I PIARDI detti
Gaèi - Bono
(1831),
detti anche Raca - Rache, dal cognome
di Lucia Racca (1842).
Pensammo di avviare questa pagina il
giorno della morte di ATTILIO PIARDI di BONO dei detti
Gaèi, occorsa nel mese di febbraio 2015; più
avanti, il 13 gennaio 2016, ci incoraggiò
a procedere Angelo (1961) figlio di Attilio allorchè
vedemmo pubblicate in rete alcune foto di lui, prima
quella, appunto, del 13 gennaio in braccio alla nonna Caterina
Bregoli dei detti Brogna datata 19.9.1963 presso il podere
di montagna in località Carezze sopra Pezzaze, l'altra
del 18 gennaio, sempre 2016, in compagnia del fratello
Pietro (1953), di ritorno dall'Asilo infantile (scattata,
nel maggio 1966, dallo zio Antonio Piardi nato nel 1937).
Da questo occasionale "incontro" fotografico
su Social Network nacque una breve corrispondenza. La località
agro silvo pastorale di Carezze di cui sopra non fu per me
una novità assoluta avendo, sin dal 1997, esaminato
in casa di Angelo Secondo Viotti (1916, figlio di Angelo -
detto Dize - del 1861), con la sua attenta e dotta assistenza, le
carte delle famiglie di Pezzaze custodite nel ponderoso Archivio
Viotti. Carte databili anche a partire dal secolo XVIII, comprese
quelle inerenti i poderi appunto in Carezze di proprietà
però degli antichi Piardi detti Valì di Pezzaze.
Romila(1915) di Antonio Gaèi Piardi. Sposa di G. Raza.
Cresime 1957
Come indicato nel necrologio del febbraio
2015, da noi preparato e tempestivamente pubblicato in rete
internet Social N. "f", relativo ad Attilio
Piardi (1929) - deceduto il mese di febbraio dello
stesso anno - cui partecipammo al funerale, [subito dopo
che Achille Piardi con familiari fosse sceso da S. Apollonio
in Pezzaze dove era stato a far visita alla salma di Eugenio
RAZA figlio di Rosa Piardi (la Röda Piardi de la Costa)],
di questi Piardi "Gaèi" potremmo parlare
ampiamente anche qui, tuttavia le indicazioni poste in calce
al menzionato necrologio (che pubblichiamo di seguito) riteniamo
siano sufficienti per invogliare i lettori a scorrere le
pagine di testo dei volumi cartacei dei PIARDI, alle citate
pagine.
Antonio Piardi (Gal) con S.Viotti e Richiedei. 1946
Qui di seguito menzioniamo comunque, anche
se in sintesi, alcuni personaggi Piardi "Gaèi";
se la famiglia ci farà avere ulteriori dati e notizie
saremo ben lieti di provvedere alla loro pubblicazione in
questa stessa pagina. Ci dilunghiamo soltanto nel pubblicare,
fra poco ed anche qui, la bella intervista rilasciataci alla
fine degli anni '90 (quasi vent'anni or sono) da “Giacom
di Gaèi”, al secolo Francesco Piardi (1913) figlio
di Antonio (1878); un'intervista (31.1.1998) non costruita,
assolutamente improvvisata, di grande sorpresa per il nostro
cordialissimo, 84enne, interlocutore, concretizzatasi con
il magistrale e carismatico apporto profuso dal nostro indimenticabile
Osvaldo (1938-2008) – Giacomo Osvaldo Piardi dol Chichera.
Concludiamo questa necessaria, quanto doverosa,
presentazione ricordando, ancora una volta, Angelo “Secondo”
Viotti (1916) da Pezzaze con le sue stesse parole, pronunciate
il 2 ed il 5 dicembre 1997 nonché il 8 gennaio 1998,
inerenti questa particolare famiglia: <<Questa famiglia
discende dai Rache>>, o, come lui dice: <<…i
ve vià dei Rache, chèi chè faâ
i useladur>>.
-
BONO PIARDI di Francesco
e di Melzani Domenica. Capo famiglia. Contadino. Pezzaze
10 novembre 1831. Coniugato con RACCA Lucia di Lorenzo
e di Bregoli Maria. Contadina. Pezzaze 17 giugno 1842.
Coniugata con Piardi Bono. Il loro primo nato è
Cecilia (1866) cui fanno seguito altri cinque figli tra
cui, il terzultimo, Antonio (11.11.1878). [Dal “Foglio
di famiglia n. 24” del comune di Pezzaze per la
casa di via Mondaro 26, redatto prima del 1878].
-
ANTONIO Piardi: Pezzaze
1878 – 1939. Di Bono (1831) e di Lucia Racca (1842-1911).
Detto Gaèl. Sposa nel 1901 Elisa Ghetti (1878,
da Pezzazole di Pezzaze, figlia di Francesco e Luigia
Corsini; + gennaio 1961). Ha da Elisa otto figli: Maria,
Bono (1903), Bortolo (1905), Arnaldo (1908), Rachele,
Francesco Giacomo (1913), Giuseppina Romilla (1915) e
Antonio Apollonio (1918). Tengono a baliatico Anna “Giuditta”
Dimetri (Brescia, 1906). <<Per le esigenze della
numerosa famiglia oltre alle cure della propria campagna,
svolge l’attività di guardia boschiva sulle
proprietà, diversamente dislocate, sul territorio
della Valtrompia, del Pio Istituto Bregoli di Pezzaze
e di quelle appartenenti al signor Cavadini>>. Uomo
di carattere buono, appassionato dell’uccellagione
presso il roccolo con tesa fissa usando il sistema “a
sbròff” presso il Colle di San Zeno e prima
ancora in altre località ubicate sui poderi Cavadini.
(Testimonianza di Francesco Piardi detto Giacom di Gaèi,
figlio. Pezzaze, 31 gennaio 1998) - Sala d’aspetto
del Pio Istituto Bregoli. [Vedi anche volume 1° I
Piardi, cartaceo. Genealogia: “Piardi nati a Pezzaze
– Gaèl”].
-
BONO Piardi di Antonio
(1878) e di Elisa Ghetti. Nasce nel 1903. Si sposa ed
ha diversi figli tra cui: Attilio (1929), Antonio (1937)
detto Tunì morto per incidente sul lavoro [alla
ALBA M.P.M. di Brozzo nel 1977 (testim. del nipote Angelo
Piardi, il 24 aprile 2016)], Pierina (1931- 2004) sposata
a Lumezzane, Maria (1934). Bono decede nel 1947.
-
ROMILLA Piardi (1915);
foto tratta dal Calendario “Pezzaze 2016”,
edito da Fondazione "Istituto Angelo Bregoli"
di Pezzaze. Correttamente leggasi: Giuseppina Romilla
del 1915, di Antonio e di Ghetti Elisa. Sposa Giovanni
Raza (1912) ed ha quattro figli: Piero, Guerino, Angelo
e Giovanni. Romila o Romilla decede il 1° gennaio
1997. (Vedi foto di gruppo del 1957, “Cresime”
a Pezzaze, Romilla con il marito Giovanni ed altri Raza
e i due figliocci)
-
ARNALDO Piardi di Antonio
(1878) e di Elisa Ghetti. Nasce nel 1908 e muore nel 1980.
Sposa Rosa Gipponi ed ha quattro figli: Alfio (1938),
Antonio (1940), Emilio (1943), Giacomo (1944). Rosa Gipponi
muore nel 1946. (Vedi il racconto di vita di GIACOM di
Gaèi)
-
GIACOM di Gaèi,
al secolo FRANCESCO Piardi (Pezzaze, 17.11.1913) figlio
di Antonio detto Gaèl (1878). Detto Giacom di Gaèi
(dal secondo nome di battesimo: Giacomo). Suo padre è
detto Gaèl e da lui la discendenza è, comunemente,
nota come Piardi – Gaèi. Francesco Giacomo
racconta: <<“Dopo il servizio di leva, “de
permanènt”, durato più di due anni
a causa della guerra d’Africa, torno a casa e vado
a lavorare alla miniera Marzoli quando subisco il richiamo
alle armi nel 1940 in prossimità delle azioni sul
fronte occidentale. Successivamente vengo inviato in Grecia
nella zona di operazione del fronte greco - albanese.
Quale lavoratore minerario avevo chiesto in precedenza
l’esonero dal servizio militare ma, a causa del
fatto che mi chiamo Francesco ma abitualmente tutti mi
chiamavano e ancora oggi mi chiamano col nome di Giacomo,
la prima domanda di esonero fu respinta. L'esonero fu
poi concesso e, quando si trattò di usufruirne
in realtà rimasi alle armi dal momento che non
era il tempo di abbandonare il servizio a causa delle
belligeranze in atto. Successivamente ho trascorso altri
due anni nella zona del Peloponneso. Nel 1943 rientro
in Italia con il reggimento che è di stanza a Vercelli
ove mi coglie l’8 settembre 1943. Durante il tentativo
di viaggio verso Pezzaze, a Chiari, vengo catturato dai
tedeschi e inviato nel campo di concentramento ubicato
alla periferia est di Berlino e sono costretto complessivamente
a rimanerci per quasi due anni. Il campo situato a, mi
sembra di ricordare si pronunciasse, Oberzenevalde (forse
Eberswalde), e portava il numero 380. Su richiesta delle
autorità militari tedesche accettai di lavorare
presso la fabbrica Zinco Seng … con la possibilità
di vivere in baracche attigue alla fabbrica ubicata sulla
Sprea. Il lavoro in fabbrica era molto duro dal momento
che si trattava di lavorare al processo di colata agli
altiforni ed io ero proprio addetto alle mansioni presso
la bocca incandescente. Dopo alterne vicissitudini e spostamenti
posteriori il 2 maggio 1945, e cambiamenti di località
nelle zone circostanti Berlino, ed aver passato qualche
mese, da maggio a settembre del 1945 nei campi di prigionia
Russi sulla zona di confine con la Polonia, forse presso
la cittadina di Buko (?), vedo i monti di Pezzaze il 21
settembre 1945. Il ritorno però a casa è
stato lungo, confuso, pericoloso ed incerto dopo che fu
scartata l'ipotesi di recarmi a Potsdam e nemmeno quella,
come ci avevano indicato, di recarci ad Amburgo a ben
250 chilometri di distanza assieme ad altri sbandati.
Ad onor del vero debbo dire che il trattamento ricevuto
dai militari russi è stato onorevole. Ricordo anche
di essere passato in un campo di prigionia internazionale
presso Kentin. Come detto, alla fine di settembre mi trovavo
a Pezzaze e dopo qualche giorno vengo chiamato dalla direzione
della Marzoli al fine di riprendere il servizio interrotto
a causa del mio prolungato servizio militare. Messo di
fronte alle condizioni di riassunzione postemi: <<Se
riprendi tu a lavorare dobbiamo licenziare tuo fratello
Arnaldo>>, dal momento che mio fratello aveva famiglia
con quattro figli piccoli, ho rinunciato a tornare in
miniera e da quel momento ho ripreso, come facevo da ragazzo
e per sempre, la mia attività di contadino. Dopo
la guerra, ‘alura l'era critica fess’, Arnaldo,
pur essendo in casa con noi, non si è mai sufficientemente
occupato dei suoi figli e sua moglie Rosa, per giunta,
è mancata nella primavera del 1946. Ho allevato
e cresciuto io i figli di Arnaldo e sino che non si sono
sposati sono stati tutti con me e con la nonna Elisa,
mia madre, che, per fortuna, è vissuta fino al
1961 raggiungendo la bella età di 83 anni ‘...sèmper
co la mènt a post…’, senza contrarre
mai malattie. Questa è la mia vita e sono contento
di avere cresciuto i miei nipoti. Pezzaze, 31 gennaio
1998”>>.
-
BORTOLO Piardi. PIARDI
Bortolo Costantino di Antonio e di Ghetti Elisa. Profiglio
di Lucia Racca (1842) sposa di Bono Piardi (1831). Nasce
a Pezzaze 7 marzo 1905 e muore nel 1951. Noto in Mondaro
di Pezzaze col soprannome “ol Salù”,
del quale accenniamo di seguito parlando di suo fratello
Antonio (1918), dando voce al racconto fattone, il 8 gennaio
1998 in Pezzaze Stravignino, da Angelo Secondo Viotti
(Pezzaze, 1916).
-
GAL, ANTONIO Piardi.
(Il testo che segue è tratto dalle pagine cartacee
“I PIARDI” volume 1, edito in Pezzaze il mese
di luglio 1998). GAL è il soprannome attribuito
a Pezzaze ad Antonio Piardi (1918) della famiglia dei
Gaèi. (…). ANTONIO PIARDI: Pezzaze 1918
– 1978. Noto come Gal. Sposa Santa Bregoli (figlia
de ‘l belo) nota coma Gala o Galina (…).
A Pezzaze Antonio lo ricordano col bel soprannome “ol
Gat èn la salera”. Detto soprannome è
legato al fatto di essere fratello di “ol Salù”,
da salera, al secolo Bortolo Piardi (1905). Bortolo, venditore
di sale da cucina e per le bestie durante la guerra e
il periodo del razionamento. Proverbiale, infatti, era
la faccia tosta, l’ardire, nonché l’astuzia
di cui Antonio, pur claudicante per infermità giovanile,
era dotato. Ciò nonostante sapeva destreggiarsi
aguzzando l’ingegno a spese dell’attività
del fratello Bortolo (Salù) al quale “sapeva”
rivendere il sale sottrattogli dalla sua stessa salera
facendosi pagare; ovvero, come si racconta: “Antonio
diceva al fratello con notevole frequenza <<tee
Salù, ho troat giü chè ‘l ga
ü chilo de sal>>, <<se foza let mia töda?,
töla, diga ‘l te la daghe!>>, <<ho
mia le palanche>>, <<te le do ….>>.
Il sale, invece, era proveniente dalla salera del fratello
al quale, appunto, fingendo d’averla acquistata
da altri … la rivendeva per mille lire al chilo.
Per questo è stato soprannominato, appunto, ‘l
gat en la salera. Antonio, successivamente, è anche
affittuario ai Baitei dei beni Viotti quando Secondo (1916)
va a svolgere l’attività di esercente a Brescia.
(Testimonianza di Secondo Viotti – Stravignino di
Pezzaze, 8 gennaio 1998, alla presenza della sposa Cesarina
Richiedei, lavonese, in affinità parentale con
i Gaèi tramite la famiglia Raza dimorante in Lavone
di Pezzaze). [Salera = magazzino del sale]. (Vedi foto
di Antonio, cacciatore, in compagnia di Secondo Viotti
del settembre 1946 a Bovegno e sempre del 1946 con Viotti
e Richiedei)
-
ATTILIO Piardi <<(Pezzaze,
17.11.1929 - 2015), figlio di Bono (1903-1947) [di Antonio
(1878) e Ghetti Elisa (Pezzazole di Pezzaze, 1878) coniugi
l’anno 1901]. Dei detti Gaèi – Bono,
ma dei più antichi Piardi detti Raca/Rache, dal
nome dell’ava Lucia Racca (1842) sposata a Bono
Piardi (1831), poi genitori del succitato Antonio (1878)
nonno dell’odierno (16.2.2015) defunto Attilio.
Funerato in Pezzaze il 18 febbraio 2015. [Vedasi alle
pagine 127, 128 (Gaèl, Rache-useladur), 129 –
Genealogia Gaèi, 158 (Rache), 344 (Gaèl),
517, 536 (Scotöm), 554 (Useladur) del Volume 1°
I PIARDI, edito l’anno 1998 e per il sopranome Gaèi
alle pagine 222, 287, 356, 374 (RACHE, Gaèi–Useladur),
727 ed anche alla pagina 855, sempre del volume 2°
I PIARDI, edito l’anno 2000]. (Vedi fotografia donata
ai parenti dai familiari di Attilio, febbraio 2015)
Attilio Piardi 1929-2015
-
PIERINA Piardi, di anni
73, figlia di Bono (1903) dei “Gaèi”
da Pezzaze; parente, di parte materna, dei Bregoli detti
Brogne. Deceduta a Lumezzane (Bs), febbraio 2004; era
nata l’anno 1931. (Da "I nostri morti, anno
2004" in Foglio Notizie "I PIARDI" del
dicembre 2004, diffuso nel mondo dei Piardi)
-
PIETRO Piardi (1953)
fratello di Angelo del 1961, entrambi figli di Attilio
(1929-2015). (Vedi la foto del 1966 quando accompagna
Angelo di ritorno dall’Asilo infantile)
-
ANGELO Piardi del 1961 figlio
di Attilio (1929- 2015). E’ il Piardi “Gaèl”,
dei Gaèi, con il quale per merito suo e delle foto
da lui pubblicate (nel menzionato Social Network, 13 gennaio
2016) abbiamo aperto e redatto questa pagina web, terminandola
(almeno per ora) proprio oggi 26 aprile 2016. (Vedi foto
di Angelo: del 19.9.1963, in braccio alla nonna Catterina,
in località Carezze; dell’anno 1966, all’età
di cinque anni, al …telefono con grembiulino d’Asilo;
allo chalet sopra il Colle di San Zeno, la sera del 31
dicembre 2015; con la sposa ed un’amica di lei il
giorno del compleanno, 14 marzo 2016).
Angelo Piardi n.'61, qui a 5 anni.
Angelo P. '61, dall'asilo, col fr. Piero n.'53, fig. Attilio
Bone de Sante-Gaèi
Carezze, 19.9.63. Angelo P. (1961) con nonna Caterina 'Brogna'
Antonio Piardi (Gal) e Secondo Viotti (Dize),
Bovegno sett. 1946
Angelo P. Gaèi (1961) con la sposa ed un amica, 14
Marzo 2016 il dì del compleanno
Angelo P. Gaèi (1961) allo chalet sopra Colle di S.
Zeno 1540 mt. - 31 Dicembre 2015
[A cura di Achille Giovanni Piardi,
27 aprile 2016]
Romina Piardi che vive a Marcheno
in Val Trompia per suo padre EMILIO PIARDI di Gaèi.
Ricostruzione definitiva alla data del 4.4.2020 giorno della
morte di EMILIO PIARDI “Micio” dei detti Gaèi,
padre di Romina.
Torniamo all’inizio, 3.12.2016, giorno in cui la nostra
Romina si è fatta conoscere attraverso uno dei Social
Media e faticando siamo riusciti a risalire alla famiglia
di appartenenza: i Gaèi di Pezzaze in Val Trompia.
Infatti, dopo un tentativo di Achille Piardi di risalirvi
- partendo dal nome EMILIO Piardi padre di Romina - giungemmo
a questa precisazione
Romina: <<Ciao Achille, mio papà è Emilio
Piardi “Micio” della famiglia “Gaèi”
figlio di Rosa Gipponi e Arnaldo Piardi. Abito a Inzino di
Gardone Val Trompia e sono sposata Gardoncini “Camusì”.
Che bello, Achille, che hai questa passione! Mio bisnonno
si chiamava Antonio e mio nonno paterni Arnaldo ed era nato
nel 1908; mia nonna era del 1915. Spero averti aiutato>>.
Achille. Aiutato sì ed un poco confuso, ma vedrai che
presto faremo chiarezza. Controllo l’appartenenza tua
alla famiglia Gaèi con i dati raccolti venti anni fa.
Oltre ai volumi sui Piardi, 1°, 2° e 4°, il 3°
uscirà a breve, mentre il 5° vedrà la luce
l’anno prossimo 2017. Tuttavia, recentemente ho preparato
e pubblicato in I PIARDI sito internet ufficiale del Casato
PIARDI una bella pagina, almeno l’inizio dei tuoi Gaèi.
Tuo zio forse Giacomo, fratello di tuo padre, del 1944 vive
ancora in Belgio?
Achille. Dopo una decina di minuti aggiunge: ho controllato
la famiglia Piardi “Gaèi” per la quale
abbiamo non molto; tutto discende dalle conversazioni in Pezzaze
dal 1997 al 2005. Compresa la bellissima testimonianza orale
rilasciatami da Giacomo di Gaèi – in realtà
Francesco Piardi del 1913 - ottenuta direttamente in data
31.1.1998. Tutto però, pur partendo da lontano, si
ferma al 1918 quando nasce Antonio, fratello di Arnaldo del
1908 ed alla morte di Antonio data al 1978. Specificamente
quale albero genealogico abbiamo questo per tuo nonno ARNALDO
1908 – 1980.
ARNALDO PIARDI (1908 -1980) di Antonio (1878) e di Elisa Ghetti.
Nasce nel 1908. Sposa Rosa Gipponi ed ha quattro figli: Alfio
(1938), Antonio (1940), Emilio (1943), Giacomo (1944) che
vive in Belgio. Arnaldo muore nel 1980 e Rosa nel 1946.
Romina: <<Quasi tutto giusto; lo zio che vive in Belgio
si chiama Luigi, non Giacomo>>.
Achille a Romina. Della discendenza di Emilio, tuo padre,
e di quella dei suoi fratelli, tuoi zii non abbiamo nulla.
Nessuno, a suo tempo ci raccontò o ci scrisse alcunché.
A parte la bella intervista che ottenemmo da Giacomo Francesco
Piardi del 1913, come detto sopra. Risolto l’arcano
del perché mi fu difficile risalire a quale Emilio
Piardi, tuo padre, viste le diverse omonime dei Piardi tutti
battezzati col nome Emilio. La pagina dedicata ai Gaèi
nel sito I PIARDI è questa, cliccaci è vedrai
(anche se sarebbe opportuno vedere i Volumi cartacei sui Piardi)
> http://www.piardi.org/persone/p103.htm
Romina: <<Mia nonna materna era una Piardi dei detti
Pelès: Piardi Annunciata. Ho visto la pagina del sito.
Grazie, ma dai, ho riconosciuto la zia di mio papà,
Romilla Piardi>>.
Achille a Romina. Nonna Annunciata la trovi qui > http://www.piardi.org/persone/p69.htm.
Le preparammo questa pagina subito dopo la morte. Fui al suo
funerale. Di Romilla mi parlò molto Angelo Secondo
Viotti (1916). Romilla morì attorno all’inizio
delle mie ricerche, credo nel 1996.
Romina. Appena vado a trovare mio papà Emilio gli mostro
le foto che ho trovato nella pagina del sito; bensì
sia ammalato, i ricordi vecchi gli riaffiorano con facilità.
Vive a Sarezzo e per ora sta ancora bene anche se soffre molto>>.
Achille. Dei tuoi Gaèi non abbiamo tutta la genealogia,
a parte quella antica (sec. XIX/XX) presa dai registri comunali
almeno 20 anni fa. Abbiamo tuttavia tanti racconti fattici
a Pezzaze, sia su Arnaldo (1908) quanto su Antonio (1918),
sia nei termini, del vulgo pezzazese, “Salù”
e di “ol gat èn la saléra”. Sia
anche del fatto che i Gaèi sono in realtà anticamente
detti “Rache” - dal cognome dell’ava Raca
o Racca quale cognome - di cui i volumi dei Piardi parlano
ampiamente. Se puoi, sempre tu ritenga, salutami tuo padre
Emilio pur non conoscendolo di persona. Cosa vuoi, Romina,
nessuno mi ha mai fatto cenno di nulla, nemmeno Angelo Piardi
nato nel 1961 mi ha parlato di tuo padre, eppure è
proprio dall’aver conosciuto Angelo e solo qualche mese
fa di questo stesso anno 2016 che abbiamo avviato la pagina
internet Piardi detti Gaèi.
Romina. <<Certamente, gliene parlo a papà, volentieri.
Sono sempre cose piacevoli le nostre. Vedrò meglio
la pagina internet Piardi Gaèi>>.
Achille. Grazie. …ci sono voluti quasi venti anni di
attesa, ma un altro importante tassello alla vita dei Piardi
detti Gaèi e a quello dei Pelès di nonna Annunciata
Piardi lo abbiamo aggiunto. Con altre nuove notizie potremmo
ampliare la pagina internet Gaèi ora esistente ed anche
integrare la genealogia Gaèi esistente nel volume 1
I Piardi (del 1998) ciò con l’uscita del 5°
volume. Se ti metti di buona volontà ce la facciamo.
Lo hai il primo volume I PIARDI e possiedi anche il secondo
uscito nel giugno 2000? Ciao
Romina. <<No!>>. Gardone V.T. 4.12.2016
Achille. Appena passo da Gardone nel salire a Pezzaze i volumi
te li porto io. Ciao. Gussago, 4.12.2016
Romina. Il 24.5.2019, riprendendo la conversazione di quasi
tre anni prima, scrive: <<Le ho mandato questa foto
perché ci tenevo; è una delle poche tra i ricordi
di mio papà Emilio Piardi. Si tratta del giorno del
matrimonio di mio papà. Alle spalle di mio papà
si può scorgere il fratello Antonio ancora vivente,
molto nascosto, invece, il padre di loro Arnaldo. Mi piaceva
condividere questa fotografia con Lei Achille. Mio papà
Emilio si è sposato con Bregoli Giovannina –
figlia di Piardi Annunciata dei Pelès. Vi sono in foto
i rispettivi fratelli di mia mamma: Bregoli Cecilia Iole,
Giulio, Emilio, Ilde; non compare nella foto l’altra
sorella Gesuina. Viventi sono mia mamma Bregoli Giovannina,
sua sorella Ilde (molto malata) e Gesuina che aveva sposato
Mansueto Raza detto Neani, deceduto qualche anno fa, hanno
sempre abitato nella zona della Miniera Stese di Pezzaze>>.
(Gardone V. Trompia, 4.6.2019)
Achille. Grazie, anch’io possa cadere in qualche piccola
confusione; siamo al 9.1.2019 in numero di 2333 Piardi e discendenti.
Romina. <<Caspita, così tanti! La generazione
di mio papà Emilio penso si fermi qua. Siamo due sorelle
e anche i cugini non hanno avuto figli. Mia cugina figlia
di Piardi Alfio ha avuto due femmine e l’altro fratello
di mio padre, Antonio Piardi, un solo maschio che ha avuta
una femmina per cui … e l’altro fratello ancora,
sempre di mio padre, colui che si trova a Liegi in Belgio,
Luigi, non ha avuto figli>>. (Gardone Val Trompia, 4.6.1019)
Achille a Marina, non potendo ricordare a distanza di tempo
la conversazione sin qui descritta, il 4.4.2020, interpella
a mezzo di un social/media Marina Piardi: “Scusa mi
sai dire esattamente di questo Emilio che ci ha lasciati,
di cui mi viene detto, corredandomela di una foto, “è
il fratello di Alfio”? (Angelo Piardi dei Gaèi,
del 1961)”.
Romina. <<È il mio papà Piardi Emilio
detto Micio. Viveva a Sarezzo in Val Trompia. Era nato il
27 maggio 1942>>.
Achille a Romina. Ti chiedo scusa. Mi spiace, condoglianze
sentitissime. (Gussago, 4.4.2020)
Romina. <<Qualche anno fa avevamo parlato di mio papà
Emilio, quando mi ero associata a facebook da poco. Viveva
a Sarezzo dal 1989 poi, purtroppo si è ammalato e da
un anno era in questa struttura RSA Madre Teresa di Calcutta.
La maggior parte della sua vita l’ha, però, vissuta
sulle sue montagne>>.
Achille. Grazie di tutto. Purtroppo è un momento assai
difficile quello di questa primavera 2020; tuttavia noi non
dimentichiamo i nostri cari che se ne sono andati da noi,
strappatici repentinamente. Ho ritrovato, dopo la tua indicazione,
la nostra conversazione iniziata il 3.12.2016, la data dalla
quale siamo partiti anche oggi, 7 luglio 2020, descrivendola
dall’inizio per tutti noi Piardi. Nulla deve andare
perduto. Ancora perdonami se, senza volerlo, sono entrato
nel tuo intimo così brutalmente; non pensavo proprio
si trattasse di tuo padre Emilio “Micio”.
Romina. <<Grazie a te Achille. Amavo chiamarlo “Micio”
mio papà Emilio. Non c'è nessun problema io
amavo chiamarlo Micio, era il suo soprannome. Anche mia madre,
Bregoli Giovanna/Giovannina, lo chiamava sempre così.
Dirò che se tu lo chiamavi Emilio non ti rispondeva.
Non le so dire neanche l'origine del soprannome e per quale
motivo. Anche mia nonna materna era Piardi Annunciata dei
detti Pelès, per la quale, lei Achille, aveva scritto
un bell'articolo su di lei, voglio dire la pagina internet
dei Piardi.
La ringrazio, Achille, soprattutto in questo momento è
giusto ricordare le origini ciò rende meno doloroso
tutto. Quello che noi siamo; la famiglia è tutto>>.
Achille. Veramente, ora ti posso salutare con un Ciao. Prometto
di pubblicare la foto del matrimonio di papà Emilio
con mamma Giovanna contornati dai familiari.
Pezzaze. Matrimonio di Emilio Piardi (Nato a Pezzaze il 27
maggio 1942)
dei detti Gaèi con Giovanna/Giovannina Bregoli.
(Achille Giovanni Piardi, 7.7.2020)
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