancora riporta una relazione a firma di Don
Giovanni Bontempi parroco di Avenone negli anni quaranta nel
Novecento, nella quale si legge:
“Una lapide ad uno degli ingressi di questa chiesa (ndr.:
Avenone), porta quanto segue: << Al Buon Pastore Piardi
Don Giovan Battista di Pezzaze che quale parroco dal 1881
al 24 luglio 1903, nel quale giorno morì, indirizzò
al bene questa popolazione, d’animo mitissimo e benefico,
tutti i suoi risparmi, spese a pro di questo beneficio parrocchiale,
morendo povero, per l’opra sua veramente d’encomio
meritevole, questo popolo riconoscente, dedica>>.
Dal diario Sante Messe risulta che ha celebrato qui ogni giorno
dal 3 luglio 1881 al 23 luglio 1902. Da questo giorno continua
a celebrare Don Buccio di Bagolino, che trovavasi qui fin
dal 3 aprile 1901.
Sò dalla popolazione che Don Piardi è stato
infermo per quattro anni. Dal 23 luglio 1902 non celebra più
e muore il 24 luglio del 1903.
Il 26 luglio 1903, giorno di domenica, si celebrano i funerali
con l’intervento di tutti i sacerdoti delle due Pertiche.
Sul registro dei morti si trova questa nota: <<Don Giovan
Battista Piardi, Reverendissimo Parroco Rettore di qui per
ventidue anni, d’anni 74, affetto da quattro anni da
vizio cardiaco, morì improvvisamente, compianto vivissimamente
dalla popolazione e dai confratelli. Firmato: Salice Don Giov.>>.
Nell’archivio si conserva tuttora copia di un regolamento
per le Figlie di Maria riveduto e completato da Don Piardi,
regolamento severo che dice la severità del parroco.
Dal diario Sante Messe si rileva che le Figlie di Maria erano
da lui chiamate a fare la Comunione generale parecchie volte
all’anno.
I vecchi ne conservano sempre buon ricordo per la severità
della vita, per l’amore del decoro, del tempio che volle
abbellire nel 1887, per le migliorie portate al Beneficio
parrocchiale unificandolo con permute, arricchendolo con la
costruzione di fienili e col rendere bella la casa canonica
e le adiacenze”.
Sempre da scritti pubblicati nel 1944 (da padre Giovanni Maria
Bontacchio “dei detti Turinì”, nipote di
nonna Piardi) si legge che
furono stampate per Don G. B. Piardi delle immagini ricordo
sulle quali viene detto:
“A Piardi Don Giambattista, parroco di Avenone per più
di 22 anni e più di cinque lustri Curato di Pezzaze
V.T. sua patria, volato al cielo il 25 luglio 1903, d’anni
74. Dovunque fu amato per le sue rare doti di cuore e per
l’esempio di instancabile laborioso ministero. Compianto
dagli amici, parenti, parrocchiani e terrieri che piangono
tanta perdita. Pace all’anima eletta del vero sacerdote
di Cristo, purificata da lunga e penosa malattia”. Don
GIOVANNI BATTISTA o GIOVAN BATTISTA PIARDI (Pezzaze, 1829)
battezza a lungo in Pezzaze quale coadiutore del Parroco pro
tempore, tra cui Don Stefano Bruni, prima di andare in cura
d’anime alla Parrocchia di Avenone quale Parroco. Infatti, il
23 settembre 1872 in una registrazione battesimale in cui
il ministro battezzante è il “Rev.do Signor Curato
Piardi Don Battista” si legge: “Il padrino fu
Giacomo Piardi q. Ermenegildo fratello del sudetto Signor
curato (…)”.
In un'altra registrazione, invece, vi è scritto che il
19 gennaio 1873 è lui stesso padrino di suo nipote
Piardi Ermenegildo di Giacomo quondam Ermenegildo e di Santa
di Giacomo Piardi Bonas.
- Don
Fabrizio Bregoli, nipote di (nonna) Maria Piardi
(1902) dei Mafé di Pezzaze
- Don Rocco, Cappellano
nel "Consorzio di Cimmo-Tavernole" nel 1608
- Don Giovanni Battista Maffina
(1840), nipote di (nonna) Domenica Piardi
- Don Giuseppe Bregoli
Frinciai,
figlio di Cecilia Seria Piardi (1896), parroco
a Palazzolo
Nato a Montichiari il 29.9.1933, della Parrocchia di Mezzane
di Montichiari; ordinato sacerdote a Brescia il 15.6.1957.
Vicario Cooperatore della parrocchia di Bedizzole dal 1957
al 1972; parroco a Ponte S. Marco (1972 - 1986); parroco di
Palazzolo Sull'Oglio in S. Maria Assunta dal 1986.
- Don "Andrea Sedaboni
(26 ottobre 1672) figlio di Michele e Nonciata figlia
di Francesco et Aquilina de
Piardi, sacerdote nel 1695". Stato D'Anime 1691.
- Don "Antonio Apollonio
nato il dì 7 lulio 1660. Chr. et Sacerdote".
Figlio, primo di sei, di "Antonio figlio delli q. Antonio
e Bonafemina de Sedaboni (
), nato il dì 11 ottobre
1621 (
)" e di "Marta (
), figlia di Gio:
Antonio de Piardi, nata il dì 17 settembre 1635".
Stato D'A. - Ibidem.
- Don
Antonio Bontacchio “Türinì”
(Stravignino
di Pezzaze, 10.2.1879)
Figlio di Antonio e di Caterina Maffina. Ha ascendenti nel
casato dei PIARDI ed è parente stretto del sacerdote
don Angelo Piardi da Pezzaze, sovrintendente scolastico nella
seconda del 1800 in quel di Gussago, la cui famiglia fu proprietaria
della bella casa a più piani che dà sulla piazza
di Stravignino, poi dimora dei cugini “Türinì”.
Ordinato sacerdote nel 1903, è a Lumezzane Pieve; 1909
è promosso Arciprete di Collio e nel 1925 arciprete
plebano vicario foraneo di Bedizzole. Viene insignito del
titolo di Cavaliere, ancor prima degli anni ’40.
- Padre
Giovanni Maria Bontacchio “Türinì”
(Sarezzo, 1.6.1881)
Fratello di Don Antonio, entrambi figli del noto Antonio Sindaco
di Pezzaze (†1920). E’ proprio p. Giovanni Maria
che afferma, nel 1944, di abitare in Stravignino nella casa
un tempo di proprietà della famiglia del parente Don
Angelo Piardi (1804) poi morto nella sua casa di Gussago l’anno
1876. (Detta casa appare in questa sezione - Vol. 3 –
Dimore). "Nel 1905 fu ordinato e mandato curato a Castello
di Bovegno, nel 1910 vicerettore a S. Cristo. Nel 1915 fu
accettato nella congregazione diocesana degli Oblati della
Sacra Famiglia ". Alla morte di Don Giovanni Viotti (1829
– Pezzaze – 1911) titolare, dal 24 maggio 1882,
della Cappellania della Beata Vergine del Rosario detta anche
Cappellania PIARDI "... sul suo feretro al cimitero parlarono
i due fratelli sacerdoti Bontacchio ".
(“Memorie di Sacerdoti e di Chierici Pezzazesi”
a cura di Padre Giovanni Maria Bontacchio, anno 1944 in Stravignino
di Pezzaze, nell’opera: “Pezzaze nella sua storia
e nella sua vita religiosa”).
- Reverendus
Dominus D. Franciscus Piardi.
Pomponesco (Mantova) - Diocesi di Cremona, anno 1742.
Il frontespizio dello Stato delle Anime della Parrocchia presenta
i Sacerdoti operanti nella Cura di Pomponesco, quando è
Parroco il Prevosto Reverendus Dominus D. Caietanus Cocconcelli,
d’anni 54. Status Animarum Pomponisci Eccl., anno D.
1742. Tra i sacerdoti della Cura pomponescana vi è
il Reverendus Dominus D. Franciscus Piardi, di anni 36. (Status
Animarum Pomponisci Ecclesiae, anno Domini 1742).
Il Chierico Don Franciscus Piardi risulta annotato nell’elenco
dei “Chierici della Parrocchia” già l'anno
1723 quando ha soli 19 anni d'età. (Status Animarum,
anno 1723).
Nel 1731 il Chierico Don Franciscus Piardi,
di anni 23, risulta annotato, per l’ultima volta, quale
“Chierico”. Status Animarum, anno 1731-Vol.2.
1742. Tra i sacerdoti occupati nella Cura pomponescana, posta
in riva sinistra di Po e sotto il titolo di S. Felicita e
dei sette santi fratelli martiri, vi è Don Francesco
Piardi: << Reverendus Dominus D. Franciscus Piardi,
di anni 36>>. Don Francesco risulta presente in Parrocchia,
ora quale prete, almeno sin dal 1739. (Status Animarum Pomponisci
Ecclesiae, anno Domini 1742).
1752. Pomponesco. Tra i sacerdoti in cura d'anime nella Cura
pomponescana vi è Don Francesco Piardi: << Reverendus
Dominus D. Franciscus Piardi, di anni 47 >>. (Status
Animarum Pomponisci Ecclesiae, anno Domini 1752).
- Don Felice Piardi
Pomponesco (Mantova) - Diocesi di Cremona, anno 1778.
Pomponesco. << 1778. Pomponiscus. Status Animarum Paroetia
dicti Pomponisci sub Titulo S. S.mi Septem Fratrum Martirum
>>. Tra i sacerdoti occupati nella Cura pomponescana,
posta in riva sinistra di Po, vi è Don Piardi; è
titolare della Cura il Parroco: << Dominus R.D. Prepositus
Jacobus Tigoni, fil: Joseph, annorumi 42 - Parochus >>.
(Stato d’Anime, anno Domini 1778).
1778.Pomponesco. Tra i sacerdoti dimoranti nell’antica
patria fluviale dei Piardi, vi è Don Felice Piardi:
<< Dominus D. Felix Piardi, q.m Jacobi Antonij, Patrimoniatus,
anorum 30 >>. Don Felice risulta presente in Parrocchia
sin, almeno, dal 1772, quando si legge essere dell’età
di 25 anni.
I due Sacerdoti mantovani della Diocesi di
Cremona Don Francesco Piardi e Don Felice, nativi di Pomponesco,
vissuti entrambi nel Settecento, hanno operato nella Parrocchia
di Pomponesco vivendo del frutto del proprio patrimonio personale
e familiare, infatti, si legge: “Patrimoniatus”.
- Don Piardi
OFFLAGA (Brescia), secolo XVIII. Don __________ PIARDI.
Sacerdote lungimirante, in Cura d'anime nella pianura bresciana
muore lasciando beni patrimoniali tali da poter costituire
un organismo teso ai bisogno della gente offlaghese, passato
alla storia come LA PIARDA e tale da essere ancora fiorente
nel corso di tutto il secolo XIX. Infatti, si legge:
1742. Offlaga (Brescia). << "Per la storia delle
antiche campane di Offlaga, adì 16 aprile 1498. (...)".
Il piccolo campanile di Offlaga (...) aveva soltanto una campana;
nel 1498 si era rotta anche quella e si dovette pensare a
raccogliere il denaro per farne un’altra perchè
il campanile non restasse muto per sempre. Volete sapere quanto
è costata quella campana, quanto hanno dato gli abitanti
di quel tempo e chi furono essi? (...). (...). "Ancora
delle vecchie campane... . (...)". Tre anni durò
la raccolta delle offerte, 1739-1741, (...). "Scosside
per la nuova Campana: Copia di altra simile consegnata in
comunità ed hora distrutta – 1742. (...)"
>>. (Un elenco di almeno 25 offerenti, privati e pie
istituzioni). Tra gli offerenti si legge: “Dall’Eredità
Piarda piccole Lire 70”, penultimo della lista, solo
in termini di stesura non di valore del contributo. (“Per
la storia delle antiche campane di Offlaga” e “Ancora
delle vecchie campane...”, a cura di Paolo Guerrini
in Pagine Sparse VIII, pgg. 562-568. Opera Omnia di Paolo
Guerrini. A cura di A. Fappani e F. Richiedei. Edizioni del
Moretto, anno 1986).
1757.
Offlaga (Brescia). << Cronaca ricostruita
del Comune e della Parrocchia. "Annuo Livello (affitto)
alla Veneziana di L. 229 su un capitale ricevuto di L. 6550
al 3,50% acceso dal nob. Giorgio Barbisoni il 14 aprile contro
cessione di piò 13 del “Groppoloso” in
Via Mirandola, (...) con la piezzeria del nob. Padovani (...).
Tale somma è delle Cappellanie di Offlaga: Cagna L.
3225; Altare B.V. del Riscatto L. 1575; Piarda e Schola Lire
1750. (...)" >>. ((Cronaca ricostruita del Comune
e della Parrocchia. A cura di Luigi Andè (1966); in
'Il Comune e le Parrocchie di Offlaga, Cignano e Faverzano'.
Ed. l’anno 1967 )).
Offlaga. La Cappellania “Piarda”, così
detta dal nome del fondatore sacerdote Don Piardi, è
partecipe del “Livello” alla Veneziana.
1780.
Offlaga. Pontoglio nob. Bortolo è
Sindaco del Comune e delle fondazioni: Pietro Cagna, B.V.
della Formica o di S. Girolamo, e la Pia istituzione per i
poveri del fu sacerdote Piardi detta “La Piarda”
>>. ((Offlaga (Brescia). Cronaca ricostruita del Comune
e della Parrocchia. A cura di Luigi Andè (1966); in
Il Comune e le Parrocchie di Offlaga, Cignano e Faverzano.
Ed. l’anno 1967)).
1815.
Offlaga (Brescia). Continua la sua attività,
avviata nella prima metà del secolo scorso, la pia
opera Piardi, comunemente detta “Piarda”. <<Le
Cappellanie sono tutti Enti pubblici, più o meno riconosciuti,
e come tali sono tenute a presentare i bilanci al Comune,
alla Sottoprefettura di Verolanuova, e al Sub-Economo di Quinzano.
Ma non sempre ciò avviene regolarmente. Come già
ricordato tali Enti in Offlaga sono: La Schola, La B.V. del
Riscatto, la B.V. della Formica, la Piarda, La Cagna, la S.
Girolamo. (...) >>. (Il Comune e le Parrocchie di Offlaga,
Cignano e Faverzano. Ediz. 1967). Opera citata.
1834.
Offlaga. <<I Reggenti dell’eredità
Piardi, chiamano il parroco al rendiconto perchè firma
da solo i buoni per i poveri, secondo una sana interpretazione
del testamento che lasciava arbitro il parroco pro tempore
di giudicare se uno era o no bisognoso. I reggenti gli contendono
questo diritto e lo dichiarano debitore di tutti i buoni firmati
solo da lui. Ne nasce una lunga e spinosa diatriba a colpi
di botte e risposte scritte, che documentano la cocciutaggine,
la malcreanza e la diffidenza di quei fabbricceri, anche nel
caso che avessero avuto le loro buone ragioni >>. (Luigi
Andè. Il Comune e le Parrocchie di Offlaga, Cignano
e Faverzano – Brescia, MCMLXVI. Ediz. anno 1937).
OFFLAGA: “La Piarda”, cosi gergalmente
detta dagli Offlaghesi, è una pia istituzione, ancora
fiorente, volta al bisogno dei poveri della comunità
offlaghese, come ebbe a disporre Don Piardi nel suo legato
testamentario.
- Don Bono del fu Pietro Piardi.
' Reverendo Bono quondam Pietro Piardo detto Bonasso'.
(Vivente in Pezzaze l'anno 1750).
1750, 25 marzo: Avano di Pezzaze. Giovanni
Bontacchio Zanoncino con proprio testamento, odierno, dispone
che una parte dei suoi beni “stabili e mobili, crediti
e azioni presenti e futuri (…) fatto salvo l’usufrutto
di sua moglie”, tocchino a “gli uomini cioè
tutti li capi famiglia di Avano e che sono e sempre saranno
eredi universali” di tutti i suoi beni (…). Lo
scopo di questo lascito è motivato dalla consapevolezza
del predetto Bontacchio Giovanni Zanoncino di “quanto
sia bene aver un confessore vicino e pronto in ogni occorrenza
e perché la contrada di Avano è lontana e senza
un prete confessore. (…)”. (Pezzaze nella storia
e nell’arte – C. Sabatti – Ed. 1995. Volume
I – Comune di Pezzaze).
Al punto 5) delle disposizioni del Zanoncino,
meglio dette “Regola di Avano”, si legge: “5.
(...) lascio piccole lire 25 alla Scola della Beata Vergine
Maria del Carmine nella Chiesa di Sant Apollonio da scoderle
da Reverendo Bono quondam Pietro Piardo detto Bonasso del
mio credito liquido al suo libro foi 10 e al mio Libro C foi
122”. (Rizzinelli con Sabatti. Pezzaze nella Storia
e nell'arte. Vol. II, pg. 362 – Comune di Pezzaze. Edito
l’anno 2000). Il testamento consegnato al notaio Giovanni
Andrea Bordogni in data 18 aprile di quest’anno 1750
reca, tra i presenti all’atto, ma nominati per primi
“il Molto Reverendo Signor don Antonio Piardi, Domino
Francesco suo fratello quondam Antonio Piardi di Strevignino,
(...)”. (Ibidem. Vol. II, pg. 366).
[Le diverse famiglie del casato Bontacchio
sono note come Cavasoli o Cavazoli, Catelot o Catelotti ma
anche Turinì, Simaroli o Semaroli in dialetto Simaröi
o Semaroi, Paröle e Panciane. I Bontachio (anche Bontacchio),
tra cui quelli detti ‘Cavazolo’ o ‘Cavasolo’
ma anche ‘Paröla’ e Tolòt (da Bortolo,
vivente nel 1836) sono parenti dei Piardi ed anche dei Bontachio
Turinì. Tutte le famiglie Bontachio (o Bontacchio)
diversamente soprannominate sono parenti delle famiglie del
casato Piardi, comprese quelle dette Valì e Bonasì.
(Reg. Bat. P. S. Ap. P. – 1803 e succ. ; 1836 e succ.
, 1846, 1848 e successivi). I Turinì, anche Turini,
sono ampiamente imparentati con Piardi, anche con quelli detti
Catanì poi andati, in parte, a Gussago, anche a Rodengo
e Saiano, agli inizi del secolo XIX].
Don Benedetto Piardo.
1870. Santa Clara County (California); City
of San Jose. Census Year 1870. Enumerated on 11 Aug. 1870:
PIARDO Benedict, age 52, M. W. Occupation: Clergyman. Birthplace:
Italy. Foreign Birth, Father Mother: x x.
Santa Clara County (California); City of San Jose. Census
Year 1870. Censimento Federale. L’anno 1870 nella città
di San Jose (Santa Clara) in California il censimento della
città rileva la presenza di Benedetto Piardo: Sacerdote
(Clergyman= Ecclesiastico) di nazionalità italiana
e di genitori ‘stranieri’, dell’età
di anni 52.
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