Angelo Piardi (1905-1942)
Angelo Piardi (Gussago,
1905 – Zweibrucken 1942)
Gussago, 1928. Angelo Piardi (1905)
ANGELO PIARDI di Achille
Domenico e Ghedi Angela Camilla, nato a Gussago il 3 Aprile
1905, coniugato con Elena Teresa Venturelli (nata a Gussago
il 15 agosto 1907 figlia di Umberto) il 3 febbraio 1929; deceduto
a Zweibrucken (Germania) il 2-2-1942, ove si era recato in
cerca di lavoro. FIGLI: 1929 – RINA (Caterina Martina),
deceduta il 16-4-1947; 1929 – ANGELA LETIZIA, gemella
di Rina, decede neonata; 1932 – ANGELA; 1936 –
ERNESTO; 1938 – PALMIRA, Luciana (Deceduta a Dicembre
2000), attivamente presente al Primo Raduno Universale Giubilare
2000 di Pezzaze del nostro Casato; 1942 – ANGELO junior.
Nel grande cimitero urbano di Francoforte sul Meno, situato
nel quartiere di Vesthausen, sono state raccolte le spoglie
di 4787(quattromila787) nostri connazionali, individuati per
merito di una attenta e minuziosa opera di ricerca ed esumazione
in oltre 60 località di primitiva sepoltura, situate
nelle regioni tedesche.
Tutte le Spoglie traslate nel Cimitero Militare Italiano d’onore
di Francoforte appartengono a prigionieri di guerra, internati,
lavoratori civili e deportati deceduti nel periodo 1943-1945
ed anche prima, nel 1942, come accaduto al nostro
lavoratore Angelo Piardi.
Parma, 1925. Angelo Piardi (1905)
Angelo Piardi è inumato al Riquadro B, fila 9, tomba
12 del Cimitero Militare Italiano d'Onore di Francoforte sul
Meno (Germania).
Francoforte sul Meno (Germania). Cimitero Militare d'Onore,
schema per localizzazione delle salme
Francoforte sul Meno (Germania). Cimitero Militare d'Onore,
veduta panoramica parziale
Cimitero Militare Italiano d'Onore di Francoforte sul Meno
ove risulta inumato Angelo Piardi (Gussago, 1905) figlio di
Achille Domenico (1880) e Angela Camilla Ghedi (1880) da Civine
di Gussago (Brescia).
Francoforte sul Meno (Germania). Cimitero Militare d'Onore,
veduta panoramica parziale ravvicinata
Foto colori del Cimitero Militare Italiano d’Onore
di Francoforte e testo sull'azione di "Ricerca"
da parte di Roberto Zamboni vedi in "Dimenticati
di Stato", in www.robertozamboni.com
.
Vedi anche https://dimenticatidistato.com/elenchi/
VENTURELLI TERESA ELENA: figlia di Umberto
e di Caterina Inselvini (Enürì), nata a Gussago
il 15 agosto 1907, moglie di Angelo Piardi figlio di Achille
Domenico, nato a Gussago nel 1905 e morto in Germania, Zweibrucken
il 2 febbraio 1942. Teresa Elena decede a Gussago il 4 maggio
1983 madre di famiglia, nota a Navezze per aver cresciuto
numerosi figli, pur nello stato di vedovanza e perdurando
la guerra, dedicandosi anche a lavori, i più umili,
presso la Casa di riposo – Ospedale Richiedei di Gussago.
Umberto Venturelli, padre di Teresa Elena (per tutti Terisì),
grande ideatore e propugnatore di una cooperativa sociale,
in quel di Navezze di Gussago, per la gestione da parte del
popolo, con finanziamenti diretti (leggasi investimento di
capitali frutto di risparmi familiari, qualcuno aveva depositato
anche più di cinquemila lire dell’epoca –
valore commerciale di un caseggiato autonomo con cortile ed
aia propri) di alcune attività commerciali, tra le
altre, la privativa (Beni dei Monopoli statali) di Navezze.
L'iniziativa non ebbe grande successo (aldilà dei risultati
iniziali) anzi crollò, forse (quasi sicuramente) per
volontà governativa centrale tesa a finanziare e far
crescere altri nuovi istituti di credito d’ispirazione
fascista, ed il Venturelli si trasferì con la famiglia
a Rezzato, a lavorare presso la nota Villa Fenaroli, con alcuni
dei suoi figli, mentre Teresa Elena sposata ad Angelo Piardi
rimase a Gussago.
In quegli anni ed anche dopo, obbligatoriamente, “falliranno”
per volontà politica anche altre banche, in Val Trompia,
a Brescia ed in Lombardia, come sull’intero territorio
nazionale, soprattutto quelle sorte per iniziativa popolare
e dall’intraprendenza di lungimiranti Parroci come,
ad esempio, nel 1933, in Val Trompia la Banca di S. Filastrio
di Tavernole, fondata nel 1896, sulla quale gravitavano tutti
i Comuni dell’Alta Valle con nel forziere i risparmi
delle famiglie, pure quelle dei Piardi di Pezzaze; una per
tutte quella il cui capo famiglia è il notissimo Giovan
Maria Piardi detto il Grillo – padre di Diaregina –
poi gestori, per decenni, del Rifugio PIARDI al Colle di San
Zeno, sopra Pezzaze, tra Val Trompia e Val Camonica.
{[Subito dopo una parte delle stesse famiglie di Navezze è
stata colpita anche dal definitivo fallimento della Banca
Perlasca di Brescia]. Leggasi: <<concordato liquidatorio
presentato il 26.2.1932 ma, il Banco Perlasco (Anonimo) già
nel 1928 era stato assorbito dall’Unione Bancaria Nazionale>>.
L’Unione Bancaria Nazionale poi, e presto, fallisce
a sua volta. [Tavernole sul Mella - Pezzaze. Con la chiusura
forzata della Banca di S. Filastrio, diffusa in Valle Trompia,
anche diversi Piardi rimangono colpiti nei loro risparmi.
La situazione è tale da condizionare il futuro delle
famiglie. Diversi i Piardi “avvallanti” o prestatori
di “pieggio” chiamati, in fretta e furia, a saldare
la banca per conto dei debitori beneficiari della “pieggeria”]}.
Tornando a Gussago. La gente di Navezze, finanziatrice, infatti,
non vide certamente più di buon occhio la figura e
la presenza in Navezze del garante Venturelli; se la colpa
non fu tutta sua, le famiglie non potevano che rivalersi su
di lui avendo perso tutto, ogni sostanza ed ogni risparmio
liquido. Del peso del crollo della Cooperativa navezzese e
del fatto che molte famiglie si ritrovarono improvvisamente
sul lastrico se ne è sentito il peso e visti gli strascichi
per molti decenni, anzi qualcuno dei figli di quelle famiglie
all’epoca azzerate economicamente, sebbene oggi (2012)
ottantatreenne, ne ricorda ancora (mentre scriviamo) il triste
calvario e l’obbligato loro ricorso al credito presso
famiglie della Contrada salvatesi dal suddetto disastro finanziario
ed economico. Ricorso alle restanti famiglie che umiliò
ancor di più ciascun componente defraudato, tanto era
manifesta l’indigenza…; ma, per qualcuna delle
famiglie sul lastrico soccorse, come si usava dire e credere
all’epoca, la Divina Provvidenza: “la carità
senza interessi di qualche navezzese montanaro, quasi forestiero,
(A. A.), appena sceso da quel di Barche di Brione” (Brione,
dal 1927 Brione di Ome). [Testimonianza di: Lu. De P. Anno
1998, 2 dicembre. Testimonianza di: Ter. Do. Mu. 13 dicembre
1997. Testimonianza del 13 dicembre 1997 di A. Pi. d’anni
82, alla presenza di E. Pi. d’anni 72 e di Ang. Bett.
Pi.].
All'iniziativa della cooperativa popolare fu attribuito, in
gergo, il nome di "Banchina de San Visèn"
(Piccola Banca di San Vincenzo) dal nome del Santo Patrono
della Contrada di Navezze di Gussago, Vincenzo Ferreri; santo
cui i navezzesi sono devoti sin dalla metà del Quattrocento.
(***)
Del disastro "Banchina de San Visèn" se ne
parlò a Navezze a lungo, a tal punto che colui che
scrive queste poche notizie, nato l’anno 1948, sin da
ragazzo ne imparò la definizione suddetta. Molti solevano
ritrarsi o addirittura “fuggire” al solo udirne
il nome, altri parlare o affermare di non esservi stati coinvolti
come famiglia, quali finanziatori, solo perché …poveri
in canna da sempre: << Nano, che ghè mia stat
perìcol, ghè n’ era miga dè palanche,
forse èl tò nono; lur, i tò, i ga n’era
amo dè solcc…>>. Affermazioni o rincrescimenti
che si sono ripetuti anche alla fine degli anni ’90
del secolo XX , quando, chi scrive, cercò tra gli anziani
della Contrada notizie precise al riguardo. [Vedi le testimonianze
sopra riportate, raccolte da Achille Giovanni Piardi]
Ma torniamo ad Angelo Piardi, personaggio della nostra pagina.
Alla fine del 1941, faceva già freddo, Angelo Piardi
di Achille Domenico emigra in Germania, cercando lavoro e,
purtroppo, dopo poco tempo, nel febbraio 1942, trova la morte
a Zweibrucken a soli 36 anni, padre di quattro figli (in origine
cinque) e di un sesto, Angelo, che arriverà poco dopo
la sua morte.
Venturelli Teresa, Elena Maria Teresa il nome all’anagrafe,
alla morte prematura dello sposo sopraggiunta nel 1942 in
Germania, così lo ricorda nell’immagine a lutto:
“Sposo esemplare e padre affettuoso, consacrò
tutta la sua energia e tempo alle cure della famiglia. Per
il maggior bene dei figli nonostante l’amarezza del
distacco si recò a lavorare lontano ove lo colse un
male improvviso che ne stroncò la preziosa esistenza”
– “Che il Signore lo rimeriti col premio eterno
ed esso invochi dal cielo sui cinque orfanelli e la sposa
dolente gli aiuti divini. Ai tuoi cari tutti, che piangono
la tua dipartita”.
Breve racconto-ricordo di come e quando Angelo PIARDI lasciò
casa e la contrada di Navezze per la Germania; narrante Enrico
Natale PIARDI “Runcù”: << “Mi
ricordo bene, come fosse oggi, di Angelo Piardi del 1905,
“Angilì”, il primo dei fratelli (figli
di tuo nonno Achille, rivolgendosi al curatore della ricerca).
L’era re a fa ‘n fos, a vangare, ‘n font
al pergulù, le arènt a la ca sö ai Runcù,
è sente chè ‘l ga dis al me bubà
Bigì <no ‘n Germania, mè riàt
na carta dè na a laurà>, e ‘l me bubà:
‘n Germania? L’è partìt ma l’è
a mort sübet, là. Sò fiöl Angelo l’è
nasìt dopo” >>. [Testim. Enrico Natale
Piardi (1925) figlio di Luigi “Bigì di Runcù”
- Navezze di Gussago, 6 gennaio 2000]. (°°°)
1999. Con certificato rilasciato dal Municipio di Zweibrücken,
<<…Sterbeurkunde del Der Standesbeamte in Zweibrücken
datato 22 dezember 1999 viene confermata la data di morte
ist am 02. Februar 1942 um 08 uhr 00 minuten in Zweibrücken.
(..). Der verstorbene verheiratet mit Ellena Piardi geb. Venturelli
>>.
Solamente da meno di due anni si è potuto conoscere
l’esatto luogo della definitiva sepoltura di Angelo
Piardi, avvenuta con trasferimento, da Zweibrücken a
Francoforte e alla fine degli anni Cinquanta, non comunicato
alla famiglia. Il quotidiano bresciano Bresciaoggi per i defunti
o caduti di Gussago segnala pure la sepoltura del gussaghese
Reccagni Carlo nato l’anno 1892 e morto nel 1945, ora
inumato nel Cimitero Militare Italiano d’Onore di Amburgo.
(Giornale Bresciaoggi – Brescia, 4 luglio 2010, pagina
18. “Caduti in prigionia, ecco le sepolture”,
a cura di William Geroldi, sulla base della “Ricerca”
effettuata da Roberto Zamboni, imprenditore veronese).
E’ Contina Crescini (quelli detti de la Baita, cascina
posta sui ronchi di Navezze di Gussago) che nel 1947 assiste
Rina Piardi, figlia del nostro Angelo, nella malattia e nell’agonia;
infatti, Contina, da qualche anno tornata da Torino nella
sua casa di Gussago, racconta: “Noi, i miei, erano di
Navezze, su alla Baita, perciò conoscevo Rina, eravamo
pure coetanee, mi sembrò giusto prestarmi un poco per
l’amica Rina. Ha sofferto molto”.
(Testimonianza raccolta dalla viva voce di “Contina”
a cura di Achille Giovanni Piardi l’anno 2005, quando
si trovò ad essere, tra il 2001 e gli inizi di febbraio
del 2006, Aiuto ed Allievo di Giuseppina Negrini - segretaria
della Parrocchia S.Maria Assunta in Gussago - nella veste
di designato alla sua sostituzione, poi non avvenuta).
(***). Per San Vincenzo Ferreri anche quale devozione secolare
dei Piardi vedi:
http://www.piardi.org/opera/vol3/volume3devozioni49.htm
(°°°). Per Enrico Natale e i Piardi di Gussago
detti Runcù, vedi:
http://www.piardi.org/persone/p43.htm
http://www.piardi.org/persone/p40.htm
Per altre, più ampie, notizie sulla località
di Gussago, terra dei Piardi dal primo Ottocento, vedi:
http://www.piardi.org/luoghi/gussago.htm
http://www.piardi.org/opera/vol3/volume3devozioni416.htm
Per i fratelli del nostro Angelo Piardi e di suo padre Achille
Domenico, vedi:
http://www.piardi.org/persone/p59.htm
- il fratello Andrea del 1921
http://www.piardi.org/persone/p07.htm
- Il padre Achille Domenico del 1880
http://www.piardi.org/persone/p10.htm
- la, notissima, sorella Marianna e le altre sorelle
http://www.piardi.org/persone/p12.htm
- la sorella Angela Giulia
Personaggi (altri)i correlati:
Francesco Piardi (1911-1969)
Famiglia di Achille Domenico Piardi
Figli di Achille Domenico Piardi con la
mamma Angela Camilla Ghedi
I Gemelli Giuseppe e Pietro Piardi
((A cura di Achille Giovanni Piardi per le pagine
del sito I PIARDI www.piardi.org - 2 Febbraio 2012 - 70°
della morte di Angelo (1905 - 2.2.1942). Ci siamo avvalsi,
in parte, dei testi pubblicati l’anno 1998 e 2000 in
I PIARDI, volume 1° e 2°))
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