I Piardi

 

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Questo sito nasce da un'idea di Achille Piardi, il quale dopo anni di ricerche e dopo aver redatto una prima versione della biografia sulla Famiglia Piardi è alla costante ricerca di nuove informazioni... se anche tu sei un Piardi... continua a navigare tra queste pagine!!!


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I Piardi 'Catanì' detti Runcù

INDICE DEI PERSONAGGI


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I Piardi "Catanì", detti Runcù, innanzi la Cascina Ronconi.

Il soprannome deriva loro dal condurre, sin dal 1927, l'omonimo podere agricolo, verso "Val Mort" a Navezze di Gussago (Brescia), di proprietà di Luigi Bonometti "Bigì Lisna". Ai Runcù vi giungono dalla Piazza di Gussago ove hanno lavorato agli ordini del padre e nonno Enrico (1853), in comunione con le famiglie: Pietro Bonfadelli "Burtulèto" (parenti) e i Colosini detti "Caracc/Carat", un altro grande podere detto Breda Odorici. Nella foto vediamo (da sin.): Giovanni (1918), Achille, col cappello Alpino (1914), Rosa Colosio (la mamma, del 1889), Luigi "Bigì" Piardi (papà, del 1890 figlio di Enrico del 1853 di Andrea del 1799 fu Andrea del 1767 da Pezzaze) e Giacinto (1919), non appare Enrico Natale (1925). Nel 1952 la famiglia patriarcale si divide ed i figli, che hanno formato famiglia, vanno per la propria strada: si fermano Achille ed Enrico (scapolo). Enrico (1853) è zio e padre adottivo di Anna Aurelia Piardi essendo nata dal precedente matrimonio della sposa Maddalena Trebeschi col di lui fratello Achille Piardi (1846), morto in giovane età.

Vedi anche Achille Piardi (1915), qui in "Personaggi" e Aurelia Anna Piardi andata in sposa a Salvatore Minutola da Catania.


I Runcù di Gussago, antichi Catanì di Pezzaze, figli di Luigi Piardi (1890)
Luigi "Bigì di Runcù", figlio di Enrico (1853) di Andrea (1799-1854) del fu Andrea, è stato combattente della Prima guerra mondiale; è prigioniero di guerra degli Austriaci quando gli nasce suo figlio Giovanni. Ha gia figli maschi alla data del primo conflitto mondiale, il quarto (Enrico Natale) gli nascerà nel 1925. I suo figli: Achille Andrea (1915), Giovanni Guerrino (1918), Giacinto Giuseppe (1919) e Enrico Natale (1925), oltre a due ragazze.

Achille Andrea (1915)
Narratore, discreto, preciso, appassionato e pacato “delle storie” della storia dei Piardi gussaghesi, a partire da quando scesero da Pezzaze alla franciacortina Gussago, attingendo alle parole dei suoi genitori e parenti. Vedi, infatti:
alle pagine dei volumi 1 e 2 “I PIARDI”, pubblicati l’anno 1998, il primo, e nel 2000 il secondo in due tomi.
alle pagine di questo sito, ad esempio:
http://www.piardi.org/persone/p40.htm - Achille Piardi (1915) con rinvio a pagina propria
http://www.piardi.org/opera/vol3/volume3mestieri.htm - Cantina gussaghese. Una delle ...
http://www.piardi.org/foglionotizie.htm - n.28. Dicembre 2008. Santo Natale 2008
http://www.piardi.org/foglionotizie.htm - n.25. Dicembre 2007. Santo Natale 2007
http://www.piardi.org/persone/p14.htm - Cesare Piardi (1844)
http://www.piardi.org/opera/vol3/volume3devozioni421.htm - I medoler, lavoro nei Medoli
http://www.piardi.org/opera/vol3/volume3dimore.htm - Gussago (Bs), 1929/1930
http://www.piardi.org/persone/p16a.htm - ENRICO PIARDI: Gussago, 10 febbraio 1853

La sposa di Achille Andrea, Angela “Milì” Bettenzana dei detti “Maté” di Ronco di Gussago, decede l’anno 2008; vedi, appunto Angela “Milì” Bettenzana ved. di Achille Piardi, Foglio Notizie n.28. Dicembre 2008, in http://www.piardi.org/foglionotizie.htm

Achille Andrea è della stessa classe di leva di suo cugino Antonino Minutola, figlio di Anna Aurelia “Annetta” Piardi da Navezze di Gussago (figlia del fu Achille e Maddalena Trebeschi) andata in sposa a Salvatore, caduto sul fronte della prima guerra mondiale. Antonino nato in Catania, poi Maresciallo di Pubblica Sicurezza, va in servizio alla Questura di Brescia sin dagli anni Trenta ...per vedere e conoscere i luoghi ove era nata sua madre, Anna Aurelia “Annetta”, già deceduta in Catania.
Vedi: http://www.piardi.org/persone/p06.htm - Aurelia Anna Annetta Piardi sposata Minutola.

Giovanni Guerrino (1918)
GIOVANNI PIARDI: dei Runcù, Gussago, classe 1918, decede a Gussago il 4 marzo 1997, figlio di Luigi, lavoratore della terra con il padre e poi con i fratelli alla Cascina Ronconi sino al 1952. Da giovane svolge il servizio militare in aviazione ed a Rieti incontra il fratello Giacinto anch'egli militare; combattente della seconda guerra mondiale. Giovanni incontra Teresa Perotta e la sposa portandola in casa ai Ronconi. Ha sei figli. Quattro nati ai Ronconi, una alla Tesa e la sesta al Mincio. Quando la famiglia patriarcale di Bigì dei Runcù, suo padre, si divide nel 1952, Giovanni lascia la casa e si reca alla cascina della Tesa di Sopra di Navezze sulla sommità della collina incominciando una nuova vita con i suoi primi quattro figli e vi rimane fino al 1960. Alla Tesa vede la luce anche la quinta figlia ma poi tutta la famiglia scende prendendo dimora al Mincio e Giovanni inizia a lavorare al Medol, cava e stabilimento per la produzione di calce da costruzione della ditta Buffoli, continuando, però, a lavorare la campagna al Faido ed a "Castignüda" sotto il monte Mirabella (Mirabello), “Mirabèla”. Più tardi, negli anni settanta, si trasferisce nella nuova casa a Sale, complesso Monticello. Giovanni, la cui moglie da ragazza lavora presso la famiglia De Lorenzi di Navezze crescendo loro figlio Antonio, in particolare quella di Vincenzo detta dei Masöcher, alla fine della guerra difende Vincenzo da insidiosi quanto facinorosi attivisti durante l'immediata confusione post–liberazione i quali intendevano sottrarlo alla famiglia con evidenti intenzioni di giustizia sommaria, facendo loro capire l'inutilità delle loro intenzioni vendicative e che avrebbero rovinato ancora un'altra famiglia.
Perotta: famiglia cui appartiene Teresa, sposa di Giovanni; Giuseppe Perotta (padre) e Pierina Franzoni sono genitori di Teresa. Questi Perotta, dimoranti inizialmente in zona detta Mincio, sono noti a Navezze col soprannome di “Sìndec”, mentre i Franzoni di Pierina sono detti Tei, dal nome della cascina o casa colonica che abitavano, posta a nord della Contrada Navezze e poco prima dello stabilimento Buffoli di produzione della calce, popolarmente detto “Al Medol” dal nome medolo = cava di ghiaia e pietra, ove lavorarono tanti Piardi, compresi i detti Runcù.
1918 – Piardi Giovanni Guerrino. << L’anno mille novecento diciotto, addì ventiquattro di giugno a ore antimeridiane nove e minuti trenta, nella Casa comunale. Avanti di me Foresti Giorgio Assessore anziano, in assenza del Sindaco, Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Gussago, è comparsa Morandi Maria di anni cinquantatre levatrice, domiciliata in Gussago, la quale mi ha dichiarato che a ore antimeridiane sette e minuti nessuno del dì ventidue del corrente mese, nella casa posta in via Piazza al numero sessantatre, da Colosio Rosa, casalinga, moglie di Piardi Luigi, contadino, entrambi domiciliati in Gussago è nato un bambino di sesso maschile che essa mi presenta, ed a cui dà i nomi di Giovanni Guerrino. A quanto sopra, ed a questo atto sono stati presenti quali testimoni Bianchi Rosa di anni ventiquattro casalinga, e Uberti Giovanni di anni settanta, oste, entrambi residenti in questo Comune. La dichiarante mi ha denunciato il bambino suddetto per avere nell’indicata sua qualità assistito al parto della Colosio ed in luogo del marito di quella, assente dal Comune poiché militare prigioniero di guerra. Letto, confermato e meco sottoscritto >>. (Seguono le firme autografe degli intervenuti).
Annotazioni a margine del suddetto atto di nascita:
Piardi Giovanni Guerrino ha contratto matrimonio con Perotta Teresa addì 15/1/1947 nel Comune di Gussago. (…). Gussago lì, 12 maggio 1947.
L’ufficiale dello Stato Civile Nicola Piovanelli.
Piardi Giovanni è morto a Gussago il 4/3/1997. (…). Gussago 16 luglio 1997.
L’ufficiale dello Stato Civile Nicola Piovanelli.

Giacinto (1919)
1919 – Piardi Giacinto Giuseppe. << L’anno mille novecento diciannove, addì quindici, di dicembre a ore quindici e minuti nessuno, nella Casa comunale. Avanti di me Gozio Luigi Assessore supplente, in mancanza del Sindaco ed in assenza degli assessori effettivi, Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Gussago, è comparso Piardi Luigi di anni ventinove, agricolo, domiciliato in Gussago, il quale mi ha dichiarato che a ore sedici e minuti nessuno del dì tredici del corrente mese, nella casa posta in Frazione Piazza al numero sessantatre, da Colosio Rosa, casalinga, sua moglie, secolui convivente è nato un bambino di sesso maschile che egli mi presenta ed a cui dà i nomi di Giacinto Giuseppe. A quanto sopra, ed a questo atto, sono stati presenti quali testimoni Cirelli Pietro di anni cinquanta oste, e Codenotti Battista di anni quarantatre, contadino, entrambi residenti in questo Comune. Letto, confermato e meco sottoscritto >>.
(Seguono le firme autografe degli intervenuti).
Annotazioni a margine del suddetto atto di nascita: << Piardi Giacinto Giuseppe ha contratto matrimonio con Andrini Elvira addì 19/12/1945 nel Comune di Gussago (…). Gussago lì, 23/3/1946 >>.
L’ufficiale dello Stato Civile, firmato illeggibile.
GIACINTO Giuseppe PIARDI: dei Runcù, Gussago (Brescia), Classe 1919, figlio di Luigi, porta il nome del fratello di nonno Enrico (1853); sì, quel Giacinto nato a Pezzaze e che formò famiglia sposando Catterina Nauti da Lavenone (Val Sabbia). Famiglia che poi, senza di lui poichè venuto a premorienza in quel di Gussago, andrà a risiedere in Milano centro città. Infatti, di Giacinto del 1848, fratello del nonno del nostro Giacinto del 1919 ricordiamo: << GIACINTO PIARDI: Pezzaze, 1848. Garibaldino figlio di Andrea detto Catanì di Pezzaze, dimorante in Gussago e fratello di altri quattro garibaldini: Giovanni, Achille, Cesare, Ernesto. Giacinto sposa a 37 anni Catterina Nauti da Lavenone quando ella ha 25 anni compiuti. Svolge la professione di impiegato, rarissima a quei tempi, così recitano i documenti ufficiali. La sua famiglia, composta da Catterina con i figli Adele, Achille ed Elvira si trasferisce a Milano, ove tutti vi decedono. Di questa famiglia si ricorderà nelle sue narrazioni Enrico Natale (1925), fratello del nostro Giacinto,
del quale leggeremo poche righe più avanti.
Il nostro Giacinto (1919), figlio di Luigi del fu Enrico, è lavoratore della terra con la famiglia prima alla Breda Odorici, poi alla cascina Ronconi sino al 1952, quando la famiglia patriarcale di Bigì si divide e ciascuno dei figli intraprende la propria strada con la rispettiva famiglia. Dopo la vita ai Ronconi, porta la famiglia a vivere nel cortile della casa Rossini (Bei) a Navezze di Gussago, già parte nord della ex casa patriarcale Piardi. Successivamente si trasferisce presso gli Zanotti (Ros) di via Carrebbio.
Dal 1964 con la moglie e i tre figli trasloca e va a vivere nei locali posti a sud dell’ora frazionato cortile ove sono nati, vissuti e deceduti molti degli antichi Piardi, casa ormai di proprietà della famiglia Gozio, già di Nusèn (Innocenzo) Zanotti - figura assai stravagante, che tiene in gran simpatia il lungo stuolo dei figli dei Piardi, composto da non meno di sessanta bambini, nati nel corso dei primi cinquant’anni del secolo XX nel suo cortile e che si divertono giocando su detta aia, sita al vecchio numero 46 di via Navezze, ora via S. Vincenzo 39. GOZIO: Giuseppe di questa famiglia, erede di Nusèn, è nipote della moglie di Innocenzo Zanotti; coniugi senza prole.
Giacinto, più tardi si porta con la famiglia in zona Casaglio, Via Kennedy, nella nuova casa del Villaggio intitolato al martire, in Campo di concentramento, Andrea Trebeschi.
Per Giacinto vedi, anche: http://www.piardi.org/foglionotizie - n.25. Dicembre 2007. S. Natale 2007

Enrico Natale (1925)
1925 - Piardi Enrico Natale. << L’anno mille novecento venticinque, addì ventisette, di dicembre a ore nove e minuti dieci, nella Casa comunale. Avanti di me Cav. Giuseppe Andreoli Assessore anziano, in assenza del Sindaco, Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Gussago, è comparso Piardi Luigi, di anni trentacinque agricolo, domiciliato in Gussago, il quale mi ha dichiarato che alle ore due e minuti nessuno del dì venticinque del corrente mese, nella casa posta in Frazione Piazza al numero sessanta, da Colosio Rosa, casalinga, sua moglie, secolui convivente è nato un bambino di sesso maschile che egli mi presenta ed a cui dà i nomi di Enrico Natale. A quanto sopra ed a questo atto, sono stati presenti quali testimoni Venturelli Nicola di anni trentasei, contadino, e Peroni Angelo di anni trentadue, contadino, entrambi residenti in questo Comune. Letto, confermato e meco sottoscritto >>. (Seguono le firme autografe degli intervenuti).
L’’anno 1998, in casa di ENRICO dei Runcù, Gussago, classe 1925, figlio di Luigi del fu Enrico del fu Andrea (1799-1854) da Pezzaze. Scapolo, lavoratore della terra ancora oggi alla Cascina Ronconi. Vive, però, dal 1967, con il fratello Achille a Navezze di Gussago nella casa di fronte alla trattoria del Magher. E' tenuto a battesimo da Elisa (Lisa) Piardi sposata Trivella, oste in Brescia città – Via C. Cattaneo, imparentata con i Tosini ed i Cherubini di Gussago che solitamente frequentava, almeno sino alla fine degli anni Quaranta del secolo XX.
Enrico appartiene alla sfortunata classe di leva 1925, va sotto le armi a 18 anni, nel 1944, a Novara, durante il confuso momento della auto proclamatasi RSI di Salò. Per riposo post vaccinazione, torna a casa, ma immediatamente è convocato e ricoverato coattivamente all'ospedale militare di Brescia da dove è dimesso quasi subito ed inviato a Cassino. Con altri, sulla strada per la città laziale, nei pressi di Reggio Emilia pensa di cambiare itinerario facendo ritorno a casa. Da qui è costretto dagli eventi a tornare al servizio militare recandosi a Malles Venosta come lavorante a costruire, in forma punitiva, "... un campo". Scappa e torna a Gussago; sulla strada incontra due gussaghesi, "benpensanti con camicia in tinta", che lo vorrebbero passare per le armi. Per l'intervento di un navezzese che conosce il ragazzo e la sua famiglia, i due sono fermati impedendo loro l'esecuzione. Enrico da casa è però costretto ad andarsene arruolandosi nell’organizzazione ausiliaria paramilitare italo-tedesca Todt. Oggi, all'età di 72 anni, ammira la cascina Ronconi con il suo nuovo vigneto e dai Runcù si gode il bel panorama sulla valle di Navezze.  Enrico, assieme al fratello Achille, è la mente viva e precisa per quanto concerne le notizie inerenti le vicende storiche dei Piardi a Navezze di Gussago, qui raccolte. (Intervista del febbraio 1998; rivisitata nel testo da Achille Giovanni Piardi, l’anno 2010 il 2 Novembre).
[Vedi, più compiutamente, le pagine dei volumi 1 e 2 “I PIARDI”, pubblicati l’anno 1998, il primo, e nel 2000 il secondo in due tomi].
Enrico Natale raggiunge i fratelli il mese di novembre 2008; vedi, appunto Enrico Piardi, di anni 82. Gussago, 15 novembre 2008. Foglio Notizie n.28. Dicembre 2008, in http://www.piardi.org/foglionotizie

LUIGI Bigì PIARDI: Bigì dei Runcù. Gussago 1890 - Navezze, Cascina Ronconi, 1951. Figlio di Enrico (1853-1921), di Andrea (1799 -1854) del fu Andrea (1767) “Catanì” da Pezzaze, e di Maddalena Trebeschi (Vedova di Achille Piardi fratello di Enrico). Padre dei nostri appena menzionati: Achille, Giacinto, Giovanni, Enrico e sposo di Rosa Colosio nata nel 1889.
E' fratello di Giovanni morto in guerra nel 1916 (sposo di Emilia Bonfadelli) e di Elisa (morta nel 1930, sposa di Pietro Bonfadelli “Burtulèto”).
E’ fratello materno di Anna Aurelia “Annetta” Piardi, nata da Achille e Maddalena, poi sposata a Salvatore Minutola da Catania e morta nella città Etnea. Antonino Minutola, figlio di Anna Aurelia e di Salvatore, chiamò Luigi Piardi con l’affettuoso e sincero modo di “Zio Bigì”, così sino al febbraio 2001 (anche durante le lunghe conversazioni con Achille Giovanni Piardi, Curatore della ricerca sui Piardi); ricordava, appunto: << ... fu sempre “Zio Bigì” a venirci a prendere, col carretto agricolo, alla stazione ferroviaria di Brescia, ogni qual volta arrivammo da Catania; chi lo può dimenticare?, anche se fu negli anni Venti! E poi ero con mia mamma! >>. (Dalle conversazioni di Antonino Minutola con Achille Giovanni Piardi, 1998 - 2001)
Bigì lavora prima alla Breda Odorici, col padre Enrico e poi, con i suoi figli e sposa, alla cascina Ronconi (Runcù) a partire dal 1927.
I suoi figli maschi nascono in Contrada Piazza, centro del paese, durante il periodo di permanenza, quale bracciante agricolo, presso gli Odorici; le sue due femmine muoiono in tenera età.

Per LUIGI Bigì, Vedi anche:
http://www.piardi.org/persone/p06.htm - Aurelia Anna “Annetta”, sorella materna di “Bigì”
http://www.piardi.org/persone/p76.htm - Cesare “Gino” Piardi di Giovanni, nipote di “Bigì”
http://www.piardi.org/persone/p40.htm - Achille Piardi, figlio di Luigi “Bigì”

La cascina Ronconi (Runcù) fu di proprietà "Bigì Lisna" della piazza di Gussago, al secolo Luigi Bonometti che muore nel 1977. Dal 1978 la cascina Ronconi è di proprietà dei fratelli Achille ed Enrico Piardi figli di Luigi che hanno continuato nella lavorazione della campagna circostante coltivata a vigneto ed in virtù di ciò hanno potuto godere, tramite Enrico coltivatore diretto, del diritto di prelazione agricola aggiudicandosene, appunto, la proprietà. Nel 1952 la famiglia patriarcale di Bigì dei Runcù, come sopra affermato, si divide; ogni figlio, con la famiglia al seguito, intraprende la propria strada. Achille ed Enrico si fermano nella cascina della Val Morte.
COLOSIO è cognome della famiglia cui appartiene Rosa, figlia di Andrea e Angela Cerotti dimoranti in Gussago, sposa di Luigi “Bigì” Piardi il giorno di S. Anna del 1913. Il 22 giugno 1918, quando la sposa Rosa Colosio gli dà Giovanni Guerrino, risulta “assente dal Comune poiché militare prigioniero di guerra”.
Infatti, Enrico Natale (1925) racconta: << Mio padre, quale prigioniero di guerra del 1915/18, venne avviato per nove mesi al lavoro duro della miniera. Sovente mi raccontava di quando, trovandosi in prima linea, lui con altri vennero accerchiati da incursori austriaci all’arma bianca e fatti prigionieri. Era negli Alpini. Lui aveva gia adempiuto agli obblighi militari di Leva e si trovava a casa anche perché nel 1916 era morto in guerra il fratello Giovanni sposato a Emilia Bonfadelli, fu poi, comunque richiamato >>. [Dalla testimonianza di Enrico Natale Piardi (1925), Navezze di Gussago – Giovedì, 6 gennaio 2000].
(A cura di Achille Giovanni Piardi, per la pagina web dedicata ai Piardi “Runcù”, ora aggiornata ed integrata. Gussago, 3 Novembre 2010)

Affresco posto al centro del vecchio portico della cascina Ronconi “Runcù”
Affresco posto al centro del vecchio portico della cascina Ronconi “Runcù”

Descrizione. << GUSSAGO. Santella della Cascina Ronconi. Affresco murale, di tipo devozionale, collocato sotto il portico della cascina Ronconi, località Val Morta. Raffigura la Madonna attorniata da angioletti che si affacciano sorridenti dalle nubi, mentre affida il bambino a Sant’Antonio da Padova, inginocchiato sulla destra. Alla sinistra, pure inginocchiato, vi è San Francesco d’Assisi in contemplazione. La cornice, che racchiude questo affresco dalle tonalità verdi e rosa, è decorata a festoni con motivi di frutta e di fiori. Sul bordo superiore si trovano la scritta “ AVE MARIA” e la data 1721>>.
(AA.VV. In: Le Santelle di Gussago. Stampa a cura di Editrice Vannini, Gussago. Edizione del Comune di Gussago, Dicembre 1998).
I lavori di ricerca, catalogazione e scatti fotografici furono realizzati dai Gruppi Scouts e Guide di Gussago (AGESCI Gussago 1°) nel 1979-80, i quali il 7 ottobre 1980 presentarono alla Comunità, con il patrocinio della Biblioteca Comunale, “un importante lavoro di catalogazione e di schedatura, mediante fotografie e relative descrizioni, di gran parte delle edicole votive e delle immagini sacre murali, esistenti nelle contrade del nostro paese. (...). (...). A distanza di diciotto anni, l’interesse e gli obiettivi che l’avevano originata restano identici (...)”. (M.Piras, in “Presentazione” dell’opera citata, 1998).
Lo sprone a proseguire nella realizzazione della ricerca, comprensiva della catalogazione e schedatura, delle Santelle delle contrade gussaghesi o, come afferma il Rev.do padre Professor Pier Virgilio Begni Redona, Edicole (Edicola dal latino Aedicula), pensando ad una successiva pubblicazione sotto l’egida comunale, fu rivolto agli Scouts e Guide (Agesci - Gussago) da Achille Giovanni Piardi, allora Presidente della Biblioteca e Presidente della Commissione Consigliare di gestione della Biblioteca e delle iniziative culturali e folcloristiche del Comune di Gussago.

 

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