VOLUME
III
I PIARDI NEL TEMPO -
dimore, vita vissuta, costumi portati dai Piardi ed anche
devozioni cui siamo stati capaci in più di cinque secoli
di vita.
4. DEVOZIONI
4.5 SANTE QUARANTORE
foto: 1955 - processione eucaristica
Quaranta ore di adorazione comunitaria del
SS. Sacramento in esposizione ostensoriale solenne, con momenti
di intimo colloquio spirituale.
(vedi a Gussago e Pezzaze e alla voce specifica del glossario
vol. I e 2)
Pia pratica eucaristica per onorare Gesù Cristo durante
le quaranta ore in cui giacque morto nel sepolcro, attraverso
la pratica liturgica di deportare l'Ostia consacrata nascosta
in apposito altare sotto forma di sepolcro.
Sembra che come tale venisse già praticata con il titolo
'Oratio quadraginta horarum' prima del 1216 dai Battuti di
Zara nella chiesa di S. Silvestro negli ultimi tre giorni
della Settimana Santa.
Fu poi ereditata nella stessa città fin dal 1439 dai
terziari francescani e anche con la Confraternita in 'Coena
Domini'.
E' ancora aperta la questione se nella forma che ha poi preso
e che ancora conserva di esposizione solenne e pubblica (in
forma visibile e solenne) in sempre più sontuosi apparati
per quaranta ore distribuite in tre giorni sia stata avviata
da S. Antonio Maria Zaccaria fondatore dei Barnabiti, o dal
padre cappuccino Giuseppe Piantanida da Ferno vero iniziatore
della pia pratica a Milano.
Per Brescia la nascita della stessa è senz'altro da
attribuirsi al cappuccino presente in città nel 1536
nell'appena sorto convento della Badia. (
).
Nel 1549, trovandosi a Brescia, il Vergerio, in fama di apostata,
padre Giuseppe da Ferno, dopo aver tentato inutilmente di
avvicinarlo, d'accordo col vicario generale adunò,
una domenica, la popolazione della vecchia chiesa dei Santi
Faustino e Giovita e lo invitò inutilmente a celebrare
con lui nella cattedrale, auspici i martiri bresciani, le
Quarant'ore. (
).
Con le Quarantore in duomo di Brescia cominciò il 29
febbraio 1580 la visita apostolica di Carlo Borromeo vescovo
di Milano il quale già a partire dal 1565 ne aveva
ordinato la diffusione nel corso del primo Concilio provinciale.
(
).
Il bresciano padre Mattia Bellintani è ritenuto il
primo che ebbe modo di inquadrare in un preciso contesto di
pratiche la pia devozione in un Trattato della Santa orazione
delle Quarantore, pubblicato a Brescia nel 1588. (
).
Il rilancio in grande della pia pratica si ebbe con padre
Giacinto dei conti Natta di Casale Monferrato, il quale dopo
averla predicata a Bergamo, Milano (1613), Roma (1614) la
predicò nel 1615 a Brescia in duomo vecchio. (
).
A Brescia, per intervento del vescovo Monsignor Giorgi, prende
frutto particolare per le Quarantore la Società Apostolica
delle Quarantore iniziata nel 1608. Enc. Bs (Enciclopedia
bresciana, Antonio Fappani. La Voce del popolo - Editrice)
Grazie ai Cappuccini e ai Gesuiti la pratica delle Sante Quarantore
viene sempre a diffondersi maggiormente; a Limone del Garda
le Quarantore sostituirono nella seconda metà del 1800
i Tridui.
Solenni, anche se solitamente meno fastosi di quelli dei Tridui
per i defunti, gli apparati che videro l'impegno anche di
noti artisti. Questi apparati sono noti a Brescia come 'macchine
del Triduo'.
Gli abitanti di Travagliato fanno risalire le loro 'Quarantore'
al 1647 quando acquistarono l'imponente 'apparato effimero'
che durante la funzione veniva illuminato a giorno con l'accensione
di centinaia di ceri.
Pezzaze e i Piardi non sono estranei a questa pia devozione,
basti pensare a Bortolo 'Catanì' da Pezzaze il quale
morendo volle che si beneficasse con le sue sostanze la predicazione
delle Sante Quarantore. A Tal punto che il più noto
benefattore di Pezzaze Angelo Bregoli in morte decide di contribuire
anch'egli a questa pia devozione prendendo ad esempio il precedente
atteggiamento di Bortolo citandolo espressamente nelle sue
volontà testamentarie.
"BORTOLO PIARDI: Pezzaze
sec. XVIII - XIX. Da tempo nella chiesa parrocchiale di
Pezzaze si celebrava la funzione delle Sante Quarantore. Per
questa celebrazione Bortolo della famiglia Catanì aveva
disposto un legato di lire milanesi sessanta.
Angelo Bregoli, il munifico benefattoredella
comunità, desiderando questa funzione più solenne
vi provvede con testamento del 1849 con propri mezzi finanziari
disponendo per lire 340 milanesi annue da impiegarsi congiuntamente
alla suddetta somma di lire sessanta disposta dal fu Bortolo
Piardi Catanì. (
dal testamento di Angelo Bregoli
datato 8 gennaio 1849, deceduto in Pezzaze il 6 dicembre 1849).".
Padre Giovanni Maria Bontacchio (1881) in Memorie di sacerdoti
e di chierici pezzazesi in <Pezzaze nella storia e nella
sua vita religiosa (1944)> parlando di Don Giovanni Viotti
(1829 - 1911) così lo descrive: "(
) bisognava
poi vederlo nelle Quarant'Ore come ci teneva ad accompagnare
le sue processioni all'ora di adorazione! E quelle processioni
e quelle ore di adorazione si distinguevano per la spontaneità
e per la robustezza dei canti che riuscivano più facili,
intonati e sostenuti da lui. Infatti" continua "è
qui che noi l'abbiamo conosciuto assiduo al confessionale,
al capezzale degli infermi, sostenitore del canto nelle Sacre
funzioni con la sua voce facile, limpida, baritonale."
Per don Giovanni Viotti vedi anche alla voce Madonna del Rosario.
(Vedere anche 'Quaresimale').
SANTE QUARANTORE a CIZZOLO di Viadana
(Mn)
Don Bruno Bertolotti, Prevosto di S. Giacomo Maggiore
Apostolo, ricorda che a Cizzolo è tradizione celebrare
l'adorazione del Signore in SS. Sacramento, "Le Sante Quarantore",
a partire dal giorno delle Palme, dopo la benedizione dell'Ulivo.
La chiusura avviene la sera del martedi Santo, con la celebrazione
della S. Messa. (Martedì Santo, 26 marzo 2002)
LE SANTE QUARANTORE
nella fluviale PORTIOLO.
Portiolo di Viadana (Mantova), Diocesi di Cremona.
Zona industriosa, con porto, ubicata fuori dall’argine.
1653. << “Tirando giù il Po a biolche il
terreno di Portiolo la Communità fece voto di far le
quarantore con prediche per 4 feste incominciando dal giorno
di Tutti i Santi alli PP. Cupuccini ogni anno obligandosi
a passare a detti P.ri lire 29 e mezza di cera e lire 27 di
olio, le quali furono pagate poi sotto lì 2 Gen. del
1654 così da’ libri de’ consili”.
>>.
[Anno 1653 della cronologia – “Giardino dilettevole
dei più vaghi fiori, che adornarono la città
di Viadana sin dalla sua fondazione (...) in forma cronologica”.
Scritta l’anno 1770 da don Carlo Araldi in Viadana.
Giuseppe Flisi “Benedetto Viani (...)”. Ediz.
1997, Viadana (Mn)]
LE SANTE QUARANTORE nella franciacortina
GUSSAGO (Brescia).
1837. << 1837, 3 aprile: Gussago. "Lavagnini
Domenico figlio del fu Gio.Batta, e della fu Lucrezia Susurbini",
ingressa "alla Prepositura di S. Maria Assunta il 3 Aprile
1837, ottava di Pasqua: solenne funzione delle 40.ore. Nacque
in Cigole il 7 Febbrajo 1793, di mattina, era il Giovedì
grasso; fù Curato in Patria dal 1817 al 1828. In 7mbre
1828 fù eletto Parroco in Lograto e nel 10.Xmbre 1836
ricevette l'istituzione canonica nella qualità di Preposto
di questa Parrocchia, in cui si trasferì il 3. Aprile
1837, terzo giorno della solennità delle 40.ore".
[Da "Cronografia dei Preposti che hanno governata la
Chiesa parrocchiale e prepositurale di S.ta Maria Assunta
di Gussago dall'epoca 1560 in avanti (…)", compilata
nel 1843 da Don Domenico Lavagnini Parroco]
2008. Forse non cosi partecipate come un tempo, comunque
anche quest'anno, nei giorni di Venerdì, Sabato e Domenica
ultimi di marzo, della settimana dopo Pasqua, si
sono tenute le SS. QUARANTORE con solenne processione
finale, lungo le strade del centro cittadino di Gussago, con
il Parroco Don Bonetta in cotta, stola e continenza, recante
il Santissimo Sacramento esposto nel maestoso ostensorio processionale
benedicendo a ciascun incrocio o piazzale, con sacerdoti
coadiutori (Don Pier Virgilio Begni Redona, Don Angelo Gozio
- Vicario Coadiutore e Don Giorgio Rosina - Direttore dell'Oratorio
dei maschi); condecorando il sacro corteo la Banda
musicale cittadina sotto il titolo di "S.Maria Assunta"
e col felice concorso di popolo, almeno cinquantenne,
orante e giubilante. Sacro corteo aperto dal grande "bandierone
rosso" portato da Marchina Giuseppe "dèl
Put" e valletti/e alle code, "Raggio" ostensoriale
processionale, in argento laminato, recato da Giorgio
Faita "Camulì", annunciante il sopraggiungere
del SS.Sacramento, protetto dall'antico baldacchino retto
da quattro uomini con agli angoli dello stesso i quattro
umani tedofori, ciascuno con propria massiccia e greve, antica, lanterna
processionale. I Piardi sono presenti.
LE SANTE QUARANTORE nella valtrumplina
PEZZAZE (Brescia).
Pezzaze; Parrocchia di S. Apollonio vescovo di Brescia.
1891 – 1900. Pezzaze. Parrocchiato di Don Pietro Ghirardelli.
A lui si deve l’iniziativa per la chiesetta del Santo
Rosario al Monte di Mondaro e per la macchina delle Quarantore.
Don Giovan Maria Viotti figlio di Annunciata PIARDI, venne
ordinato Sacerdote nel 1890 e destinato ad Idro. Aveva
pronunciatissimo il difetto della balbuzie. Con forza di volontà
riuscì a correggersi. L’Arciprete Ghirardelli,
parroco di Pezzaze, lo invitò un anno a predicare le
Sante Quarant’Ore. Fu ascoltatissimo dai suoi compaesani
i quali notarono con la più viva compiacenza che in
tutte le sei rituali prediche non aveva ripetuto nemmeno una
parola. (Vedi Sezione PERSONAGGI, VIOTTI
Giovanni Maria).
1936, 23 e 24 maggio. Pezzaze. Visita pastorale di Monsignor
Giacinto Tredici. Nella Relazione al Vescovo il parroco
don Michele Verzeletti (Travagliato, 1911; sacerdote dal 1926),
rispondendo alle domande poste dal 'Questionario' vescovile, scrive:
" A Pasqua non si dà la benedizione alle case.
(...). Nell'ottava di Pasqua si celebrano le Quarantore, con
'lodevole frequenza' da parte dei fedeli.
LE SANTE
QUARANTORE nella valtrumplina LAVONE (Brescia).
Lavone di Pezzaze; Parrocchia di S. Maria Maddalena.
Pezzaze. 1936.
Pio Istituto Angelo Bregoli - OSPEDALE. Giovanni
Maria Piardi è presidente nel 1936 ma anche nel 1939
(giusto il verbale di deliberazione 14 marzo 1936), e risulta
presiedere alla decisione di ripristinare il sussidio annuale
a favore della fabbriceria parrocchiale a titolo di concorso
nelle spese per le festività delle Santissime quarant’ore,
così come da antica disposizione testamentaria di Angelo
Bregoli, fondatore dell’Istituto, sulla scia dell’analoga
volontà anzitempo espressa da Bortolo Piardi –
Catanì.
(Archivio storico Pio Istituto Bregoli - Pezzaze. Lettura
degli Atti svolta l'anno 1997)
Il 26 maggio del 1936 il vescovo è alla Parrocchia
di Lavone di Pezzaze "Santa M. Maddalena". Il Parroco
don Andrea Bernardelli, rispondendo alla domanda del Questionario scrive.
"Le SS. Quarantore si celebrano con solennità,
(...)". "Durante l'anno ci sono speciali predicazioni
in Quaresima (...), alle Quarantore e nel mese di maggio".
(Don Andrea Bernardelli è fratello di Brigida andata
in sposa a Faustino Piardi da Pezzaze dei detti Pelès,
andati a vivere nella pianura Bresciana: Ghedi, Montichiari).
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