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Questo sito nasce da un'idea di Achille Piardi, il quale dopo anni di ricerche e dopo aver redatto una prima versione della biografia sulla Famiglia Piardi è alla costante ricerca di nuove informazioni... se anche tu sei un Piardi... continua a navigare tra queste pagine!!!


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 INDICE:  VOLUME I >  VOLUME II  >  VOLUME III > VOLUME IV > VOLUME V > VOLUME VI  



Chiunque fosse interessato all'Opera (Volume I - II) può contattare il Comitato I PIARDI via S. Rocco 19 25060 Pezzaze - Stravignino - Tel. Carla Piardi 030.920388 - oppure via mail: info@piardi.org ed anche carla352@libero.it



  VOLUME III  

 I PIARDI NEL TEMPO - dimore, vita vissuta, costumi portati dai Piardi ed anche devozioni cui siamo stati capaci in più di cinque secoli di vita. 

 4. DEVOZIONI 

 4.10 MADONNA DELLA STELLA

santuario_stella
Santuario della Stella (foto Vivenzi)

Venerata nell'omonimo Santuario sul colle, zona panoramica sovrastante gli abitati di Gussago, Cellatica e S. Vigilio di Concesio in Valtrompia. L'apparizione della Vergine Maria al pastore Antonio de Antoni , che accudiva il gregge di Bonomo Bonomi fu Gasparino nella sottostante zona detta Selva, risale al 31 maggio 1536; la festa cade, da sempre, l'8 settembre: giorno della natività di Maria.
Il canto a Maria, sotto il titolo di Madonna della Stella, un insieme d'invocazioni fatte proprie anche dai Piardi di Gussago in Franciacorta (Brescia):

"D'esuli figli in val di pianto, ascolta, o madre, il mesto canto, chè dolce il canto sgorga dal cor se tu l'ascolti Madre d'amor.
In viaggio triste, in notte nera, è forza e luce umil preghiera perchè tu mamma non sei lontan, a chi ti chiama porgi la man.
Pentiti siamo. Un dì ribelli, Gesù ci prese in suoi fratelli; Madre tu fosti del tuo Signor, Madre ti fece dei peccator.
Italia nostra, Italia cara!, da mille venti eccelsi impara nelle tempeste dell'infuriar porto sicuro tuoi santi altar.
Gussago tua Vergine bella t'invoca sempre amica stella!
Stella nel buio dei suoi dolor, stella sul Colle, stella nel cor!"

madonna_della_stella
Madonna della Stella, del pittore G. Romani detto il Romamino - foto distribuita da Padre Piero Maria Bonometti degli Oblati di Maria Immacolata, alle famiglie di Gussago,
l'anno 1958 prima della partenza per il Laos.


15 settembre 2008. 
Il Rev. Don Gian Piero Piardi con suo fratello Giuseppe dimoranti in Val di SUSA (Torino) ed il cugino Achille di Gussago (Brescia), dimorante ai piedi del colle ove svetta il Santuario della Madonna della Stella, sono pellegrini alla Madonna della Stella. Da tanti anni Don Gian Piero, pur nato a Pezzaze di Val Trompia ma trasferito in Val Susa dall'età di due anni e mezzo, non era mai salito al colle della Stella, desiderava compiere questo pellegrinaggio ed oggi il desiderio si è potuto attuare, in occasione di un suo viaggio verso i luoghi delle radici: a Pezzaze, patria di suo padre Faustino Bortolo, ed a Marmentino, ove nacque sua madre Pierina Gallia. La guida religiosa, storico e culturale dei due pellegrini Segusini (della Val Susa) è Achille.
Per tratteggiare al meglio la figura del sacerdote della Chiesa Cattolica Don Gian Piero PIARDI, come siamo stati capaci, vedi:
- http://www.piardi.org/persone/p01.htm ed altri link ivi indicati
 
MADONNA DELLA STELLA.
Santuario sul colle posto all’inizio della Val Trompia (Brescia): altre note storiche e frutto della tradizione.
Narra la tradizione che la commissione incaricata di amministrare le offerte elargite dai devoti, giunta sul luogo dell’apparizione trovò, tracciata sul terreno, la pianta del futuro tempio “nel cui mezzo elevavasi un giglio … su cui spargeva i suoi raggi una stella ”. (Vedi immagine).
L’imponente edificio rinascimentale a pianta centrale, dalla massiccia torre campanaria che lo rende simile ad una fortezza, viene attribuito all’architetto bresciano Agostino da Castello. I volumi della maestosa chiesa acquistano particolare evidenza grazie alla geometrica essenzialità delle facciate, dove risaltano con forza i preziosi portali e i rosoni in pietra bianca di Botticino. All’interno cinque altari barocchi con ricchi marmi policromi racchiudono preziose icone lignee e tele dei secoli XVI e XVII, fra le quali la celebre Madonna col Bambino (col manto serico illuminato da una stella, come dai racconti dell’apparizione), opera di Gerolamo Romani detto Romanino, commissionata nel 1536. Il santuario della Madonna della Stella, del quale fu noto Rettore il sacerdote Faustino Negrini, è tuttora luogo di vivissima devozione.

La devozione alla Madonna della Stella.
Sorto come tanti nella prima metà del '500, quasi fortezza per arginare le eresie che scendevano dai nord, disseminate dal protestantesimo. Gli errori che riguardavano la Madonna, e specialmente la sua verginità, ferirono profondamente l'amore filiale delle buone popolazioni di allora, e possiamo affermare che, soprattutto per reazione a questi errori, le popolazioni di Gussago, Cellatica e S.Vigilio, unite dalla stessa comune fede ed amore alla Vergine, stabilirono di erigere questo Santuario nel posto che segna i confini dei tre paesi. Come si afferma e si narra ampiamente in un Fascicolo sul Santuario, edito per cura degli oblati benedettini, origine prossima di detto Santuario fu l'apparizione della Vergine il 31 maggio 1536 ad un povero pastore, tale Antonio de Antoni da Gardone Val Trompia, che sorvegliava il gregge di un possidente di S.Vigilio. Al pastore, che recitava il Santo Rosario colla corona in mano, sbigottito e tremante per l'apparizione, la Vergine ingiunse di annunciare alle comunità di Cellatica, Gussago e S.Vigilio essere volontà della Madonna che si erigesse in quel luogo un tempio in suo onore. << ... d'improvviso, rifulse davanti ai suoi occhi una luce più intensa dei raggi del sole, nel bel mezzo della quale gli apparve Maria con Gesù Bambino in braccio. Aveva semplici vesti, quasi da popolana, e disse con dolcezza al pastore di invitare gli abitanti dei paesi circostanti a dedicarle in quel luogo un tempio. Davanti alla titubanza dell'uomo, la Madonna lo incoraggiò, assicurandolo che ella stessa avrebbe confermato la Sua richiesta con prodigi e grazie. E il primo di questi prodigi fu il riacquisto della parola del povero Antonio >>.


Apparizione della Madonna della Stella

Solo 24 giorni dopo, ossia il 24 giugno 1536, le tre comunità di Cellatica, Gussago e S.Vigilio si riunirono per concordare quanto conveniva fare e redissero un verbale in cui si afferma: "Essendochè nell'anno presente e soprattutto per divina misericordia apparve, come affermasi, la Signora Regina del cielo Maria Vergine, avvocata dei peccatori, nelle pertinenze di questi tre comuni, cioè S.Vigilio, Cellatica e Gussago sopra certo monte dove vien detto alla selva, ecc...".
In quella seduta furono elette persone delle tre comunità per amministrare le generose offerte lasciate nel luogo delle apparizioni dai fedeli che accorrevano numerosi. In data 23 giugno 1536, il Vicario Generale di Brescia autorizzava le popolazioni di Cellatica e di S.Vigilio ad erigere il Santuario. Non crediamo che l'assenza di Gussago nel decreto Vicariale debba ascriversi alle mene campanilistiche o zelo intempestivo di Parroci intriganti, ma solo al fatto che stando alle notizie di Mons. Fè, il Prevosto di allora, Paterio da Bornato, risiedeva non già a Gussago ma a Roma, come ufficiale della Curia papale.
Invece il Prevosto suddetto poté farsi sentire di persona a Roma, ove il Sommo Pontefice Paolo III, con sua bolla del 10 ottobre 1536 (stesso anno), autorizzava l'erezione del Santuario, istituendo l'Jus patronato nei tre comuni, sollecitando la costruzione e l'appannaggio per un sacerdote che doveva tenerne la custodia. Il 25 marzo 1537, quattro rappresentanti dei tre comuni si adunarono nel municipio di Gussago vicino alla piazza di San Lorenzo, e deliberarono quanto concerneva l'erezione del Santuario. Acquistarono innanzitutto il fondo da un certo Bonomo Bonomi "quondam Gasparino". Comprarono pure la sorgente "Fontanelle" sotto Camaldoli e, mediante conduttura in cotto, ne portarono l'acqua fin alla "Stella" per la costruzione del tempio. Il 2 giugno dello stesso anno 1537 si pose la prima pietra, e in due anni di lavori il Santuario era già funzionante, così come è oggi, senza più arrivare alla completa finitura esterna. Non si hanno notizie documentarie dell'architetto della fabbrica.

La Chiesa della Madonna della Stella sul colle.
L'interno a tre navate, con i volti a botte, è quanto mai singolare per proporzione e unità nella pur severa disposizione di croce greca. All'interno è conservata la famosa tela del Romanino che raffigura la Madonna della Stella oltre ad altre opere cinquecentesche (la Natività di Maria e l'Apparizione al Sordomuto) e dipinti di Pietro Marone (la Porziuncola e San Francesco) e di Antonio Gandino (la lunetta dell'Assunta, le tele della Madonna con Bambino di San Giovanni e dei Patroni dei tre comuni). Molto preziosa la cappella di San Carlo Borromeo contenente i dipinti, del 1612, di Grazio Cossali (1563-1629): la tela centrale col Santo contornata da diciotto riquadri di episodi della vita del cardinale di Milano, insigne prelato che ebbe a compiere a Brescia, quanto in Val Trompia e nelle restanti valli bresciane, su incarico papale, la difficile visita pastorale del 1580. Il disegno dell’Annunciazione nel tondo della splendida vetrata sulla facciata (a destra dall’interno con l’altare alle spalle) fu eseguito dal Consadori e realizzato dal vetraio milanese Perisson nel 1960.
Esternamente, fuori dal sagrato del santuario, è stata collocata una statua in bronzo di Papa Paolo VI, opera di Luciano Minguzzi, in quanto particolarmente devoto della Madonna della Stella.
Papa Paolo III concesse l'edificazione del santuario, i cui lavori ebbero inizio nel 1537 e terminarono nel 1539. [Ci siamo parzialmente avvalsi dei testi pubblicati in www.mariadinazareth.it ]

La vista dal magnifico sagrato erboso chiuso da muretto e cipressi spazia a trecentosessanta gradi su pianura, valli, colline, paesi e vasti orizzonti. Possibilità di escursioni su vari sentieri verso Campiani, Cellatica, S. Vigilio, Camaldoli.
(Altre notizie in www.gussago.com - Il santuario della Madonna della Stella)


La Madonna della Stella e la Val Trompia.

1805. Nel Libro dei Morti (1685-1869) della Parrocchia di S. Apollonio in Pezzaze viene registrata la morte di Don Balduchelli. Infatti, <<Il 28 settembre 1805 è registrata la morte di don Simone ("Cimone") Balduchelli, di anni 84 e mesi due, mentre si trovava "alla Stella", ossia al Santuario della Madonna della Stella presso S. Vigilio (di Val Trompia), cui era cappellano-rettore dal 1769; il sacerdote, che il giorno precedente aveva regolarmente celebrato la Santa Messa, viene meno per soffocamento da catarro ed è sepolto, dopo le esequie, nella chiesa parrocchiale di Pezzaze "avanti l'Altare del Rosario">>.
[Vincenzo Rizzinelli (A cura di), con la collaborazione di Carlo Sabatti. Pezzaze nella storia e nell'arte (fine '700 - metà '900). Comune di Pezzaze. Brescia, anno 2008]

Domenica 18 Settembre 2011.
Santuario MADONNA DELLA STELLA. Incontro delle cinque Parrocchie franciacortine di GUSSAGO e CELLATICA con Celebrazione eucaristica in preparazione alla MISSIONE, dal 5 al 20 di Novembre 2011, nelle realtà delle cinque Comunità Parrocchiali. Oggi, giorno in cui la parola del Signore ci viene posta in forma di parabola, quella dei lavoratori presi a giornata nella Vigna (Vangelo di Matteo 20, 1-16), affollatissimo di fedeli è il Santuario posto sul bel Colle a guardia delle campagne e delle vigne di Franciacorta ed i Piardi sono in prima fila. Questa parabola ci fa comprendere qualcosa della sapienza di Dio. Chi è chiamato per primo, pieno di gioia per essere stato al servizio di Dio, deve gioire anche se altri sono chiamati, magari all'ultima ora e con la stessa paga! La S. Messa è celebrata dai sacerdoti delle citate comunità e da tre padri OMI (Oblati di Maria Immacolata), Marcellino, Natalino e Pino, di Passirano, altro centro posto in piena Franciacorta, la nota "zona agricola delle bollicine". Oggi i fedeli presenti al santuario hanno dimostrato di essere effervescenti tanto quanto lo è lo spumante di Franciacorta, qui prodotto.

Per Franciacorta vedi, di seguito, alcuni dei riferimenti rinvenibili nelle pagine del sito:
- FRANCIACORTA
- INCONTRI RODENGO
- VOLUME 3 DIMORE  :
- Padergnone (Franciacorta) la canonica è dono di ... Piardi, nel 1842
- Abbazia di S. Nicola in Rodengo (Franciacorta)
- RODENGO in Franciacorta (Brescia). Chiesa di S. Nicola all'Abbazia
- Schizzo di pianta dell'antica casa Piardi di Via Manica in Gussago, dove vi è il torchio…

- Andrea Piardi benefattore di Padergnone in Franciacorta
- VOLUME 3 MESTIERI :
- Vigneti e lavoro dell'uomo imbiancati dalla natura sulle colline di Franciacorta
- Vendemmiatori al desco (sui terrazzamenti con muri a secco delle colline di Franciacorta)
- Gussago (Brescia) in Franciacorta, anni Sessanta del sec. XX; torchiatura delle vinacce…
- VIGNETI di Franciacorta; vecchio sistema a pergolato (Coltura del) ed in terrazze collinari  
- VIGNETI di Franciacorta e i PIARDI vignaioli nel mondo
- VOLUME 3 MESTIERI VIGNETI
- VOLUME 3 DIMORE (VEDI TORCHIO DA CASA PIARDI)
Il torchio di casa Piardi a Gussago .. schizzo di casa PIARDI a GUSSAGO, con rappresentazione (vano n. 8)

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