Franco Piardi
Franco Piardi,
classe 1924, figlio di Ermenegildo e Gentile Dusi.
<<Venne deportato in Germania. Rifiutatosi di collaborare,
venne tenuto in campo di prigionieri ostili e morì
in Germania in data 28.1.1945. Era orfano di padre e la madre,
per onorarne la memoria, offrì alla Sezione Combattenti
di Pezzaze il terreno ove sorge il monumento ai Caduti di
tutte le guerre, che sono cinquantacinque >>. [E. Pala,
V. Rizzinelli, C. Sabatti in: Pezzaze nella storia e nell’arte
(fine ‘700 – metà ‘900). Vincenzo
Rizzinelli (A cura di ). Comune di Pezzaze, 2008, pag. 315].
Franco Piardi (1924-1945)
Le generalità e la breve, tribolata
vita di:
<< FRANCO PIARDI: Pezzaze 15 giugno 1924 –
27(28) gennaio 1945. Figlio di Ermenegildo (1891)
e di Gentile Dusi. La famiglia nel 4° anniversario della
scomparsa, con immagine, così lo ricorda: “Accolse
la visione della Patria: ideale generoso di giovinezza sana.
La Patria tradita lo rovesciò nei campi del dolore
e dell’esilio. Nella lontana Slesia, col fisico schiantato
dalle sofferenze, ritrovò bello il suo spirito, fanciullo
sognando il ritorno e l’amplesso caldo della mamma,
dolce oggetto delle sue compiacenze e speranze. Ed accolse
la morte da forte, invitando la mamma lontana alla medesima
fortezza e fede” >>. [“I PIARDI” vol.
I, pag. 336 dell'opera cartacea edita l'anno 1998 e vol. II
(2000)].
E' della nota famiglia detta SGALMER dimorante in Pezzaze
di Val Trompia (Brescia), cui appartiene pure Battista Amedeo
Piardi (1917-1943), un altro martire del casato Piardi, trucidato
dagli americani dopo il primo sbarco in Sicilia. (Vedi “Riferimenti”
e link in calce)
ITALIANI IN ARGENTINA.
Dal 1910 al 1929 sono 44 gli emigranti nati in Brescia o provincia
di BS ad imbarcarsi, in questi anni, con destinazione BUENOS
AIRES e sono in totale 300 gli italiani imbarcati sulla sola
nave “Principessa Maria” nei diversi viaggi compiuti
dal bastimento (piroscafo) dal 1910-1929.
Tra questi abbiamo individuato:
PIARDI FRANCO n° del Registro 8385, di anni uno, viaggiante
in classe 3^. Imbarcato a Genova il 6.11.1925 sulla nave ‘Principessa
Maria’; è nato a Brescia -Provincia BS e sbarcato
a Buenos Aires con l’annotazione “... possible
parentesco” [“possibile parentela”]. ((N.d.r.
Senza alcun’altra indicazione riferita alla parentela
stessa, appunto, ne padre ne madre e neppure il necessario
numero di riferimento al gruppo di appartenenza, come sarebbe
stato necessario. Non può, di certo, essere stato imbarcato
solo, avendo solamente un anno d’età; ma quali
i genitori od il genitore con lui? Abbiamo cercato tra i cognomi
possibili a Brescia e/o a Pezzaze ed abbiamo provato a verificarli
con quelli degli imbarcati, con medesima destinazione, sulla
stessa nave e nello stesso viaggio del 6.11.1925, senza rinvenire
alcun (possibile, verosimile) riferimento parentale, “parentesco”)).
Bregoli Antonio n° Registro 9048, di anni 36, falegname,
celibe, imbarcato a Genova sulla “Ammiraglio Bettolo”
il 11.3.1926 nato a Brescia – provincia di BS; sbarcato
a Buenos Aires
Balduchelli Antonio, n° del Registro 12043, di anni 28,
celibe, di professione “EDIL”, viaggia in Classe
3^. Imbarcato a Napoli sulla nave SOFIA il 29.9.1927, nato
a Brescia Provincia di BS; sbarcato in Buenos Aires
PIARCI MATEO, n° del Registro 6517, di anni 23, agricoltore,
celibe, viaggia in classe 3^, imbarcato a Trieste sulla nave
ATALANTA il 15.11.1924, nato a Brescia – Prov. BS; sbarcato
a Buenos Aires.
((N.d.r. Ovviamente si tratta di PIARDI, non certo di Piarci,
essendo nato a Brescia)). (http://www.mantovaninelmondo.com/famiglie/genealogia.htm).
a sinistra: Piardi Franco, morto in prigionia
durante la seconda guerra mondiale, figlio di Ermenegildo
a destra: Piardi Ermenegildo, padre di Franco,
morto in Buenos Aires nel 1936
Piardi sbarcati
a Buenos Aires nel periodo 1910 – 1929. Due Piardi e
due, anzi tre, “misteri”: un bambino di solamente
un anno d’età che... viaggia da solo... l’anno
1925; un’altro Piardi trascritto quale “Piarci”
che si imbarca a Trieste quando tutti, generalmente, partono
dal porto di Genova.
Almeno uno dei tre citati misteri l’abbiamo svelato.
Dopo aver controllato tutti i Piardi di nome Franco esistenti
nella “Banca dati dei Piardi”, che avessero appena
un anno d’età al novembre 1925 e ricordando che
nel 1936 morì in Buenos Aires Ermenegildo Piardi da
Pezzaze, sposato a Gentile Dusi, facile è stato rinvenire
tra i nomi dei passeggeri della “Principessa Maria”
del viaggio del 6.11.1925 la Dusi medesima (nativa di Ono
nelle Pertiche Bresciane di Valle Sabbia), << viaggiante
(n. 8384) di anni 25, sposata, casalinga (...) >> ed
immediatamente confermare che il passeggero “solo”
è proprio, il di lei figlio Franco Piardi, avuto da
Ermenegildo il 15 giugno 1924.
Analizzando, ancora, le liste passeggeri delle navi partite
dal 18.8.1924 al 4.2.1927, con destinazione Buenos Aires,
abbiamo rinvenuto quattro DUSI, parenti della mamma di Franco
Piardi, ed anche di due affini o parenti dei Dusi, infatti:
Viaggio del 18.8.1924,
- n.°
6262, Dusi Domenica di anni 52, sposata, casalinga, nata a
Brescia, appartenente al gruppo parentale identificato col
n.° 126595 e cioè pure del passeggero che segue,
- n.°
6260, Pasolini Domenica di anni 77, vedova, casalinga, nata
a Brescia e della neonata di cui alla registrazione seguente,
- n.°
6261, Veclani Evelina Domenica di anni zero e mesi 9, nata
a Brescia;
Viaggio del 23.1.1927,
- n.° 3006, Dusi Luis di anni 18, celibe, agricoltore,
nato a Brescia;
Viaggio del 4.2.1927,
- n.°
13057, Dusi Bertolo di anni 45, sposato, agricoltore, nato
a Brescia;
- n.°
13058, Dusi Giuseppe di anni, celibe.
Questi ultimi due appartenenti allo stesso gruppo parentale
identificato col n.° 424182. (http://www.mantovaninelmondo.com/famiglie/genealogia.htm).
Testimonianza, raccolta a Pezzaze (Brescia), sulla famiglia
di Franco Piardi (Pezzaze, 1924) a partire dal padre Ermenegildo
(1891).
<< ERMENEGILDO PIARDI:
Pezzaze 1891. Fratello di Battista (1883) dei Sgalmer. Sposa
Gentile Dusi ed emigra in Argentina. Ha un figlio, Franco
(1924). Ermenegildo muore tragicamente in Buenos Aires nel
1936. Secondo Viotti, il 23 giugno 1998, racconta: “ol
Gildì, noter me ’l ciamaa col scotöm, quando
parte per Buenos Aires, dove muore, lascia a Pezzaze la sposa
Gentile, era della Valle Sabbia, ed il figlio Franco poi morto
in prigionia (Slesia). Ol Gildì faceva il falegname,
qui a Pezzaze, di serramenti. Quando parte lascia la sua casa
da lui costruita, quella in cui oggi abita Giovanni Ceresoli
detto ‘ol ciarighì’. La parentela o l’affinità
del Ceresoli con i Piardi, se vogliamo, è abbastanza
stretta, infatti Giovanni Ceresoli è figlio di Cecilia
Piardi dei Sgalmer ed ha sposato la figlia di secondo letto
della vedova (Gentile Dusi) del Gildì Piardi. ‘Ol
Gildì’ aveva inizialmente un laboratorio in un
locale di proprietà di Angelo Viotti dei Faüstinì,
mio padre, in piazza di Stravignino. (…) omissis”.
>>. (Testimonianza di Angelo “Secondo” Viotti,
classe 1916, da Pezzaze)
Leonilde Piardi, dei Sgalmer, da Pezzaze (1910) - Fiumicino
(Roma), 30 agosto 2002. Vedova di Angelo Piardi, dei Mafé,
da Pezzaze in Val Trompia (Brescia). I discendenti dei coniugi
Leonilde dei detti Sgalmer e di Angelo dei “Mafé”
risiedono in Roma, zona dell’Aeroporto di Fiumicino.
Altri PIARDI “Sgalmer” risiedono nel Canavese
(Torino) od anche a Lumezzane (Val Gobbia) ed altri sono rimasti
residenti nella nativa Pezzaze, in provincia di Brescia.
Per approfondire su SGALMER
vedi:
“Sgalmer”;
origini, “Sgalmer o sgalmere (tipo di calzatura). Soprannome
di una famiglia Piardi di Pezzaze”.
Battista Amedeo Piardi dei “Sgalmer”,
trucidato dagli americani, l’anno 1943, sbarcati in
Sicilia
VITA VISSUTA 3.2
Oltre la frontiera e aldilà degli oceani: L'EMIGRAZIONE,
Su Amedeo Battista PIARDI vedi
Sezione “Dicono di noi”; cronache a cura de
il Corriere della sera e di Bresciaoggi, agosto 2004)... sino
al 21.2.2007 con la cronaca della Richiesta di rinvio a giudizio
per un sergente Usa classe 1908.
Luglio 2010.
Dall'ONORCADUTI, per quanto attiene la sorte toccata al nostro
Caduto Franco Piardi, si conosce quanto di seguito indicato:
19 luglio 2010: Roma.
MINISTERO della DIFESA. Il Ministro. Commissariato Generale
Onoranze Caduti in Guerra.
Notizie sulle sepolture dei Caduti in Guerra.
(“Banca dati sulle Sepolture dei Caduti in Guerra”.
Dati disponibili soltanto dal mese di Novembre 2009. Roma,
19 Luglio 2010)
Nome: FRANCO Cognome: PIARDI
Data di Nascita: 15/6/1924
Luogo di Nascita: PEZZASE
Luogo Sepoltura: POLONIA
Data Decesso: 28/1/1945
Luogo Decesso: HALEMBA.
HALEMBA. Ma dove si trova questa località?
HALEMBA. Ruda Slaska (in tedesco Ruda) è
una città polacca del Voivodato di Slesia.
Ricopre una superficie di 77,7 km² e nel 2006 contava
145.471 abitanti. È situata nel Voivodato di Slesia
dal 1999, mentre dal 1975 al 1998 ha fatto parte del Voivodato
di Katowice.
Halemba. Storia. Ruda Slaska
- esisteva già nel 1243. La sua localizzazione, in
base alla legge tedesca dell’epoca, viene menzionata
nel registro di Ujazd redatto negli anni 1295-1305. Sulla
base di questo documento si può concludere che l'area
della città comprendeva all’epoca 50 wlóki
(antica misura medievale di superficie) ossia 1220 ettari.
I nomi delle località che compongono attualmente Ruda
Slaska hanno varie origini. Il nome "Ruda" deriva
da “ruda zelaza” (minerale di ferro), che in passato
veniva estratto nella zona. (...). (...). Negli anni 1919
-1921, durante i combattimenti in concomitanza delle insurrezioni
della Slesia furono coinvolte 3.000 persone della zona di
Ruda Slaska. Anche se le insurrezioni si sono iscritte con
il sangue nella storia della città e sono responsabili
per numerose lapidi nei cimiteri di Ruda, il risultato del
plebiscito è stato a favore della Polonia (70% dei
voti). Fino ad oggi, vivono nella memoria della città
di Ruda gli attivisti del periodo delle rivolte, come Wincenty
Janas e Piotr Niedurny. L’occupazione nazista
è stata un altro periodo doloroso per la storia della
città. Nella zona di Stara Kuznica venne fondata nel
1942 una sezione del campo di concentramento di Auschwitz.
Fino al 1950 esistevano sull’attuale territorio di Ruda
Slaska numerose località, ciascuna con il proprio passato
secolare. Nel 1959 le due città furono unite, e diedero
origine all’odierna Ruda Slaska. Al suo interno convivono
fianco a fianco complessi residenziali moderni e antichi quartieri
di familok (abitazioni plurifamiliari destinate alle famiglie
degli operai dell’industria pesante). Ancora oggi sono
attive le vecchie miniere fondate dai colossi industriali
tedeschi: Ballestrem, Schaffgotsch, Dennersmarck e anche dalla
“cenerentola di Ruda” - Joanna von Schaffgotsch,
ereditiera della fortuna di Karol Godula, re dello zinco.
Ci sono anche fabbriche moderne e miniere come “Halemba”.
La terra di Ruda ha accolto molta gente non originaria della
Slesia attratta dal lavoro nelle miniere. Nonostante ciò
la città è rimasta la più slesiana della
regione.
Da http://www.ruda-sl.pl
Franco Piardi di anni 21 Caduto ad Halem,
come si legge in MILITARI INTERNATI (IMI) – Caduti nei
Lager - DISPERSI
BRESCIA, Largo Formentone.
Lastra commemorativa per i Caduti della città
di Brescia Caduti per la Libertà
tratto da www.pietredellamemoria.it
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