VOLUME II
SOMMARIO
- PARTE PRIMA -
PRESENTAZIONE
Nota del curatore della ricerca
ORIGINE E SIGNIFICATO DEL COGNOME
Famiglie imparentate coi Piardi alla
data del maggio 1998
1. LA STORIA E I PIARDI
2. PIARDI NATI A BERGAMO E NEI POSSEDIMENTI DEL BERGAMASCO
ED IN QUELLI DEL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA DI VENEZIA
3. PIARDI NATI A PEZZAZE E LORO DISCENDENZA
3.1 CATANÌ MA ANCHE, E FORSE ANCOR PRIMA, MAFFUCINI (1606),
MAFICINO (1624), MAFFECINI, MAFFESSINI O MAFFESINI (1669),
MAFUCINO/I (1670) COME PURE BONASSO E BONASSINI (1694 E
1699), INDI MAFICI (1769), MAFFISINO (1780), MAFUSINI (1808)
- MAFESINI.
3.2 TRA I CATANÌ, PIÙ ANTICHI DI PEZZAZE, ANNOVERIAMO, IN
ORDINE CRONOLOGICO, ALTRESÌ:
3.3 CANSONÈTE È UNA DERIVAZIONE DIRETTA DEI CATANÌ, ANTICO
CEPPO ORIGINARIO.
3.3.1 CANSONÈTE / PEPE, PIÙ CORRETTAMENTE, PEPA DAL SOPRANNOME
DI G. BATTISTA (1888)
3.4 LATE (È UNA DERIVAZIONE DIRETTA DEI CATANÌ, ANTICO CEPPO
ORIGINARIO) A PARTIRE DA DESIDERATO, GIÀ NOTI PRIMA COME
FRESCHE
3.5 FAMIGLIA (DEL GRILLO) DELLA LOCALITA' NENDÓSS
3.6 BRINE (È UNA DERIVAZIONE DIRETTA DEI CATANÌ, ANTICO
CEPPO ORIGINARIO).
3.7 MAFÉ (È UNA DERIVAZIONE DIRETTA DEI CATANÌ, ANTICO CEPPO
ORIGINARIO).
3.7.1 MAFÉ/SGALMERE
3.7.2 MAFÉ/TOPE
3.8 PÉLÈS
3.8.1 BRINE/PÉLÈS
3.8.2 PÉLÈS/CODESE
3.8.3 CODESE ( DA COTENNA/E)
3.9 VALÌ (GIÀ NOTI COME FRACA). VALÌ A PARTIRE DA ANTONIO
DEL 1836.
3.10 BONE/BONI/BONI DE SANTE (DE SANTI) ORIGINARI DI QUADER
DI MONDARO DI PEZZAZE
3.10.1 CELVÌT/CELVÌCC (TRASFERITI, IN PARTE, A TORINO) ORIGINARI
DI QUADER DI MONDARO DI PEZZAZE
3.10.2 QUARANTI' (ORIGINATI DA GIOVANNI FRATELLO DI BONO
DEI BONI DE SANTE) DA QUADER DI MONDARO DI PEZZAZE
3.10.3 ANDREOLA (DA ANDREA FRATELLO DI BONO DEI BONI DE
SANTE) DA QUADER DI MONDARO DI PEZZAZE
3.10.4 SANTINA - SANTINA GAZET (DA SANTINA SORELLA DI BONO
DEI BONI DE SANTE) DA QUADER DI MONDARO DI PEZZAZE
3.11 GAEL/GAEI (DA MONDARO)
3.12 GIACOM (CATANÌ) BUBA' DEL DON ANTONIO
3.12.1 GILDI (DA GILDO/ERMENEGILDO)/ GILDE
3.12.2 …DE LA CHICHERA (GIACOMO E BATISTA DE LA CHICHERA)
3.12.3 DE LA COSTA (DI TONE DE LA COSTA)
3.13 BELU' (BORTOLO PIARDI CONIUGATO BREGOLI DOMENICA)
3.14 CIONC OVVERO CIONGH (SOPRANNOME DI UNA FAMIGLIA PIARDI
DI PEZZAZE NON PIÙ CORRENTE MA ANCORA RICORDATO). LA FAMIGLIA
SI È TRASFERITA A CASALMORO DI MANTOVA.
3.15 SGALMER/SGALMERA/SGALMERE/SGALMERI (TRASFERITI, IN
PARTE, A ROMA)
3.15.1 PI' DI PIARCC 3.15.2 CIPA (QUASI TUTTI I COMPONENTI
VIVONO A BOVEGNO) DISCENDENTI DI PÌ DE PIARCC 3.16 NAPE,
LE NAPE, DA NAPA (IMPARENTATA CON I PÉLÈS)
3.17 CEGA PIRLE 3.18 TONARI' (EL TONARI') - BREGOLI ANTONIO
3.19 PIARDI TRASFERITI IN VALTELLINA GIÀ BRINE (VEDI)
3.20 PIARDI ORIGINARI DI PEZZAZE TRASFERITI IN PROVINCIA
DI BERGAMO (VEDI ANCHE MAFÉ/TOPE)
3.21 PIARDI TRASFERITI O NATI IN LIGURIA E POI TRASFERITI
IN COSTA AZZURRA (FRANCIA)
3.22 ALTRI PIARDI DEL BRESCIANO ORIGINARI DI PEZZAZE (DEI
QUALI, NON ESSENDO NOTO IL SOPRANNOME, NON SI È POTUTO ANOVERARLI
TRA LE PRECEDENTI MENZIONATE FAMIGLIE) 3.22.1 … GIÀ CATANÌ
POI DOMICILIATI A SAIANO INDI RESIDENTI A BRESCIA
3.22.2 …
3.22.3 GIACOMO
3.22.4 CASA DI VIA MONDARO, DISCENDENTI DI FRANCESCO PIARDI
E MARGHERITA PIARDI (1801)
3.22.5 … PIARDÙ
3.22.6 …
3.22.7 … BRUNO PIARDI
3.22.8 … NATI A ROVATO. STIRPE DEI NATI A PEZZAZE.
3.22.9 … NATI A ROVATO … ALTRI. [DATI FORNITI DA ELISABETTA
ALBINI SPOSA DI GIANLUIGI PIARDI (1942), NEL SETTEMBRE 1999].
3.23 ALTRI FOGLI DI FAMIGLIA DI PEZZAZE
3.23.1 PIARDI CAPI FAMIGLIA, TRASCRIZIONE DEI FOGLI DI FAMIGLIA
IMPIANTATI L'ANNO 1875 E SUCCESSIVAMENTE AGGIORNATI, DISTINTI
SECONDO LE LOCALITÀ DELLA COMUNITÀ, LETTI NEL DICEMBRE 1999
3.23.2 PIARDI COMPONENTI IL NUCLEO FAMILIARE DI ALTRI CASATI
PEZZAZESI (OD ANCHE SOLO ASCENDENTI), TRASCRIZIONE DEI FOGLI
DI FAMIGLIA IMPIANTATI L'ANNO 1875 E SUCCESSIVAMENTE AGGIORNATI,
DISTINTI SECONDO LE LOCALITÀ DELLA COMUNITÀ, LETTI NEL DICEMBRE
1999
3.24 DAI REGISTRI DEI BATTESIMI DELLA PARROCCHIA DI PEZZAZE
4. PIARDI NATI A GUSSAGO
4.1 GENEALOGIA
4.2 "CHEI DE CESARE" CESARE (1844) FIGLIO DI ANDREA.
4.3 "CHEI DE GIACINTO" DI GIACINTO PIARDI (1848 - FIGLIO
DI ANDREA) E CATTERINA NAUTI (NANTI)
4.4 "CHEI DE ERNESTO" DI ERNESTO PIARDI (1849) "EL SIUR
NANO" E ANGELA CODENOTTI
4.5 "CHEI DE ACHILE" DI ACHILLE DOMENICO PIARDI (1880) E
ANGELA CAMILLA GHEDI (ACHILLE È FIGLIO DI ERNESTO DETTO
EL SIUR NANO)
4.6 "CHEI DE LA BIANCA" DI NINO ANGELO PIARDI (1877) E BIANCA
CAROLINA INSELVINI
4.7 "CHEI DE GIOVANNI" DI GIOVANNI PIARDI (1850) E GIULIA
FIRMO
4.8 "CHEI DE RICO" DI ENRICO PIARDI (1853) E MADDALENA TREBESCHI
4.8.1 RAMO DE "LA PALASINA" DI GIOVANNI PIARDI, CLASSE 1886,
FIGLIO DI ENRICO CLASSE 1853
4.8.2 RAMO DEI "RUNCU" DI LUIGI PIARDI (BIGÌ DEI RUNCÙ)
- (1890) E ROSA COLOSIO
4.9 LETTURA DEGLI INDICI DECENNALI DEGLI ATTI DI NASCITA,
MATRIMONIO, MORTE
5. PIARDI NATI NEL MANTOVANO
6. PIARDI NATI O TRASFERITI NEL REGGIANO
- PARTE SECONDA -
7. GLOSSARIO
8. LOCALITA' DI ORIGINE DEI PIARDI
9. LOCALITA' DI DIMORA DEI PIARDI
10. FAMIGLIE IMPARENTATE COI "PIARDI"
11. FONTI DELLA RICERCA
12. RINGRAZIAMENTI
13. SCUSE E CONTRIBUTI CULTURALI STATO DI FAMIGLIA 1850/1870
- REGISTRO MANOSCRITTO
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PRESENTAZIONE
Per meglio comprendere ciò che andrò a dire in queste pagine
è necessario tener conto di due fattori: sono un Piardi cresciuto
fuori dalla Valtrompia, educato in una terra diversa da quella
d'origine. Ho appena potuto gustare il sapore aspro della
vita dura di Pezzaze e di Marmentino poi… a soli tre anni
e mezzo, sul treno, piccolo emigrante al seguito di papà in
cerca di lavoro. Erano gli anni immediatamente a ridosso della
guerra e questo è stato un destino comune a moltissimi miei
omonimi e compaesani. Nulla di trascendentale, forse perché
quando si è bambini non si dà importanza al "dove" ma al "come".
Bastava un niente per farti contento (una manciata di arachidi
e due mandarini facevano Natale) e la compagnia di altri ragazzini
come te era anche la sicurezza di tutti. Non aveva importanza
se a sette anni le tue vacanze scolastiche le passavi in montagna
conducendo le mucche al pascolo, se il tuo pranzo lo portavi
a tracolla e se aveva il gusto di poco formaggio con due patate
lesse condite di aglio e prezzemolo. Non aveva importanza
se l'aria buona la prendevi nei boschi aiutando papà a preparare
la legna per l'inverno… si recupera in fretta da ragazzini…
basta un nugolo di coetanei per giocare a rimpiattino o un
prato per il più complicato e complice gioco dei "difetti".
Per questi e altri motivi ho dovuto gradatamente e, per la
verità, anche molto inconsciamente, modificare la mia cultura
originale per assumere quella della terra ospite. Il dialetto
di Valtrompia lo sentivo parlare da mamma e papà, qualche
volta dagli zii venuti in visita o da altri valtrumplini di
passaggio… ma a scuola o con gli amici non mi serviva assolutamente.
A scuola, a parte l'italiano, rigorosamente esigito, ho dovuto
imparare il piemontese e a coniugarlo con i vari dialetti
della diaspora meridionale. Ho lasciato la Valtrompia a tre
anni e mezzo e vi sono tornato, la prima volta, a ventun anni
compiuti. Su queste due considerazioni che non ci devono stupire
più di tanto, vanno calate alcune altre valutazioni che vengo
ad enucleare. Per me, bambino nato a Pezzaze, era strano non
trovare nessuno che si chiamasse con il mio cognome! A scuola
con me c'erano ragazzini con lo stesso cognome, dello stesso
paese e che non erano neppure parenti fra di loro. Lo stesso
discorso valeva per gli amici che arrivavano dal meridione…
era così strano da farmi sentire come un pesce fuor d'acqua.
Come se non bastasse, studiando storia mi capitava di imbattermi
in qualche cognome dei miei compagni… mai un Piardi" che comparisse
all'orizzonte! Fu così che , acquisita l'autonomia di giudizio,
erano più meno gli anni del ginnasio o del liceo… cominciai
ad accanirmi con passione su tutte le pubblicazioni che, per
un verso o per l'altro, mi parlavano della mia terra e della
sua gente. So di essere stato un po' lungo, ma questa introduzione
ve la dovevo per dirvi che non sarò un presentatore asettico
e disinteressato che scrive per far piacere. Scrivo con passione
e con orgoglio perché posso indicare a dito… "un mare di Piardi
che nel mondo e nei tempi hanno lasciato il segno della fedeltà,
dell'onestà e, soprattutto, della generosità. Scrivo con passione
perché mi ritrovo pienamente in questi ideali di cittadinanza
e di fede poi… anch'io so che non è tutto oro quel che luccica…
ma qui, piaccia o non piaccia, c'è molta più luce che ombra
e a me questo basta e avanza. Ciò detto veniamo al dunque.
Per i motivi sopra espressi, quando mi è stata chiesta questa
presentazione ho aderito con gioia… ma dopo poche ore ho cominciato
a chiedermi se proprio non ci fosse qualcuno più adatto di
me… io vivo lontano, l'appoggio che posso dare al Comitato
è più morale che reale per cui… punto e a capo: hai detto
di sì e allora metticela tutta, dimostra che la voglia di
lavorare non ti manca! Eccomi… " I Piardi atto secondo, mi
esprimo così perché chi ha voluto documentarsi sull'atto primo
ne ha avuto tempo e modo, è un volume in due "tomi" per complessive
1300 pagine. La mole spaventa e vien subito da chiedersi:
-"…quanto ci metterò a leggerlo?". In realtà questo è un falso
problema perché la domanda logica dovrebbe essere un'altra
o meglio, una serie di domande. " I Piardi sono davvero così
tanti? Davvero la loro storia è così importante da meritare
un libro? E Achille, dove ha inventato il tempo per reperire
e mettere per scritto tutte queste notizie ? Ma allora… Dicono
che la miglior difesa sia l'attacco ed io aggiungo che il
miglior antidoto agli interrogativi è la constatazione. Dunque…
"I Piardi" atto secondo, quello che avete fra le mani, è una
storia considerata e raccontata da almeno cinque diverse angolature.
La prima, quella di più ampio respiro, copre un periodo di
settecento anni e colloca la "Casata dei Piardi" nel libro
più vasto e complesso della storia italiana. Non a caso, ma
il perché lo dirò alla fine, parte dal 1300, anno in cui Bonifacio
VIII diede inizio alla pratica del Giubileo e dell'Anno Santo
e giunge fino al 2000, l'anno del Grande Giubileo che traghetta
l'umanità al terzo millennio. Una storia che si può già scrivere
e una storia che per ora è allo stato di progetto… un progetto
che "I Piardi" si augurano pieno di saggezza e a misura d'uomo.
Il progetto di un mondo in cui, tutti gli uomini di buona
volontà, possano credere e praticare la giustizia e la verità.
Con testi interfacciali, sulla stessa pagina, è possibile
cogliere il limite e la grandezza di una notizia spicciola
e geograficamente datata, nell'ambito degli avvenimenti che
hanno costruito la nostra nazione. Su questa base che occupa
ben 290 pagine si colloca la seconda angolatura dell'opera,
quella che prende in considerazione "I Piardi" nati a Pezzaze.
E' il testo de "I Piardi" atto primo opportunamente riveduto
e ampliato con un inserimento decisamente interessante, la
lettura dei Registri dei battesimi e conseguenti 1600 registrazioni
sul tema de " I Piardi". E' da questo punto di vista che va
letto il capitolo dei "Piardi" nati a Gussago. La differenza
risulta dal cambiamento di fonte che qui si articola sugli
Atti dello Stato Civile (Piardi dal 1866 al 1930) con la riproduzione
del testo originale. E' poi la volta del Glossario a guidare
l'orientamento della lettura. Sono 280 pagine di voci, fra
nuove e aggiornamento di quelle del primo volume, che aiutano
a comprendere e a collocare i fatti e le persone nel giusto
ambito di conoscenza. L'indagine conoscitiva si conclude con
la pubblicazione integrale dello "Stato d'anime" della parrocchia
di Pezzaze. Un utile strumento che a partire dal secolo XVII
e scandagliando gli anni che vanno dal 1850 al 1870 raccontano
e formalizzano, senza tema di smentita, i rapporti fra tutte
le famiglie di Pezzaze. Fin qui il testo scritto! Ho però
affermato che la storia già scritta ci induce a progettare
la storia ancora da scrivere. E' gioco forza, a meno di tradire
le nostre origini, progettare in sintonia; cogliere gli elementi
portanti del passato per traghettarli, 'rinnovati nell'anima',
nel terzo millennio. E' necessario sapersi mettere in ascolto
di quanto ci giunge dal passato per cogliere in tutte la sua
evidenza il presente e avere il coraggio di pensare in grande
il futuro. La storia dei Piardi ci fa incontrare un 'Casato
di generosità'. La capacità di cogliere la grandezza dei doni
ricevuti per saperli condividere con gli altri…il pane diviso
fino all'ultimo boccone. Scorrendo le pagine di questo lavoro
ci è facile incontrare una terminologia riconducibile ad un
denominatore comune. Possiamo leggere… "Pieggio" … "Avallo"
… "Sigurtà" … "Donazioni" … "Lasciti" … "Legati" … "Cappellanie"
… "Benefici" ecc. … ma con tutta tranquillità, anche se non
sono più termini molto usati oggi, possiamo leggervi la capacità,
il desiderio, la propensione dei nostri progenitori a … "farsi
prossimo" cioè "ad avvicinarsi" a che si trovava in difficoltà
non per curiosare o per sentenziare giudizi temerari… ma per
portare l'umile, semplice, candida condivisione. Non hanno
dato quello che non avevano; hanno dato molto di più… hanno
ridato fiducia, speranza, conforto, voglia di ricominciare
a tanti che, per le vicissitudini della vita erano incappati
nel filone della sfiducia e del "… non ce la faccio più"!
Una generosità che ha sempre saputo coniugarsi con l'umiltà
di chi sapeva di non fare altro che … il proprio dovere di
uomo e di cristiano. Ho precedentemente affermato che, non
a caso Achille ha scelto di leggere 'la nostra storia' fra
due avvenimenti giubilari, quello del 1300 e quello del 2000.
Il Giubileo prima di essere un avvenimento storico è un avvenimento
di fede che prevede un atteggiamento interiore, quello di
sapersi rimettere in discussione per cambiare mentalità e
portare i frutti di una conversione sincera: un tempo erano
la remissione dei debiti, la restituzione della terra ai legittimi
proprietari, soprattutto… la restituzione della libertà agli
schiavi. Ciascuno di noi, oltre a vivere come ogni buon cristiano
l'anno giubilare del 2000 con tutto quello che comporta a
livello personale e di comunità, si prepara a vivere il magic
moment della rimpatriata a Pezzaze dei 'Piardi' sparsi nel
mondo… che fantastico raduno potrebbe essere quello del 4
giugno 2000 se ciascuno di noi si impegnasse ad arrivarci
con il cuore e l'animo disposti a con - dividere… cioè a dividere
con tutti gli altri non solo la comunione del nome ma anche
la ricchezza della cultura, del sentimento, di quella bontà
originale di cui ci parla la nostra storia e che non può essersi
inaridita né con gli anni né con i diversi lidi del nostro
vivere e del nostro sperare. Perché per il nostro incontro
non chiedere al Signore di renderci così attenti agli altri
da diventare capaci di novità? Intendo parlare di quella novità
che ci aiuta a scendere dallo sgabello di quelli che sanno
tutto per farci vedere il mondo con gli occhi della semplicità
e dello stupore. Potremmo così dar vita ad un progetto di
bene che sappia traghettare il nostro Casato al terzo millennio
con la certezza di essere stati degni di tutti i Piardi che
ci hanno preceduti e, segno di speranza per tutti quelli che
verranno. Sì amici, perché da sempre la condivisione crea
abbondanza per tutti: un brano di Vangelo ci racconta come
cinque pani e due pesci siano stati più che sufficienti per
sfamare 5000 persone, anzi, dice ancora che… 'dei pezzi avanzati
furono riempiti dodici canestri'. Tutto questo diventa possibile
quando ci si convince che le grandi opere non si fanno con
il molto di pochi, ma con il poco di molti. Probabilmente
alla nostra fede nel bene mancano ancora la determinazione
e il candore dell'apostolo Andrea di cui ci parla il citato
brano di Vangelo… ma quanti 'Andrea' ci possono essere fra
i 'Piardi'?… Io mi auguro che uno si faccia avanti e ci suggerisca
un progetto di bene per finalizzare il nostro poco all'utilità
di molti e che racconti ai posteri che i Piardi di fine secolo
non hanno ammainato la bandiera del bene ma la tengono ben
salda come il loro più grande emblema, quello che appunto
consegnano al terzo millennio. Certamente sono andato ben
oltre il mio compito e mi sono lasciato prendere la mano,
ma vi avevo avvisati… 'non sarò un presentatore asettico e
disinteressato'… sono, nel bene e nel male, figlio della mia
terra, quella Val Trompia di cui sono orgoglioso… mi auguro
che la mia terra possa essere orgogliosa di me. Ed è con questi
sentimenti che esprimo ad Achille il ringraziamento per quanto
ha saputo fermare sulla carta e far nascere in dinamica antropologica.
Un grazie che volentieri e a nome di tutti esprimo al Comitato
per tutto il lavoro che si è sobbarcato. A me e a tutti voi
un particolare augurio: - poter essere sempre cittadini del
mondo, fortemente radicati nella nostra cultura e nella nostra
storia, con il desiderio instancabile di scrivere, ogni giorno,
un nuovo brano che dica il nostro coraggio e il nostro impegno
per il bene, nella giustizia e nella verità. Don Gian Piero
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Nota del curatore
della ricerca
Apro questa nota con l'omaggio alle tante donne delle famiglie
Piardi.
"L'uomo gode della felicità che prova, la donna di quella
che dà".
Choderlos de Laclos
"Ecco ciò che dispiace! Ancora la vecchia storia! Quando
si è finito di fabbricare la propria casa, ci si accorge sempre
d'aver imparato qualche cosa che si sarebbe dovuto conoscere
prima d'accingersi ad edificare. E' sempre quel malaugurato
'troppo tardi'. La malinconia d'ogni cosa compiuta".
Federico Nietzsche - Aforisma 277
Dopo il primo volume sul Casato ora il secondo. L'accesso
a nuovi archivi, resosi possibile alla fine del 1998 e ad
altri nel marzo e agosto 1999, ha fatto in modo che si passasse
alla redazione di un altro volume dell'opera I Piardi. Lo
proponiamo, in questo anno Giubilare 2000, nel 100° anniversario
della nascita di Maffeo Piardi da Pezzaze della famiglia Mafé
ed a 100 anni dalla morte dell'impavido combattente risorgimentale,
garibaldino nella liberazione delle due Sicilie, Cesare Piardi
da Gussago (1844 -1900), della famiglia detta Catanì, figlio
di Andrea da Pezzaze capostipite di tutti Piardi gussaghesi.
La mole di dati e notizie portati alla luce è corposa tale
da giustificarne la presentazione in due tomi. Quando riusciremo
a leggere: gli atti ed i documenti custoditi presso l'Archivio
di Stato di Brescia ed in quelli di Mantova, Cremona, Bergamo
e Milano, nelle varie sezioni; lo storico e le registrazioni
dell'archivio della Parrocchia di S. Maria Assunta in Gussago,
di Sale, Ronco e Civine in Gussago, Saiano, Rovato, Roncadelle,
Rodengo, Pezzoro, Ome, Lavone, Lavenone, Clibbio, Casaglia,
Brione, Bedizzole, Avenone, delle Parrocchie della zona del
Po di Mantova, di quelle della Diocesi di Bergamo, Crema e
Cremona; i Registri di Matrimonio, Morte e lo storico della
Parrocchia di S. Apollonio in Pezzaze; lo storico dell'archivio
del comune di Gussago, Rovato e Rodengo Saiano, pubblicheremo
pure il terzo, ritenendo di aver concluso la ricerca sui Piardi.
Crediamo per il 2011, quando festeggeremo la ricorrenza del
200° della nascita di Giovanni Battista Piardi da Pezzaze
patriota risorgimentale, membro della Giovine Italia di Mazzini,
condannato al carcere duro dello Spielberg in Moravia, patriota
animatore delle X Giornate di Brescia, medico veterinario
del Comune di Rovato in Franciacorta.
Da qui a quell'appuntamento attendiamo la condivisione di
tale impegno da parte di tutti i Piardi, compresi i Ricercatori,
Studiosi, Docenti universitari e di ogni altro ordine e grado
appartenenti al Casato.
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ORIGINE
E SIGNIFICATO DEL COGNOME "PIARDI"
Operando sullo studio dell'origine del nome va ricordato come
il cognome può avere subito variazioni dialettali, forme contratte,
diminutivi, lenizioni, errori dovuti ad errata trascrizione.
Piarda è termine in uso già nel 1200, derivante dall'antico
francese "piarde", zappa. Piarda è detta anche la zona pianeggiante
compresa tra l'argine e il letto del fiume, con particolare
riferimento alle golene del Po. A quanto asserisce P.E. Tiboni
il nome deriva da "piarda" denominazione data alla porzione
di vena di ferro che un minatore cavava e portava fuori in
una giornata di lavoro; "piardello" indicò in seguito una
porzione di monte che il comune dava in affitto. (Enc. Bs
= Enciclopedia Bresciana di A. Fappani, Editrice La Voce del
Popolo) Piarda è anche termine dialettale bresciano appartenente,
appunto, alla terminologia delle miniere. Si veda, a tale
proposito, alla voce Piarda del Glossario. Piardi può anche
essere verosimilmente originato da Piacenti sul quale sono
state rinvenute notizie storiche e araldiche in Firenze ed
in Toscana. Qualcuno ricorda l'esistenza di un certo Piardo
o Piurdo (della zona della Noce in città di Brescia) del secolo
XIII quale esponente della vita cittadina. Quando l'8 marzo
del 1252 si stipula a Brescia la Federazione Lombarda uno
degli esponenti, con Griffolino dè Griffi e Pietro di Capodiponte,
delegati a rappresentare il Comune cittadino nell'Episcopio
di Brescia è Piardo della Noce. (Enc. Bs.) Altri lo fanno
derivare da Pardo ... indi Pardi e poi Piardi. Secondo un
recente studio compiuto da Isabella Piardi, di professione
farmacista, appartenente ad un’originaria famiglia sorta a
Pomponesco (Mantova) passata poi a Sabbioneta (Mantova), il
cognome deriverebbe da quello di un ufficiale spagnolo che
ebbe in assegnazione, per meriti di servizio, larghi appezzamenti
di terreno comprendenti anche le "piarde del fiume Po" nella
zona di Pomponesco e che portava il nome di Iacomo del Piardo
(1520). L’assegnazione delle terre potrebbe fors’anche risalire
addirittura a suo padre, anch’egli ufficiale spagnolo. La
Spagna già presente sul suolo italiano da diversi decenni
e da tre secoli, con gli Aragonesi, su quello siciliano, ottiene
con la Pace di Cateau-Cambrésis – 1559 – tra Francia e Spagna,
il predominio politico militare che durerà per altri 150 anni
circa. Si veda alla voce "Dominazione Spagnola" del glossario.
Dai registri parrocchiali della zona di Pomponesco risulterebbero
molte famiglie col nome di "Della Piarda" o "Dalla Piarda",
derivanti, appunto, dal cognome assunto in origine da Iacomo
proprietario delle piarde del fiume, perciò terreni del Piardo,
da cui Iacomo del Piardo. Giungere a Piardi il passo è breve.
(Studio di Isabella Piardi da Sabbioneta). Ma ancora, in atti
e documenti originali custoditi dall’Archivio Storico Diocesano
di Brescia dell’anno 1644, datati 29 febbraio, per una controversia
in Pezzaze, si legge più volte il cognome Piardi ovvero Piardo
unito al nome di certo Batistino, di Tadeo Piardi quondam
Turinu, Gio.Angelo Piardo q. Franc.o, Zanolino Piardi e Bono
di Piardi. Inoltre il cognome Piardo, forse singolare di Piardi,
appare relativo a Franciscus e Antonio in documento del 29
agosto 1696.
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FAMIGLIE IMPARENTATE
COI PIARDI alla data del maggio 1998.
(compresi i collaterali e gli affini; loro provenienza
se diversa da Brescia e/o origine storico-antica)
CLICCA SULLA LETTERA CORRISPONDENTE...
ABENI
AGNELLI
ALBERTINI
ALEBARDI
ALBINI
ALLEGRINI
AMORUSO
ANDRINI (Napoli)
ANSELMI (Mantova)
APERTI
ARCHETTI
ARICI
ARMELIN (Vicenza)
ARRIGHINI
ARRIVI
ASSELLE
AURIEME (Francia/Argentina)
BA o BA' (Forlì/Ravenna)
BALDANI (Cortona/Napoli/Amantea/Barletta, Mantova)
BALDUCHELLI
BALOTELLI
BANDI
BANFI
BARALE
BARBIERI (Vicenza/Pasiano/Friuli, Mantova)
BARDINI (Volterra di Pisa/Mantova/Treviso/Argentina)
BELLERI
BELLINI (San Marino/Asola di Mantova)
BELTRAMI
BERNARDELLI (Tremezzo e Cadenabbia sul lago di Como/Francoforte
e Darmstadt in Germania/Trieste/Como)
BERTACCHINI
BERTELLA
BERTELLO
BERTUSSI (Bologna/Ancona, Sicilia, Danimarca, Spagna, Verona/Trento/Venezia/Osimo/Acuto/Faenza/Cingoli)
BERTUZZI
BESUTTI (Mantova)
BETTENZANA (Trentino/Verona)
BETTONI
BIANCHI
BIFFI (Milano-Firenze)
BODINI
BOLOGNI (Mantova)
BOLOGNINI
BOMBARDIERI
BONELLA (Novara)
BONETTI
BONEZZI
BONFADELLI (Cagliari)
BONGINI (Como)
BONOMI
BONTACCHIO (Bologna/Venezia/Cipro/Albania/Treviso, Milano,
Torino)
BONTEMPI
BONZANNI ??
BORDIGA
BORGANI (Mantova)
BORGHETTI
BORGONI
BORROME'/BORROMEO (Padova/Milano/S.Angelo Lodigiano-MI/Arona-NO)
BOTTA
BOTTERO (Asti)
BOTTI
BRAZZI (Gergneu e Cividale del Friuli/Gavignano e Pargnacco/Mantova)
BREGOLI (Vicenza/Padova/Venezia)
BRENTANA (Padova/Milano)
BRESCIANI
BROZZONI
BUSCIO
BUSTOS (Spagna/Argentina)
CAFFARA
CAIM
CALABRIA
CALCINI
CALETTI (Mantova)
CANCARINI
CANNITO
CAPUZZI
CARNEVALI (Fossombrone/Urbino/Aquileia/Nocera-Umbra/
Pesaro, Mantova, Macerata)
CARRARA
CASANOVA (Brianza/Como/Milano)
CATELI
CAVALLI (Baviera/Sassonia/Roma/Lazio/Milano/Venezia/
Verona/Padova/Ferrara/Ravenna/Pavia/Cremona/Piemonte) CAVICCHIOLI
CERATI
CERESOLI
CHIARAMELLO
CICOLARI
CIRELLI (Messina/Enna)
CIVINI
CODENOTTI (Modena/Trento/Reggio Emilia/Pisa)
COLLEONI (Bergamo)
COLOSIO (Jesi di Ancona/Ascoli/Napoli)
CONATO
CONTER
CONTESSI
CONTRINI
CONVESSI (Torino)
CORALLIA
CORSINI
CORTEZ (Spagna/Argentina)
CORTI
COSSALTER (Belluno)
COSTA
COTELLI
CREMAROSSA
CREMON (Mantova)
CUCCHI
DALE’
DALLAGLIO
DALLA (DELLA) LUNGA
D’ALOIA
DAMIANI
DANUCCI
DARICCO
D’ARICO DE CARLI (Firenzuola, Fiesole/Roma/Firenze)
DEL GAUDIO
DELLA NOCE (Valtellina)
DE MANGILLIS (Udine/Carvico -BG)
DEPERO
DERIN
DIANTI
DILIA
DAMES (Panama)
DI MEGLIO
DOGLIO
DOLZANELLI
DONINI
DORA
DUINA
DURAND
DURANTE
DUSI
EMBRICO
FACCHINETTI
FACCHINI (Bergamo/Mantova)
FAGLIA
FAI
FAINI (Amelia/Civitella-Roma/Perugia)
FAITA (Roma/Terni/Perugia/Rieti)
FALAPPI (Sorrento di Napoli/Amalfi/Roma)
FALCA (Torino)
FALDINI
FAUSTI
FAVERI (Capodistria)
FAVRO
FAVRON
FAZZINI
FERRAGLIO
FERRALLI (?) vedi Ferraglio
FERRARESE (Verona)
FERRARI
FERRATA
FERRO (Cuneo/Tarvisio/Verona/Venezia)
FIALDINI
FILIPP
I FILIPPINI (Umbria)
FIRMO (Scozia/Catalogna/Corleone di Sicilia)
FISSORE
FOLLI
FONTANA
FORCELLA
FRACASSI
FRANCESCHINI
FRANZONI (Germania/Canton Ticino)
FRASCHETTI (Padova)
FRASSINE
FRATI
FROLA
FUSI (Vigevano)
GABRIELI
GALESI (Mantova)
GALLIA
GATTA
GATTI
GAVA
GENTILE
GHEDI (Bologna/Thiene di Vicenza/Venezia/Padova)
GHETTI
GHEZZI
GHIDINELLI
GHIDINI
GHILOTTI (Valtellina)
GIACOMELLI
GIACOMINI
GIDONI
GILIOLI (Mantova)
GIPPONI (Sicilia, Trapani, Monte S. Giuliano di Trapani)
GIUSTINI
GLISENTI
GONZALEZ (Paesi Baschi di Spagna/Argentina)
GOSIO
GOZIO/GOSIO
GOZZOLI (Mantova)
GAGGIA
GRANDIS (Torino)
GRASSI
GRAZI (Mantova/Alessandria/Cantalupo/Villa del Foro/Grumello/Robecco)
GREGORIO
GREOTTI (Polignano di Bari/Napoli/Grosseto)
GUERRA (Padova/Treviso)
GUERRINI
HANZIE
HATRON (Francia)
INSELVINI (Trentino/Verona)
KRUTZ (Austria)
LAZZARETO
LAZZARI
LEALI
LEDDA
LENCIONI
LEONARDI (Roma/Mantova)
LI MOLLI
LOCATELLI
LODA (Lodi)
LORENZI o LORENI ?
LORO (Padova)
LOTTICI (Potenza/Napoli/Cuneo)
LUMINI (Sicilia)
LUPEZZA (Palosco di Bergamo)
MAFFINA (Verona, Roma)
MAGGIORI
MAGRO (Valtellina)
MAIOCCHI (Varese)
MAIOCHO (Mantova)
MAIOLINI
MANESSI
MANGILI
MARCHI
MARCHINA
MARESI
MARIANO
MARINI (Pisa/Mantova)
MARRONE (Sardegna)
MARZI
MARZOLLA (Rovigo)
MASCARELLO
MASSA
MASSETTI
MATTAZZI (Italia/Argentina)
MATTIS (Repubblica di San Marino/Rimini/Cuneo)
MAZZOLDI
MAZZUCCHINI (Mantova)
MEDAGLIA
MEINI
MELONI (Nuoro/Oristano)
MELZANI
MEYER (Stati Uniti America)
MENSI
MICHELI
MIGLIORINI (Mantova/Varese/Bergamo)
MILESI (Bergamo/Ancona/Spalato in Dalmazia/Roma)
MINELLI
MINUTOLA (Pisa/Catania)
MOLINARI (Mantova)
MOLTENI (Como)
MOMBELLI (Torino/Oneglia-IM/Moncalieri)
MONTANARI (Romagna/Bologna/Imola)
MONTINI
MORANDI
MORESCHI
MORETTI
MORZENTI (Verona/Piacenza)
MOSELE
MUSI (Valtellina)
NANTI (vedi Nauti)
NAUTI
NICOLINI (Varallo/Torino/Vernante-Cuneo)
NOVA
OGNA (Zara in Dalmazia/Schwarzthal in …….)
OLIVARES
ORLANDI
OTELLI
OSTINELLI
OSTINI (Cremona)
PAGLIARDI (Milano)
PAGLIARI (Mantova)
PALAZZO
PALERMO (Palermo/Marsala-TP)
PANSERA (vedi Panzera)
PANZERA
PARISSE (Germania/Tolentino/Serravalle e
Camerino di Macerata /Rimini/
Cesena/Feltre/L’Aquila)
PAROLI
PAROLO (Genova)
PARRAVICINI
PASSERINI (Mantova/Firenze/Cortona/Siena/Prussia)
PATERLINI
PAVESI (Pavia/Pontremoli/Parma/Modena/Mantova)
PE’
PEDERCINI
PELAGATTI
PELI (Salerno/Vercelli/Piemonte/Pavia)
PELIZZARI
PELLIZZARI
PELUCCHI
PERONI
PEROTTA (Ancona/Perugia)
PESCI
PEZZOLI (Mantova)
PIASENTI
PICCHIADEI
PICCINATO
PIGOVINI (Napoli/Capua di Caserta/Cosenza/Catanzaro/Otranto
/Salerno/Eboli/Potenza/Teramo/L’Aquila/Mantova)
PINTOSSI
PIOTTI
PIOZZINI
PIZZATA
PODAVINI
POLI
PORTERI
POZZARI
PROM
QUISTINI
RABAIOLI
RACCA
RAINERI
RAMBALDINI
RAMIGNI (Padova)
RAMPOLDI (Milano)
RASPINO (Sassonia ?/Forlì/Ravenna/Cuneo)
RATTI
RAVENNI (Siena)
RAZA (Macerata, Fiesole, Roma, Matelica)
REBOLDI (Mondovì)
REDOLFINI (Mantova)
RIBOLDI
RICHIEDEI
RIDONI
ROBERTI
ROCCA (Vedi Racca)
ROMELLI (Venezia)
RONCALI
RONCHAIL (Francia)
RONCHI
ROSA (L’Aquila/Napoli)
ROSSI
ROSSINI (Rieti)
SABATTI
SABATTOLI (Napoli)
SACCHI (Mantova)
SALA
SALERI
SANDONINI
SANFELICI
SANTARCANGELO
SANVITO
SANZOGNI
SAROLI (o Sardi o Serana)
SAUDINO
SCALVINI
SCARONI (Mantova)
SCARPINO
SEDABONI
SELLINI
SENECI
SERINA
SIMONAZZI
SIMONESCHI
SORDIGLIONI (Mantova)
SPRANZI
SVANERA
TABLADINI
TAGLIETTI
TAMENI
TANCHELLA (Mantova)
TARALLI
TARTAGLIA
TASSI
TETTAMANTI
TIRONI (Bergamo)
TONELLI
TONINELLI
TOPPAN (Livorno/Cuneo)
TORCHIO (Germania/Calabria/Napoli/Bari)
TORRE (Milano)
TOSINI (Milano/Roma)
TRAVERSI
TREBESCHI (Lucca)
TRENTO
TRIPPINI
TRIVELLA (Veneto)
TURRINA
UNGARO
VALENTI (Mantova)
VALENTINI
VALLANA (Roma e Aquila)
VALTA
VALTHIER
VANNICELLI
VENTURELLI (Parma)
VESSONI
VIGNETTI
VIOTTI (Gaeta)
VIRETTI (Torino)
VIRS
VIVENZI
VOLPI
WETTERLI (Svizzera)
ZAFFANELLA
ZAMBELLI
ZAMBOLI
ZAMBONI
ZANARDELLI
ZANARDINI
ZANETTI
ZANFERLI
ZANINELLI
ZANOLETTI
ZANOLINI
ZANOTTI (Casale Monferrato/Como/Settimo Torinese/Mantova)
ZAPPA
ZENI
ZIA
ZOANNI
ZUBANI
ZUCCHI
Le suddette famiglie sono elencate nel Vol. I. Altre sono
evidenziate nel Vol. II.
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