Marianna Piardi
Marianna Piardi (Gussago/Brescia,
8 giugno 1845), una degli otto figli minori
orfani in tenera età, di Andrea Piardi (Pezzaze, 1799
- Gussago, 1854); possidenti e agiati, accuditi dalla madre
Elisa OGNA.
Per i sette fratelli di Marianna vedi (anche) in "Personaggi":
http://www.piardi.org/persone/p14.htm
e in << I PIARDI A GUSSAGO 1830-32 >> cliccando
qui.
1845 – 1895. MARIANNA PIARDI di Andrea
e di Elisa Ogna, nata a Brescia l’8 giugno 1845, coniugata
il 31 dicembre 1876 a Brescia con Cesare Olivares. Muore il
21 maggio 1895 e viene tumulata nella tomba di famiglia al
Vantiniano. Cesare muore a Brescia il 28 aprile 1902. Vedi
in “DIMORE” – Tomba monumentale al “VANTINIANO”
di Brescia in dimore.
Gussago (Brescia): anno 1889. Marianna PIARDI
(Gussago, 1845) di Andrea "Catanì" (Pezzaze,
1767),
sposata a Cesare OLIVARES l'anno 1876. Un' immagine che la
ritrae sola (a destra) )e l'altra (a sinistra)
con il figlio Luigi (1886) e la suocera.
(Le foto sono del pittore A. OGHERI - Brescia, Contrada Broletto)
FIGLI:
• 1877 - GIULIA, decede neonata.
• 1882 - LUIGI, decede neonato.
• 1883 - VIRGINIA, nata il 17 aprile 1883, religiosa,
Suor Luigia, Madre Superiora delle Ancelle della Carità.
Muore a Mantova il 5 novembre 1971.
• 1886 - LUIGI (Angelo Pietro), battezzato a S. Agata
di Brescia il 15 agosto del 1886, e cresciuto dallo zio Sacerdote
Don Luigi Olivares (1843-1914) parroco di Leno. Sposa il 30
aprile - 2 maggio del 1925 Adelia Albini (Treviso, 27 settembre
1889) ed ha una figlia:
• GIUSEPPINA del 1926. Vive a Brescia, per lungo tempo
e fino alla fine degli anni '90 nella casa paterna con cortile
a ringhiera, tra le due ferrovie cittadine. Luigi, ferroviere,
casellante a Brescia, muore il 2 maggio 1972 e Adelia il 27
ottobre 1971.
• 188_ MARIA, nubile, maestra, decede nel 1966 (?),
tumulata a Corzano
• 188_ GIACOMO, sposa Francesca (?) Conter e ha due
figli (Cesare e Mario):
• CESARE del 1907 che sposa Rina Capuzzi. (...). (...).
• MARIO nato il 5 luglio 1911 (...). (...). (Omissis,
vedi Vol. I “I PIARDI”, cartaceo).
OLIVARES: cognome della famiglia cui appartiene Cesare (1840)
da Brescia, sposo il 31 dicembre 1876 di Marianna Piardi (1845)
da Gussago. Marianna è figlia di Andrea (Catanì)
da Pezzaze (1799) residenti a Gussago. (...). (Omissis, vedi
Vol. I “I PIARDI”, cartaceo). Vedi anche: <<
I PIARDI A GUSSAGO 1830-32 >> cliccando QUI
Cesare Olivares (1840) è negoziante di passamanerie
sotto i portici in città a Brescia.
Dagli Olivares raccogliamo la testimonianza secondo la quale
i Piardi del casato di Marianna nel XIX secolo e all’inizio
del XX viaggiavano da Gussago a Brescia a bordo di un landò.
Landò. Dall’enciclopedia si legge che landò,
dal francese landau, e questo dal nome della città
di Landau dove si fabbricarono queste vetture, è sinonimo
di carrozza signorile a doppio mantice, sospesa con molle
su quattro ruote, ordinariamente trainata da due cavalli in
pariglia. All’interno si fronteggiavano due sedili disposti
parallelamente agli assi delle ruote. (...). Enciclopedia
Bresciana. (Omissis, vedi Vol. I “I PIARDI”, cartaceo).
OLIVARES: località spagnola nella
zona di Cuenca dalla quale presero il nome i Conti - Duchi
di Olivares.
OLIVARES: Gaspar de Guzmàn y Ribera, Conte –
Duca di … e Duca di Lucar.
Uomo politico spagnolo nato a Roma nel 1587 e morto a Toro
in Spagna nel 1645. Figlio del Conte Enrique, che fu ambasciatore
a Roma e Vice Re di Napoli, trascorse la sua giovinezza in
Italia e studiò poi a Salamanca acquisendo una discreta
cultura giuridica e umanistica.
Entrò in politica nella prima metà del 1600
come gentiluomo del principe ereditario (poi salito al trono
con nome di Re Filippo IV) e manovrando con estrema destrezza
contro l’onnipotente ministro Lerma, riuscì,
successivamente, ad eliminarlo e a eliminare anche il successore
di lui, Uceda. Quando muore il Re Filippo III, nel 1621, diventa
Ministro del Re Filippo IV di cui si arroga tutto il potere
al punto di diventare Governatore di Spagna e Gran Ciambellano
nonché Cancelliere di tutte le Indie per un tempo durato
ventitre anni. Olivares dotato di forti ambizioni e dispotico
ma assolutamente onesto, tentò di stroncare il lusso
sfrenato e la corruzione che imperavano in Spagna al punto
di conseguire un successo popolare. Tuttavia il suo sforzo
di moralizzatore cessò e cadde nel vuoto dopo qualche
anno. Si deve dire che la sua politica del pugno di ferro
provocò turbini e secessioni anche di carattere drammatico
come successe in Biscaglia e nella provincia di Catalogna
al punto che quest’ultima giunse a staccarsi dalla Spagna
per unirsi alla Francia, mentre le regioni del Portogallo
proclamarono la loro indipendenza nel 1640.
Ebbe scarso successo anche la sua politica estera al punto
di riprendere la guerra con le provincie unite e buttò
la Spagna nella nota terribile guerra dei Trent’anni,
(...). (...). (GE20. De Agostini). (Omissis, vedi Vol. I “I
PIARDI”, cartaceo).
Bella, espressiva e realistica nell’atteggiamento è
la tela di Velazquez esposta al Museo del Prado di Madrid
raffigurante “G. de G. y Ribera, Conte – Duca
di Olivares” in divisa di Re – Condottiero a cavallo.
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