Andrea Piardi, nato
a Pezzaze, Pittore
Andrea Piardi,
pittore (Pezzaze, 1889- Bovegno, 1970).
Foto inviata ai parenti Piardi 'Cansonète-Pepa' con
la dedica: "A Voi offro in segno del mio forte affetto,
Andrea. 13 novembre 1921".
Per maggiori notizie sulla vita di ANDREA
- noto pittore - e di altri tre Andrea del Casato clicca
qui..
A TAVERNOLE LE OPERE OSPITATE NEL
FORNO FUSORIO, A CURA DELL’ASSOCIAZIONE «AMICI»
Un omaggio a Piardi il «poeta» del colore.
Una bella mostra per chi ama la pittura legata i luoghi degli
autori del Novecento, è stata allestita a cura degli
«Amici del Forno», a Tavernole, nelle sale espositive
del secolare monumento industriale: una retrospettiva dedicata
al pittore valtrumplino Andrea Piardi. E l’interesse
è stato alto come ha dimostrato l’auditorium
strapieno (con presenti tra gli altri le figlie Cesira e la
nipote Cati) ad ascoltare la presentazione coordinata da Fabio
Larovere e i saluti dei sindaci Sandro Pittaluga di Tavernole
e Valentino Maffina di Pezzaze. Nativo di questo paese (1889),
scomparso a Bovegno nel 1970, ramo famigliare «Cansonète»,
frequentò con Giuseppe Mozzoni la scuola d’arte
Moretto di Brescia e con lui cominciò a muovere i primi
passi nel campo della decorazione di edifici sacri. Nel 1908
si diplomò con menzione d’onore. Inviato sul
fronte Libico e poi nella Grande Guerra vi rimase ferito due
volte: tornato a casa si dedicò interamente all’attività
artistica. Fine decoratore di chiese (S. Giovann i Battista
a Mondaro, a Bagolino, Bovegno), ed abitazioni (S. Filastrio
alla Banca Triumplina di Tavernole), nel segreto del suo studio
divenne un «poeta» della sua valle cogliendo colori,
paesaggi, volti della sua gente. Quadri piccoli, intimi, dedicati
alla famiglia, ai fiori, ai luoghi amati. Una memoria storica
quindi anche, come nel caso di Mozzoni o del gardonese Beppi
Mino, appena scomparso ultranovantenne. Di Piardi il poeta
dialettale Aldo Cibaldi scriveva: «Dotato di una sensibilità
nativa alla giustezza del rapporto cromatico... la sua pittura
è un fatto di sillabazione sottile, di ascolto profondo
dell’uomo e delle cose che rappresenta». La mostra
sarà aperta sino al 29 luglio: una bella occasione
anche per visitare il Forno Fusorio.
B. BERT. da BRESCIAOGGI.
Giovedì 19 Luglio 2007 cultura Pagina 39
Andrea Piardi, pittore
(Pezzaze, 1889- Bovegno, 1970)
ANDREA PIARDI: Pezzaze 8 agosto 1889 (o 7
giugno 1889) - Bovegno, 26 maggio 1970.
Della famiglia dei "Cansonète". Da ragazzo
frequenta la scuola d'arte Moretto, a Brescia, dove è
allievo, tra gli altri, del professor Chimeri, il quale, già
durante gli anni della scuola, si avvale spesso della sua
collaborazione, specialmente per la decorazione di edifici
sacri.
Nel 1908 si diploma presso la suddetta scuola, con menzione
onorevole. L'anno successivo parte per il militare e milita
nel corpo degli alpini fino al 1911. Terminato il servizio
di leva è richiamato ed inviato sul fronte libico:
in Libia avrà occasione di realizzare il ritratto del
suo Colonnello Comandante, Antonio Cantore, il futuro Generale.
Dopo la guerra in Libia, partecipa alla I Guerra Mondiale,
nel corso della quale rimane ferito due volte. Tornato dalla
guerra, riprende la sua attività come decoratore, sia
di interni che di esterni, con la tecnica a graffito, soprattutto
a Gardone Valtrompia, senza trascurare la pittura di cavalletto:
sono di quegli anni numerosi suoi ritratti, specialmente di
famigliari e paesaggi.
Nel 1911 dipinge la tela di San Giovanni
Battista nella chiesa omonima di Mondaro di Pezzaze, nel 1922
esegue affreschi nella chiesa di Lodrino, nel 1924 una tela
raffigurante San Filastrio nella sede della banca triumplina
di Tavernole San Filastrio; nel 1929 affreschi nella sagrestia
di Inzino. Negli anni trenta decora la chiesa del convento
delle suore di Bagolino, il coro della chiesa di Bovegno Piano,
il Santuario della Stella di Gussago. Lavora col pittore Greppi
restaurando numerose pale d'altare tra cui quella della chiesa
parrocchiale di Inzino.
Nel 1940 esegue restauri decorativi a Bagolino e nel 1950
realizza la pala di Sant'Antonio in Piano di Bovegno. Nella
sua produzione pittorica, rivolta prevalentemente a paesaggi
della Val Trompia, una parentesi significativa è costituita
dalla realizzazione di alcune marine, effettuate durante la
sua permanenza a Maratea, in Basilicata, sul finire degli
anni cinquanta, dove si era recato in visita al figlio. Il
professor Mozzoni aveva più volte richiesto la sua
collaborazione, anche per importanti lavori in Vaticano, ma
la natura schiva e riservata del Piardi gli aveva sempre fatto
rifiutare tali offerte.
Così lo descrive Aldo Cibaldi, critico d'arte: "Dotato
di una sensibilità nativa alla giustezza del rapporto
cromatico, lo troviamo sempre teso ad un approfondito registro
dei valori di luce e d'ombra, delle riprese ritmiche, delle
sonorità trattenute e delle pause di silenzio. Non
appare direttamente riducibile ad una particolare tendenza
del novecento, ma lo si sente tuttavia sprovincializzato in
quella vaga indeterminatezza di calendari da elegia lombarda.
La pittura di Andrea Piardi è in verità un fatto
di sillabazione sottile, di ascolto profondo dell'uomo e delle
cose che rappresenta". (...). [(Enciclop. Bresciana,
BS. Editrice la Voce del Popolo, Bs 1996, vol. XIII, pg. 42,
sub voce Piardi Andrea). Vedi “I PIARDI” –
vol. I (1998) et vol. II (2000)]
Ha lavorato alla decorazione di case specialmente in Valtrompia.
Ha lasciato numerose opere di cavalletto, paesaggi e ritratti.
Tra le opere più significative ricordiamo l’affascinante
ritratto di Cesira del 1933, la suggestiva Nevicata ad Inzino,
dipinta nel 1942, l’Inverno a Bovegno, con le vibrazioni
caratteristiche dell’acqua del Mella, sotto lo sfondo
delle montagne innevate dell’ALta Valtrompia, illuminate
dal sole al tramonto, il delicatissimo paesaggio con il ponte
del Pilone verso il santuario di San Rocco, pure a Bovegno,
il raffinato ritratto di Katy, nipote del pittore, l’illuminismo
soffuso del Viatico a Mondaro, vari paesaggi dell’Alta
Valtrompia.
Andrea, è fratello di Teodoro (1905) e di altri sette
fratelli, figli di Raimondo (1857) e di Angela Bernardelli
nati a Pezzaze; è dei Piardi detti Cansonète.
Il mese d’agosto 1989 gli venne dedicata una mostra
postuma a Gardone Valtrompia e a Pezzaze.
Nel luglio 2007, presso il forno fusorio di Tavernole sul
Mella in Valtrompia, è stata allestita una “Mostra
Antologica”, con catalogo edito dalla Batan”.
Di notevole suggestione è il dipinto del “Viatico
a Pezzaze”, indicato genericamente come “La processione
di Pezzaze”, che ha sullo sfondo la facciata della chiesa
di S. Giovanni Battista, da cui fuoriescono i fedeli con grossi
ceri in mano; il sacerdote, in cotta e stola, ha le spalle
avvolte dalla continenza che ricopre la pisside col SS. sacramento
da portare ad un moribondo, in un paesaggio innevato.
La pala della “Madonna col Bambino in trono ed i SS.
Giovanni Battista e Apollonio vescovo, appartenente alla chiesa
di Mondaro, reca sul basamento del trono la scritta: A PIARDI
/ PINSE / 1911; l’opera si ispira al Mantegna ed alla
pittura lombardo-veneta del ‘500. Tra i ritratti più
espressivi, sicuramente tra i più fortemente veri ed
intensi, è quello ad olio su tela, firmato in basso
a destra: A. PIARDI / 1915, che riproduce un “personaggio”
di Pezzaze, detto Shcànshia, legnaiolo-carbonaio, ritenuto
il capolavoro dell’artista, insieme a quello de “La
cognata Cesira”, firmato e datato: A Piardi 1931. Nella
fascia al di sotto della lunetta ad affresco riproducente
un’ispirata e finissima S. “Cecilia che suona
l’organo”, nell’atrio di una casa privata,
ci sono le firme A PIARDI PINSE e la data ANNO MCMXXXII.
Su una tavoletta lignea, dipinta ad olio, è raffigurato
un particolare del “Portico Casa Ines Brentana Piardi
/ 1939 Bovegno”, come da scritta sul verso, replica
felicissima di un soggetto più volte riproposto. Pregevole
è l’olio su tavola delle “Donne alla fontana
ad Aleno d’inverno”, caratterizzato da un meraviglioso
gioco di luce, firmato in basso a destra A. Piardi 1942. da
citare è il “Ritratto di Don Raffaele Schivalocchi
(1902-1919)”, di notevole realismo.
[“Il pittore Andrea Piardi”. Pezzaze nella storia
e nell’arte (fine ‘700 – metà ‘900).
V. Rizzinelli e C. Sabatti (A cura di). Comune di Pezzaze,
gennaio 2008]
Foto: 'èl Schànshia, carbonaio-taglialegna'
Pezzaze, 1915
Galleria immagini Andrea Piardi.
Proponiamo qui una selezione delle opere pittoriche di Andrea
Piardi,
clicca sulle miniature per ingrandire le immagini.
Buona visione.
Per la famiglia dei Piardi detti Cansonète vedi:
Teodoro Piardi
Giulio Piardi
Giovan Battista Piardi 'Pepa'
Molte foto, con didascalia,Volume3
costumi
Dicono di Noi - (rassegna stampa)
Gianfrancesco Piardi (Bovegno in
Val Trompia, 1937), figlio di Andrea (Pezzaze, 1889), con
riferimento alla casa PIARDI in Bovegno ed alla vita del padre,
il 1 Dicembre 2009, (ci) scrive:
<< Gentilissimo Signor Achille, come da lei richiesto
il 28/11/2009, le invio punto per punto le notizie e le informazioni
di cui sono a conoscenza.
1.Casa NEGRETTI - PIARDI a Bovegno,
affermazione che si trova in Internet: "A Piano c'è
l'antico palazzo Negroboni - Corsini, l'antica casa Negretti
- Piardi e la seicentesca struttura dell'Ospedale S.Giovanni,
trasformata nel 1982 in alloggi popolari ... ".
1.<< ""Wikipedia""
riporta erroneamente: “antica casa Negretti - Piardi”.
In realtà la casa era di proprietà Negretti
- Brentana ed è passata ai Piardi. Pertanto è
più corretto definirla “antica casa Negretti
– Brentana - Piardi”. Le seguenti notizie sulla
casa, che è di mia proprietà ed è sita
in Via Sorti 29 a Bovegno Piano, le ho ricavate da documenti
in mio possesso e dai ricordi lasciatimi da mia mamma, Ines
BRENTANA, sposata al pittore Andrea PIARDI. L’anno di
costruzione della casa, il 1501, è riportato su un
travetto in pietra posto sopra la finestrella di una delle
cantine. Dal 1501 al 1790 non ho notizie, ma credo che la
casa sia sempre appartenuta ai Negretti. Da un documento in
mio possesso (in fotocopia) si evince che Bonaventura NEGRETTI
(fu Antonio), di professione possidente, nato nel 1790 a Bovegno
e qui morto il 27 settembre 1874, aveva tra gli altri una
figlia, Giovanna, sposa di Angelo BRENTANA. Giovanna e Angelo
sono i miei bisnonni in quanto genitori di Francesco (nato
a Bovegno il 25 agosto 1861 e qui morto il 13 maggio 1909)
il quale, sposato a Maria Facchini, ha da lei avuto Ines (nata
a Bovegno il 2 ottobre 1908 e morta a Milano il 2 maggio 1994),
mia mamma. Ines ha sposato Andrea PIARDI, nato a Pezzaze l’8
agosto 1889 e morto a Bovegno il 26 maggio 1970, discendente
dei Catanì, figlio di Raimondo detto ‘Cansonete’.
Io sono nato a Bovegno il 7 luglio 1937 e sono sposato con
Paola Mosele da cui ho avuto due figlie, Chiara e Francesca.
Dal 1956 mi sono stabilito a Milano per ragioni di lavoro;
ora sono in pensione e saltuariamente mi reco per brevi periodi
nella casa di Bovegno con la mia famiglia. Anche la seicentesca
struttura dell’Ospedale di San Giovanni in Bovegno risulta
fondata da Giovanni BRENTANA, mio antenato da parte di mia
mamma, il quale ha lasciato in eredità allo stesso
ospedale pure diverse proprietà >>.
2. A Bovegno (...). Vi sono
le torri di epoca medievale di Castello, Ludizzo,
Piano, Predondo e ciò che resta della torre di S. Martino
che sovrasta il capoluogo. A Piano c'è l'antico palazzo
Negroboni - Corsini, l'antica casa Negretti – Piardi
e la seicentesca struttura dell'Ospedale S.Giovanni, trasformata
nel 1982 in alloggi popolari. (...).
1.<< Errata
in ‘Wikipedia’ è pure la collocazione temporale
delle torri presenti sul territorio poiché queste sono
di epoca non medievale ma romana. Si trattava, infatti, di
torri di avvistamento e di controllo della valle dove lavoravano
schiavi condannati “ad metalla” >>.
3 .... e la casa, con stemma, di ANDREA
PIARDI, pittore, in Bovegno?, della quale noi di
"I PIARDI" conserviamo foto.
1.<< Circa
lo stemma che ho sempre visto nella mia casa, non conosco
l’origine e non so nemmeno se sia autentico o frutto
della fantasia artistica di mio padre >>.
4. Riferimento ai NEGRETTI che
conosciamo come "I PIARDI" e pubblicati nei nostri
Volumi sulla storia del Casato PIARDI . "(...).
Nella storia Bovegno fu quasi sempre Guelfa e partecipò
attivamente alle lotte seguendo le vicende di Brescia. Con
l’arrivo del dominio veneto Brescia mandava a Bovegno
un podestà e un vicario che dipendevano dal capitano
generale della Val Trompia. La vita di Bovegno è stata
spesse volte agitata da contrasti e da difficoltà economiche,
da alluvioni, da pestilenze e da altre sciagure. Attiva è
stata la sua presenza alle vicende della città di Brescia
e della Repubblica veneta fornendo anche armati e lavoratori.
Più agitata invece dopo l’occupazione francese
e giacobina dal 1797 in avanti. I bovegnesi si distinguono
nel 1848 quando in forze animati da Don Andrea Negretti rafforzano
le file del Generale Durando e a quelle delle X Giornate quando
altri concittadini fecero parte dei rivoltosi di Don Boifava”.
1.<<A proposito
di Don Andrea NEGRETTI, mia mamma mi raccontava che questo
sacerdote, patriota nel 1848, era cugino di sua nonna Giovanna
NEGRETTI. Così pure mi riferiva che Giovan Battista
NEGRETTI, suo prozio in quanto fratello di sua nonna Giovanna,
era capitano dei Garibaldini. Nel cimitero di Bovegno vi è
ancora una lapide a suo ricordo >>.
5. Negretti – Bregoli e i Piardi.
Sappiamo come "I PIARDI" che i Bregoli della
famiglia nota come “Bonitì” sono parenti
dei Piardi, anche di quelli detti Piardei - dal capostipite
detto Piardel – e sono imparentati pure con i Negretti
di Piano di Bovegno. (Reg. Batt. Parrocchia S. Apollonio.
Pezzaze - 1840).
1.<< Da una
copia autentica del Contratto di Divisione, la cui fotocopia
è in mio possesso, tra Bonaventura NEGRETTI (mio trisnonno)
ed eredi in data 5 marzo 1877, risulta che Anna Maria, sorella
della mia bisnonna Giovanna NEGRETTI (che aveva due fratelli
e quattro sorelle), era vedova di un BREGOLI >>.
<< Nella speranza di aver risposto esaustivamente alle
sue richieste, per quanto mi è dato conoscere, le invio
i miei più cordiali saluti uniti a sinceri auguri di
Buon Natale e sereno Anno nuovo >>.
Gianfrancesco Piardi. Milano, 1 Dicembre
2009
Uno spaccato della vita di Andrea
Piardi (1889), pittore; la propone il figlio Gianfrancesco
(Bovegno, 1937).
<< Mio padre era allievo del maestro Chimeri e a 18
anni, mentre lavorava come decoratore, è caduto da
un torrione del castello di Brescia nelle vicinanze del ponte
levatoio, riportando una profonda ferita alla testa per curare
la quale è rimasto ricoverato per sei mesi all’ospedale
di Brescia. Si è sempre ritenuto miracolato data l’altezza
della caduta e la profondità della ferita, la cui cicatrice
gli è rimasta indelebile per tutta la vita. Per il
suo carattere schivo e riservato, ha declinato l’invito
rivoltogli da Trainini, di cui era compagno di scuola, a seguirlo
in Vaticano come collaboratore.
Durante la Prima guerra mondiale è stato assegnato
al 5° Reggimento degli Alpini con il grado di sergente.
Nel corso delle operazioni belliche è stato ferito
ben due volte, ma in maniera non grave, alla schiena e al
braccio. Quest’ultima ferita è stata provocata
da una pallottola che è stata deviata miracolosamente
dalla parte metallica della giberna o della cintura sul braccio
sinistro; anche qui si notava la cicatrice. Assegnato alla
Compagnia Comando di Verona, per la sua abilità disegnativa
è stato incaricato di disegnare le cartine topografiche
delle zone operative di guerra, in particolare dell’Altopiano
di Asiago. (Per strana combinazione, il padre di mia moglie
Paola Mosele è originario proprio di Asiago!).
Mi è stato raccontato che mio padre ha dipinto un ritratto
al generale Antonio Cantore. Per la sua attiva partecipazione
alla Grande Guerra è stato nominato Cavaliere di Vittorio
Veneto >>.
<< Un aggiornamento da apportare alla mia attuale famiglia
riguarda le mie figlie: Chiara, nata a Milano il 15 novembre
1982, è laureata in Ingegneria Gestionale presso il
Politecnico di Milano; Francesca, nata a Milano il 30 novembre
1984, è laureata in Matematica presso l’Università
degli Studi di Milano >>.
Gianfrancesco Piardi. Milano, 3
dicembre 2009.
Per la foto della casa PIARDI, oggi, vedi
volume 3° I PIARDI NEL TEMPO, “DIMORE”,
cliccando in http://www.piardi.org/vol3/volume3dimore.htm
- Casa PIARDI (gia Negretti - Brentana) in Bovegno.
Per la storia delle X GIORNATE di Brescia e del Comandante
BOIFAVA vedi:
- http://www.piardi.org/persone/p20.htm
(I Piardi e le X Giornate di Brescia)
- http://www.piardi.org/persone/p16a.htm
ANTONIO PIARDI (1 settembre 1801 - 1880).
- http://www.piardi.org/persone/p13.htm
(Giovanni Battista Piardi, patriota)
- http://www.piardi.org/persone/p28.htm
(Don Boifava, Comandante degli insorti)
Bovegno, 1931. Osteria Facchini – Bernardelli.
Ritratti: Piardi, Piotti e Bernardelli di Pezzaze e Lavone;
Brentana e Facchini di Bovegno.
In alto, i maschi con il cappello:
- da sinistra, Giovanni Battista "Pepa" Piardi
dei Cansonète (1888) sposato a Pasqua Piotti di Lavone
con accanto la sposa; Giulio Piardi (Pezzaze,1897-Brescia,1973)
"Cansonète" sposato a Santina Piardi dei
detti Chichera quivi con la sposa alla sua destra; ANDREA
Piardi (del 1889, pittore) sposato a Ines Brentana da Bovegno.
(Achille Giovanni Piardi, 29.10.2011, con la conferma di Gianfrancesco
Piardi).
Al centro le signore e signorine:
- da sinistra a destra: << Ines Giovanna Brentana (mia
mamma), sua mamma Maria Facchini (vedova nel 1909 di Francesco
Brentana, poi coniugata a Giuseppe Bernardelli di Pezzaze),
le figlie di secondo letto di Maria Facchini: Giuseppina e
Cesira Bernardelli >>. (28.10.2011. Gianfrancesco Piardi
figlio di Andrea).
In basso i bambini:
- da sinistra: << Clelia Piardi e Renato Piardi, mio
fratello (nato nel 1926 e deceduto nel 2002) e perciò
figlio di Andrea Piardi e Ines Brentana. >>. (28.10.2011.
Gianfrancesco Piardi figlio di Andrea). [Clelia Piardi (del
1928, poi pittrice) figlia di Giulio e Santina, suddetti].
“La foto è stata scattata a Bovegno Piano e
si tratta dell'osteria appartenente a Facchini Maria (mia
nonna) e al suo secondo marito Giuseppe Bernardelli, gestita
da loro stessi”. (Gianfrancesco Piardi. Milano, 31 ottobre
2011)
ALBERO GENEALOGICO della famiglia BRENTANA
ANDREA Piardi pittore ed il pittore
Giulio GREPPI – Brescia 1906 -1964
Il 23 gennaio 2013 giunge al Coordinatore
della “Ricerca” storica sui PIARDI la nota che
segue, a firma dell’Ingegner Mauro Coppi da Concesio
(Val Trompia).
<<
Ricerca sul pittore Greppi Giulio - Brescia 1906-1964. Buongiorno,
sto cercando di mettere assieme una breve monografia sul pittore
bresciano Greppi Giulio. Durante le mie ricerche in internet
ho trovato che un membro della grande famiglia Piardi, Andrea
Piardi, pittore (Pezzaze, 1889- Bovegno, 1970) ha lavorato
assieme al Greppi nel restauro di alcune pale d'altare. Tutte
queste informazioni non sono riportate su alcuna monografia
precedente relativa al Greppi. Esso è stato conosciuto
principalmente come caricaturista (famoso è il suo
affresco del Cenacolo degli artisti bresciani ora di proprietà
del Comune di Brescia), poi come pittore di affreschi in molte
case del bresciano e della Val Trompia in particolare ed infine
come pittore anche di cavalletto con alcuni quadri. Questa
sua esperienza di restauratore di pale d'altare era a tutti
ignota. Sarebbe di grande importanza per il lavoro che sto
portando avanti, ottenere più informazioni possibili
su cosa fece Greppi (sia da solo che in collaborazione con
Andrea Piardi) come pure il cercare di fotografare le opere
da lui e da loro effettuate. Sono disponibile a venire presso
di voi per raccogliere eventuali informazioni e/o notizie.
Ringrazio in anticipo per tutto quanto potrete fare e resto
a vostra disposizione per quant’altre informazioni vi
necessitassero. Allego alcune informazioni sul sottoscritto.
Coppi ing. Mauro, via Europa 216 - 25062 - Concesio (Brescia).
(…). Sono dirigente industriale in pensione con il desiderio
di far conoscere il pittore Greppi di cui conservo un affresco
murale in casa mia. Cordiali saluti. Mauro Coppi >>.
Alla richiesta dell’Ingegner Coppi,
prontamente, risponde Achille Giovanni Piardi con le seguenti
parole: << Egregio Sig. Ing. MAURO COPPI, Concesio in
Val Trompia
Io, noi Piardi la ringraziamo! Io non conosco l'arte pittorica,
nonostante tra di noi Piardi vi siano e vi siano stati diversi
pittori. Non ho mai trovato nulla di particolare e di scritto
sui rapporti artistici tra il nostro pittore Andrea Piardi
ed il pittore Giulio Greppi. Comunque, per detti rapporti
d'arte tra i due pittori veda di contattare (dopo la recente
morte, ad agosto 2012, della nostra pittrice CLELIA PIARDI)
la pittrice bresciana GABRIELLA PIARDI della quale può
trovare ampi riferimenti nella Rete www. Anche altri Piardi
operano nel campo della pittura.
Noi cercheremo d'informare il Sig. Gianfrancesco PIARDI, figlio
del pittore ANDREA; chi può mai sapere che conosca
e La possa aiutare? Grazie per averci interpellato e ci mantenga
informati sui risultati della Sua ricerca sul Greppi. Saluti.
Achille Piardi. Coordinatore della RICERCA sui PIARDI>>.
Alla suddetta risposta replica l’interlocutore
Ingegner Coppi, scrivendo: <<Gentilissimo signor Achille,
La ringrazio tantissimo per la pronta risposta e per le indicazioni
che mi ha inviato. Seguirò senz'altro il suo consiglio
di contattare la signora Gabriella Piardi e non dubiti che
la terrò informato dei risultati della mia ricerca,
così come non mancherò di citare tutti coloro
che mi hanno aiutato. Cordialmente, Mauro Coppi>>.
Achille risponde: <<Speriamo che Le possa rispondere,
tramite noi o direttamente a Lei, il Sig. Gianfrancesco
PIARDI. Saluti. Achille Piardi>>.
Immediatamente risponde Gianfrancesco Piardi,
figlio di Andrea pittore, scrivendo direttamente all’ingegner
Coppi la lettera che segue: <<23 gennaio 2013. Egregio
Ingegner Coppi, sono Gianfrancesco Piardi, figlio di Andrea
e cugino in secondo grado di Clelia Piardi. Sono lieto di
comunicare quanto di mia conoscenza circa il pittore Giulio
Greppi. Ero un ragazzino (non ricordo bene il periodo, ma
penso intorno agli anni '50) quando a Inzino, dove abbiamo
abitato per circa un ventennio dal 1939 al 1959, ho conosciuto
un amico di mio padre: il pittore Greppi, un signore alto
e corpulento con una barba folta. A mio padre don Bernardo
Almici, allora arciprete della comunità di Inzino (Val
Trompia), aveva commissionato il restauro della pala principale
della chiesa parrocchiale. Per questo lavoro mio padre chiamò
in aiuto l'amico Greppi. Rammento che insieme iniziarono il
lavoro ripulendo tutta la pala con patate pelate e crude e
che eseguirono il lavoro in una grande stanza allora situata alla
destra dell'ingresso della chiesa. Ricordo che per questa
collaborazione il signor Giulio rimase ospite in casa
nostra per diversi giorni durante i quali eseguì
a mio padre un piccolo ritratto a olio che non so a chi
ora appartenga. Tengo a precisare, a titolo informativo, che
mio padre agli inizi degli anni '40 dipinse sul soffitto della
sagrestia della chiesa di Inzino un affresco rappresentante
San Giorgio a cavallo mentre uccide il drago. A seguito di
una mia recente visita, ho potuto constatare che l'affresco
è ancora lì presente. Nella speranza di essere
stato esauriente, porgo i miei più cordiali saluti.
Gianfrancesco Piardi>>.
Il 24 gennaio 2013, l’ingegner COPPI
ringrazia PIARDI GIANFRANCESCO: <<Gentilissimo signor
Gianfrancesco, grazie mille per le informazioni che mi ha
passato; sono certamente utili anche se limitate. Le confermo
che il periodo dovrebbe essere attorno al 1949 perché
in quel periodo il Greppi fu presente anche in casa di mia
suocera eseguendo un affresco e penso anche in altre case
della Valtrompia. Greppi ha partecipato a varie mostre fino
al 1945 e poi lentamente è scomparso di scena. Era
un artista povero e per campare ha eseguito su commissione
vari lavori. Purtroppo è difficile recuperare notizie
e sapere dove siano finite le sue attività perché
principalmente i suoi committenti erano tutti privati. Ho
contattato l'Associazione Artisti Bresciani ma hanno poche
notizie perché lo ritengono più un caricaturista
che un pittore di cavalletto. Proverò a cercare ancora: ho
saputo che forse sulla Voce del Popolo dell'epoca qualche
recensione si potrebbe trovare ma il problema è che
non esiste una emeroteca di quel giornale. Vi terrò
informati sulle mie ricerche e per ora vi ringrazio tantissimo
della vostra collaborazione. Con viva cordialità, Mauro
Coppi.
Allego una fotografia del Greppi che forse potrebbe essere
utile per il vostro sito (www.piard.org)>>.
[A cura di Achille Giovanni Piardi. 6 febbraio 2013. Pagina
di Andrea Piardi, pittore]
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