VOLUME
III
I PIARDI NEL TEMPO -
dimore, vita vissuta, costumi portati dai Piardi ed anche
devozioni cui siamo stati capaci in più di cinque secoli
di vita.
4. DEVOZIONI
4.17
San Giovanni BOSCO. Castelnuovo d’Asti, 16.8.1815
– Torino, 31.1.1888
Oggi, 31 gennaio 2009 - Festa in onore di
San Giovanni Bosco – predisponiamo questa pagina.
Chi può pensare di riuscire a conoscere l'estensione
tra i Piardi della devozione al santo di Castelnuovo d'Asti?
Sicuramente non lo sapremo mai.
Compreso chi scrive è devoto, o per
lo meno, conosce la vita di San Giovanni Bosco sin dai primi
anni di frequentazione in Gussago (Brescia) dell'Oratorio
maschile intitolato a San Filippo Neri, infatti, sin dall'infanzia, le
figure additategli ad esempio di una santa vita
cristiana sono, appunto, San Giovanni BOSCO e San Domenico
SAVIO. << Negli anni Novanta del sec. XX già
ebbe a parlarmene anche Giacomo Osvaldo Piardi, quando raccontava
di suo padre Battista, divenuto orfano, inviato da Pezzaze
(Brescia) a Torino presso i Salesiani avendo, così,
la fortuna di conoscere Don Rua, il primo successore
di Don Bosco nella guida della istituzione cattolica "I
Salesiani" per i ragazzi e giovani >>.
Leggendo alcuni libri e sfogliando la storia della Congregazione
salesiana fondata da Don Bosco ci si imbatte, sovente, in
riferimenti dei Piardi con l'opera di Don Bosco e sin dagli
inizi del secolo XX; lo testimonia, persino, il "Bollettino
Salesiano".
Le motivazioni possono essere di diverso tenore, tutte dimostrano
- almeno - la “vicinanza” al santo piemontese;
alcuni esempi e/o testimonianze sono qui riprodotte:
1903. Bollettino Salesiano - Dicembre 1903. 111- Piardi Don
Giov. Battista, Parroco - Avenone, Brescia.
1908. Bollettino Salesiano - Dicembre 1908. Cizzolo (Mantova):
Vincenzo Piardi
1917. Pezzaze. Battista Piardi figlio di fu Giacomo "detto
Chichera", orfano del padre, viene avviato al Collegio
salesiano di Torino.
1917. Bollettino Salesiano - Agosto 1917. Piccoli amici
di Don Bosco e di Maria Ausiliatrice. Il ragazzo Piardi Adamo,
di Pezzaze, offre L.5 per i Becchi (N.d.r. ...per la celebrazione
di S. Messe di ringraziamento, per l'erigendo Santuario dei
Becchi: PEL TEMPIO VOTIVO IN ONORE DI MARIA AUSILIATRICE A
CASTELNUOVO D'ASTI ) , implorando una grazia segnalatissima
ad intercessione di Don Bosco.
1946. Bollettino Salesiano - 1 giugno 1946. Piardi Bono, Pezzaze
(Brescia)
1948. Bollettino Salesiano - 1 settembre 1948. Piardi Isa
(Sabbioneta) col cuore ricolmo di gioia e di riconoscenza
ringrazia San Giovanni Bosco e Don Rua per il buon esito di
operazione d'appendicite e ... 1949. Bollettino Salesiano
- 1 maggio 1949. Piardi Cesira
1949. MENDOZA. Anno 1949,
gennaio. Collegio e Casa salesiana Don Bosco: il primo da
sinistra è Pietro Piardi (1906) si conoscono Guerrino
Ferlucci, i due fratelli Tito e Angelo Piozzini - ivi ...
1950. Bollettino Salesiano - 1 aprile 1950. Piardi M.
I Piardi, già a partire dagli inizi del 1900, come
si è potuto vedere, sono ‘coinvolti’ dall’immagine
di Don Bosco. Non ultimi a questa devozione sono quelli di
Pezzaze come Battista Piardi de la Chichera. Più tardi
ancora, Pietro Piardi da Gussago con la sua famiglia lavora
dai missionari salesiani nella casa e collegio Don Bosco “Maria
Auxiliadora” di Rodeo del Medio, Mendoza – Argentina.
Le sue figlie studiano, negli anni cinquanta, presso il collegio
di Maria Auxiliadora retto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Giovanni Peroni noto ai Piardi ed ai gussaghesi d’Argentina
lavora e vive come ‘fratello’ presso il collegio
e l’azienda agricola dei Salesiani di Rodeo del Medio.
[Suor Lina Bardini, nata a Volpago del Montello (Tv),
sorella di Silvio sposo di Adelina Piardi, è superiora,
nel tempo e già negli settanta del secolo XX, di distinti
Collegi argentini fondati dalle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Achille Piardi incontra la Superiora Bardini più volte,
a partire dal 1977, sia a Mendoza che a Gussago, durante i
viaggi che la religiosa compie quale responsabile della Congregazione
delle Figlie Salesiane della terra andina.
Dopo la suddetta scarna elencazione, in particolare relativamente
ai PIARDI:
I Pezzazesi
devolvono offerte (per la costruzione del Santuario) a Maria
Ausiliatrice già l’anno 1894.
1917.
Castelnuovo d’Asti (AT). 1 agosto: PEL TEMPIO VOTIVO
IN ONORE DI MARIA AUSILIATRICE, a CASTELNUOVO D'ASTI . Tra
i tanti (piccoli e grandi) offerenti per l’erezione
del nuovo tempio si legge: << Il ragazzo Piardi Adamo,
di Pezzaze, offre L.5 per i Becchi implorando una grazia segnalatissima
ad intercessione di Don Bosco >>.
1917
e 1927. Castelnuovo d’Asti. “Il ragazzo Piardi
Adamo, di Pezzaze” appartiene alla famiglia “De
la Costa”. [ADAMO PIARDI di Antonio (1875) e di Domenica
Balduchelli. Nasce il 6 maggio 1903. Sposa Armida Sanvito
da Intra. Risiede a Intra Pallanza.
Noto e ricordato ancora a Pezzaze perché, da adulto,
viaggiava a bordo di una vettura speciale, che attirava l’attenzione,
a causa di una infermità di cui era colpito. Muore
il 22 febbraio 1970]. (Vedi il vol. I “I PIARDI”,
edito l’anno 1998).
1927. PEZZAZE. Dal Registro dei Verbali di deliberazione (Giunta
e Atti del Podestà) - Comune di Pezzaze: “1927.
Atti del Podestà. 2 aprile. Delib. N. 16. Concessione
di sussidi ai poveri. << (...), Piardi Adamo, mutilato
povero di questo Comune, ricoverato presso l’Oratorio
S. Francesco di Sales (Opera Don Giovanni Bosco) di Torino
(...) >>; si concorre <<alla spesa d’acquisto
dell’apparecchiatura ortopedica di Piardi Adamo con
la quota di lire 250, (...) >> rispetto al costo di
£. 600 per la protesi all’arto inferiore destro.
Vedi,
anche, Battista Piardi “Chichera”,
padre di G. Osvaldo.
SAN GIOVANNI BOSCO
Grande apostolo dei giovani, fu loro padre e guida alla salvezza
con il metodo della persuasione, della religiosità
autentica, dell’amore teso sempre a prevenire anziché
a reprimere. Sul modello di san Francesco di Sales
il suo metodo educativo e apostolico si ispira ad un umanesimo
cristiano che attinge motivazioni ed energie alle fonti della
sapienza evangelica. Fondò i Salesiani, la Pia Unione
dei cooperatori salesiani e, insieme a santa Maria Mazzarello,
le Figlie di Maria Ausiliatrice. Tra i più bei frutti
della sua pedagogia, san Domenico Savio, quindicenne, che
aveva capito la sua lezione: “Noi, qui, alla scuola
di Don Bosco, facciamo consistere la santità nello
stare molto allegri e nell’adempimento perfetto dei
nostri doveri”. Giovanni Bosco fu proclamato Santo alla
chiusura dell’anno della Redenzione, il giorno di Pasqua
del 1934. Il 31 gennaio 1988 Giovanni Paolo II lo dichiarò
Padre e Maestro della gioventù, “stabilendo che
con tale titolo egli sia onorato e invocato, specialmente
da quanti si riconoscono suoi figli spirituali”. www.santiebeati.it
San Giovanni Bosco è indubbiamente il più celebre
santo piemontese di tutti i tempi, nonché su scala
mondiale il più famoso tra i santi dell’epoca
contemporanea: la sua popolarità è infatti ormai
giunta in tutti i continenti, ove si è diffusa la fiorente
Famiglia Salesiana da lui fondata, portatrice del suo carisma
e della sua operosità, che ad oggi è la congregazione
religiosa più diffusa tra quelle di recente fondazione.
Don Bosco fu l’allievo che diede maggior lustro al suo
grande maestro di vita sacerdotale, nonché suo compaesano,
San Giuseppe Cafasso: queste due perle di santità sbocciarono
nel Convitto Ecclesiastico di San Francesco d’Assisi
in Torino.
Giovanni Bosco nacque presso Castelnuovo d’Asti (oggi
Castelnuovo Don Bosco) in regione Becchi, il 16 agosto 1815,
frutto del matrimonio tra Francesco e la Serva di Dio Margherita
Occhiena. Cresciuto nella sua modesta famiglia, dalla santa
madre fu educato alla fede ed alla pratica coerente del messaggio
evangelico. A soli nove anni un sogno gli rivelò la
sua futura missione volta all’educazione della gioventù.
Ragazzo dinamico e concreto, fondò fra i coetanei la
“società dell’allegria”, basata sulla
“guerra al peccato”.
Entrò poi nel seminario teologico di Chieri e ricevette
l’ordinazione presbiterale nel 1841. Iniziò dunque
il triennio di teologia morale pratica presso il suddetto
convitto, alla scuola del teologo Luigi Guala e del santo
Cafasso. Questo periodo si rivelò occasione propizia
per porre solide basi alla sua futura opera educativa tra
i giovani, grazie a tre provvidenziali fattori: l’incontro
con un eccezionale educatore che capì le sue doti e
stimolo le sue potenzialità, l’impatto con la
situazione sociale torinese e la sua straordinaria genialità,
volta a trovare risposte sempre nuove ai numerosi problemi
sociali ed educativi sempre emergenti.
Maggiori notizie in http://www.santiebeati.it/dettaglio/22600 o
www.santiebeati.it
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San Giovanni Bosco
Chi può conoscere l'estensione tra i Piardi della devozione al santo di Castelnuovo d'Asti?
Sicuramente non lo sapremo mai. Compreso chi scrive è devoto, o per lo meno, conosce la vita di San Giovanni Bosco sin dai primi anni di frequentazione dell'Oratorio maschile intitolato a San Filippo Neri di Gussago (Brescia), infatti le figure "additate ad esempio" sono, appunto, San Giovanni e San Domenico Savio. Negli anni Novanta del sec.XX già ebbe a parlarmene Giacomo Osvaldo Piardi (Pezzaze, 1938) quando raccontava di suo padre Battista inviato da Pezzaze (Brescia) a Torino presso i Salesiani avendo la fortuna di conoscere Don Rua, il primo successore di Don Bosco nella guida della istituzione cattolica per i ragazzi e giovani. Leggendo alcuni libri e sfogliando la storia della Congregazione salesiana fondata da Don Bosco ci si imbatte, sovente, in riferimenti dei Piardi con l'opera di Don Bosco e sin dagli inizi del secolo XX.
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