Andrea Piardi (dottor
professor), medico angiologo
Andrea Piardi (dottor professor), medico
angiologo
Andrea Piardi (1923) nasce
a Brescia dai coniugi Giuseppe (1881-1961) e Vittoria
Ferrata; è medico chirurgo, angiologo. Del ramo,
o ceppo, di quei PIARDI che da PEZZAZE andarono in Franciacorta
(Gussago, Padergnone, Rodengo, Saiano, Rovato) a partire dai
primi anni dell’Ottocento, con ANDREA senior (Pezzaze,
1767 – Gussago, 1843) e Andrea figlio (Pezzaze, 1799
– Gussago, 1854) e poi con Giovan Maria, morto l’anno
1844 in Saiano, ed il di lui figlio Giovanni Maria (1845)
nonno del nostro Andrea.
Il Professor Andrea Piardi, angiologo; è
della famiglia degli antichi “Catanì” originari
di Pezzaze, poi dimoranti a Saiano, indi a Fiumicello di Brescia
e successivamente in Brescia città.
(Vedi Vol. I, cartaceo, “I PIARDI” ediz. anno
1998, Genealogia – Piardi nati a Pezzaze: Catanì
e Altri Piardi del bresciano originari di Pezzaze; pag. 39-44,
162-165).
Giuseppe, suo padre
Giovanni Maria, suo nonno
Giovan Maria, suo bisnonno
Giovan Maria, suo fratello
Vittorio, su fratello
Giuseppe, medico e Maria Vittoria, titolare du un attività
commerciale in Brescia all’insegna “BUSATTI”,
sono figli di Andrea.
Corrispondenza del Dottor Tullio
Piardi figlio di ANDREA con il Curatore della RICERCA
Piardi
- 27 agosto 2012, ci scrive il dott. Tullio
PIARDI figlio di Andrea. <<Carissimi, ho letto con interesse
il capitolo riguardante il mio papa Andrea Piardi. Devo fare
qualche piccola precisazione e darvi notizie nuove. Sono tre
i figli di Piardi Andrea: Giuseppe, Maria Vittoria e il sottoscritto
Tullio nato il 14/03/1966, chirurgo generale. Il papà
é deceduto il 21 novembre 2011. Un cordiale saluto,
Tullio Piardi>>.
- Achille Piardi risponde al medico Tullio Piardi,
nei termini seguenti. ""Al Dottor TULLIO PIARDI.
Innanzitutto grazie per le segnalazioni che ci fornisce: è
in questo modo che abbiamo costruito e costruiamo la piccola
Storia dei Piardi nella Storia ...più grande. Sia per
ciò che concerne la stesura delle pagine del sito www.piardi.org
ed il Volume 3 on line in esso contenuto http://www.piardi.org/opera/volume3.htm,
sia per quanto riguarda i volumi cartacei "I PIARDI"
(in tre tomi) pubblicati rispettivamente nel 1998 e nel 2000
(il secondo in due tomi). Presto vedremo come ... pubblicare
il Volume numero 4, di 1850 pagine... Tutto questo proprio
nell'imminenza della ricorrenza del 2 settembre 2012: 525
anni di storie dei PIARDI nella Storia (2 sett. 1487
- 2 sett. 2012), al Rifugio Piardi al Colle di San Zeno sopra
Pezzaze. A conoscenza della morte di suo padre, il Prof. Andrea
Piardi, per il quale preciseremo la data in cui è venuto
a mancare, anche nel sito www.piardi.org
- meglio alla sezione PERSONAGGI http://www.piardi.org/persone/p79.htm
. Per verità la pagina web è stata preparata
da qualche tempo, ed in forma provvisoria, precisamente a
cavallo tra il 2004 ed il 2005, in attesa di altre notizie
sulla figura di Andrea PIARDI (1923). Poi integrata mano
a mano..., con l'aggiunta finale del settore PIARDI CACCIATORI,
che non crediamo essere... fuori posto. In verità
della Sua famiglia, Dottor Tullio, (...la nostra stessa famiglia
d'origine quella detta Catanì, …andando indietro
nei decenni e forse di più...) non siamo riusciti ad
avere sufficienti notizie (nonostante qualche nostra richiesta
a partire dal 1997). Vede, dottor Tullio: sono riuscito a
conoscere Sua zia Giuseppina e Sua Madre (erano assieme nel
giugno 2000 in Pezzaze durante il nostro Raduno Giubilare
Universale dei PIARDI), ho incontrato - pur conoscendolo da
prima - Suo padre Andrea in momento triste, il funerale
della notaio Maria Vittoria Piardi a Borgo Poncarale (più
o meno, mia coetanea che avevo conosciuto in occasione di
motivi di lavoro...). Di Sua zia Giuseppina ho saputo
solo da qualche hanno essere sposa del farmacista di Lumezzane
Dott. Zamboni (casualmente per degli articoli di giornale
riguardanti la guerra d'Africa dello Zamboni). Infine di Lei,
Dottor Tullio, avevamo notizia, ci mancherebbe, la sappiamo
medico e medico di medicina dello sport e riabilitazione e
altro, ma poco conosciamo..., nessuno ci ha mai specificato
tuttavia chi fosse Suo padre. Di questa Sua famiglia (originariamente
la stessa mia, come Le ho detto sopra) scesa da Pezzaze a
Padergnone di Rodengo e Rodengo centro nonché
a Saiano sin dall'inizio della prima metà
dell'Ottocento, come avrà inteso conosciamo poco. Saremmo,
sarei ben lieto di apprendere molto altro a partire da Suo
padre, il Dott. Prof. Andrea (che a Pezzaze ricordano bene
sin da quando piccolo, con gli altri fratelli, saliva a Pezzaze in
moto con il loro papà Giuseppe (il di Lei nonno, dott.
Tullio); ... era il periodo di fine anni Venti/inizi dei Trenta.
[...sapesse come lo ricordava bene Angelo Secondo Viotti classe
1916, mia colonna nella RICERCA PIARDI per lunghi sette anni
e mezzo (1997-2005), deceduto alla fine di maggio 2005].
Scusi, credo averLa stancata abbastanza. Avrà però
inteso che da tempo stavamo in attesa di perfezionare il quadro
generale di questa Sua famiglia ed, in senso lato, anche mia.
(I miei a Pezzaze ed anche a Gussago e Padergnone, i
Suoi a Pezzaze, ma pure nel Comune di Rodengo ed in quello
di Saiano con tante "venute" a Gussago quali
testimoni di matrimonio per gli antichi miei avi ovvero quali
padrini di Battesimo dei miei ed anche viceversa). Scusi,
ancora. Grazie. Cordialità"". Achille Giovanni
Piardi
- Ancora il 27 agosto 2012, la immediata
risposta del dott. Tullio Piardi di Andrea. Carissimo Signor
Achille, non si deve assolutamente scusare con me anzi, siamo
noi a doverci scusare con lei per l'inadempienza nel dare
notizie sicure del nostro ramo. Sarà mio compito parlarne
con i fratelli per cercare di fornire il maggior numero possibile
di notizie non pubblicate. Per quanto mi riguarda sono sì
medico chirurgo ma specialista in chirurgia generale specializzato in
chirurgia epato-bilio-pancreatica e trapianti d’organo
(fegato-rene). La nozione di medico dello sport é probabile
che sia dovuta al fatto che fino al 2007 sono stato nominato
docente di chirurgia generale nella scuola di specialità
in medicina dello sport. Attualmente lavoro in Francia precisamente
a Strasburgo e Reims. Abito a Ville Dommange, cap 51390
e sono sposato con Francesca Giampaoli nata il 13-11-1971
laureata in medicina e chirurgia specialista in chirurgia
generale ed al momento chirurgo presso l'ospedale di Epernay.
Non abbiamo figli. Con sincera gratitudine, Tullio Piardi
- Sempre il 27 agosto 2012, Achille scrive
ad Dottor Tullio. "Grazie. Grazie delle precisazioni
ed integrazioni, anzi novità assolute, relative
alla Sua professione specialistica medica nonché per
quelle relative al Vostro matrimonio. Abbiamo già posto
in cantiere di aggiornare la pagina web di Suo padre, Professor
Andrea, nel nostro www.piardi.org integrandone il
contenuto o di ...rivederla integralmente. Attendiamo altre
notizie relative a Voi tre fratelli: Giuseppe, Maria
Vittoria e Tullio. Cordialità",
Achille Giovanni Piardi. [Integrazione operata il
mese di Febbraio 2014]
Il giorno di Venerdì 8 Ottobre 2010
in città di ANGHIARI (Arezzo), nell’antica artigianale
tessitoria – teleria BUSATTI, condotta dai signori Sassolini,
il signor Sassolini, padre, ebbe a parlarmi del Dott. Prof.
Andrea PIARDI e della di lui figlia signora Maria Vittoria
titolare del Commercio all’insegna “Busatti”
- Maria Vittoria Piardi, sito in Via Crocifissa di Rosa -
Brescia. (Testim. di Achille Giovanni Piardi)
Settembre 2004. Andrea Piardi, appassionato
cacciatore, scrive un libro. Un libro sugli infortuni durante
le «battute» scritto dal dottor Andrea Piardi.
«Un libro dei perchè nato, per rispondere ad
alcuni quesiti che mi sono spesso sentito rivolgere durante
la mia esperienza nelle commissioni per l'esame di caccia».
Così il prof. Andrea Piardi ha definito il suo libro,
«Caccia ed infortuni», vademecum per situazioni
nelle quali può imbattersi un cacciatore. É
corredato, oltre che di una ricca parte teorica, di un prezioso
glossario per la corretta interpretazione di vocaboli tecnici;
il volume è edito in collaborazione con la Provincia
di Brescia. [http://www.piardi.org/dicono/battute.htm
- 15 settembre 2004 - Giornale di Brescia. Vedi anche
in http://www.piardi.org/dicono
]
La copertina del volume ANDREA PIARDI
Mercoledì 15 Settembre 2004: Esine
(Brescia). Domenica si aprirà la stagione venatoria.
Le specie in deroga sono fringuello, peppola, passero e storno
Caccia, quattro giorni al via L’assessore Sala: «Lavorerò
per l’ambito unico regionale». (A cura di Mario
Mattei). Tutto è pronto, 21 mila le doppiette lucidate
e le attrezzature complete; resta solo da caricare la sveglia
molto, molto presto. La stagione venatoria comincerà
domenica in pianura e per quello che riguarda la migratoria
in montagna; la caccia in zona Alpi per la stanziale aprirà
i battenti il 3 ottobre. La presentazione ufficiale della
stagione è avvenuta nella suggestiva cornice della
scuola «Alpe Rosello», a quota 1800 metri in territorio
di Esine. E a precedere il discorso di Alessandro Sala, gran
cerimoniere per l’occasione, la Santa Messa dei cacciatori,
celebrata da don Tino Clementi e don Aldo Mariotti, che hanno
per così dire richiamato tutti all’ordine con
la preghiera di Sant’Uberto patrono dei cacciatori.
L’assessore Sala ha poi tracciato le linee sia per la
stagione venatoria pronta a partire sia per la gestione dell’assessorato
da lui retto dal 1999. E lo ha fatto prima confermando che
il 21 settembre porterà in Giunta la delibera che riconosce
il tavolo istituzionale delle associazioni venatorie riconosciute
(«mi impegno a convocarlo mensilmente»); e successivamente
riconoscendo che la creazione dell’ambito unico provinciale
«è la soluzione migliore per tutti, dimostra
che la maturità del cacciatore negli ultimi anni è
cresciuta in maniera netta; e oltre a questo cercherò
di portare in Regione l’idea di un ambito unico a livello
lombardo». (...). (...). Il vernissage ufficiale
della stagione venatoria è stata anche l’occasione
per presentare al pubblico il libro «Caccia e infortuni»
redatto da Andrea Piardi: «Anche questa è una
forma di cultura, e può diventare utile per tutti».
(BRESCIAOGGI, 15 Settembre: 2004)
5 settembre 2005. Brescia. Non solo per cacciatori il manuale
su come affrontare gli infortuni. CURATO DAL PROF. PIARDI
E PRESENTATO DA GIANBATTISTA LANZANI. È stato
presentato, venerdì sera, alla Galleria del Tiro di
Lograto, il volume «Caccia e infortuni» curato
dal prof. Andrea Piardi e voluto dall’assessorato provinciale
alla Caccia, Pesca e Sport «come importante strumento
di consultazione, capace di comprendere nella vasta platea
dei suoi lettori, non soltanto gli appassionati dell’arte
venatoria». Il dott. Gianbattista Lanzani, storico direttore
del nostro Giornale, con il piglio del giornalista doc, ha
intrapreso una sorta di «ping - pong» con l’autore,
in un botta e risposta che non ha esitato a rapire, da subito,
l’attenzione di un pubblico numeroso. «Si tratta
di un libro straordinario - ha esordito Lanzani - al quale
il titolo non fa, del tutto, onore. In quanto prontuario dei
perché, questo volume ha il pregio di essere un vero
proprio manuale non solo per chi intraprende una battuta di
caccia, ma per tutti coloro che si trovano lontano dal proprio
contesto ambientale e che, in alta quota, al mare o mentre
praticano jogging, possono incorrere in situazioni d’emergenza.
In questa lunga fatica - ha continuato Lanzani - l’autore
ha distillato il suo sapere unendo alla chiarezza espositiva,
il rigore scientifico dell’analisi». Il prof.
Piardi, ha chiarito: «Questo libro nasce dai suggerimenti
forniti dai colloqui con gli esaminandi e ha come sua precipua
finalità, quella di rendere accessibili ad una moltitudine,
argomenti che sembravano privi di vita, inerti e astratti
perché non sufficientemente illustrati o presentati
in modo tale da raggiungere i soli addetti ai lavori. Di qui,
il mio tentativo di rendere con grafica policroma il divenire
di un processo traumatico e lo scatenarsi delle reazioni di
difesa dell’organismo». A fare gli onori di casa
all’autore, anche l’assessore alla Caccia, Alessandro
Sala che ha ribadito la centralità dell’apporto
culturale in ambito venatorio. «Nella nostra provincia
che vanta più di 30mila cacciatori, questo testo vuole
essere uno strumento di consultazione che ha l’ambizione
di spingersi verso orizzonti più ampi, raggiungendo
e coinvolgendo anche chi non pratica questa passione ancestrale.
Passione che è intrisa di storia, di sentimenti e di
vissuti veicolabili, soltanto, attraverso una decisa azione
culturale». (f. nod.). (Giornale di Brescia, 5 settembre
2005)
Foto di caccia dei PIARDI,
in Valtrompia e altrove:
Bovegno, 8 settembre 1946: battuta di caccia.
Antonio Piardi (detto Gal) con Secondo Viotti
Cacciatori segugisti di Pezzaze l'anno 1913,
da destra verso sinistra: il detto "èl Cit",
Giovanni Viotti (Mosca) e
Francesco Richiedei (dei detti Marochèi)
- Vedi altre fotografie e
notizie nella pagina dedicata: CACCIATORI Piardi…nel
tempo.
PIARDI con parenti ed affini appassionati
cacciatori:
FRANCESCO (1911)
Un
Vescovo, caro ai PIARDI, con la passione venatoria
Don
Gian Piero Piardi, a SUSA (To)
Battista
di Domenico Maffina (in "I MAFFINA di Pezzaze")
La CACCIA o ARTE VENATORIA
La CACCIA o ARTE VENATORIA in quel
di PEZZORO (Comune autonomo, contiguo di Pezzaze), l'anno
1850.
VALTROMPIA, 1850. Pezzoro e Pezzaze
(terra dei Piardi la seconda, mentre nella prima vi trovano
origine le famiglie imparentatesi con i Piardi pezzazesi).
Lo storico Cominazzi negli anni attorno al 1850 rilevava che
Pezzoro rimaneva “come una repubblica a sé stante,
tanto che la caccia si esercitava anche quando le armi erano
proibite severamente dalla legga marziale”.
Quanto alla caccia, succeduto al governo austriaco quello
nazionale tutti i valtrumplini, sottolinea ancora il Cominazzi,
accolsero con patriottismo ed entusiasmo le leggi del nuovo
governo, meno quella che interdiceva la caccia coi trabocchetti
e per primi quelli di Pezzoro si rivolsero al competente Ministero
invocando un’eccezione e l’ottennero con dispaccio
del Ministero Agricoltura Industria e Commercio in data 15
ottobre 1861 n. 12.326, tale privilegio fu poi esteso a tutta
la valle, a partire da Pezzaze, nell’anno 1865.
Valtrompia. 1865. A Pezzaze in Val Trompia
viene esteso alla comunità il privilegio sulla caccia
già concesso precedentemente a Pezzoro.
Nel Mantovano e nel Viadanese
1890. Castel d'Ario (MN). A Don Giovanni Maria Richetti
(1867) da Pezzaze, Curato in questa Parrocchia mantovana, il
suo vescovo, Giuseppe Sarto (poi Arcivescovo e Patriarca di
Venezia, divenuto papa Pio X, indi San Pio X), gli chiede di
rinunciare alla passione della caccia.
Paesi fluviali del PO Viadanese, ad esempio DOSOLO patria
dei PIARDI ed aspetti di vita, tra cui la caccia.
Vedi in LUOGHI
In Franciacorta
1899. SAIANO in Franciacorta.
Saiano. I Fratelli Gio. Maria e Andrea Piardi figli del fu
Gio. Maria aventi casa rispettivamente in Frazione Muraga
e in quella detta di S. Rocco sono titolari di Concessione
per l’uccellagione sul fondo Breda e su quello denominato
Santella.
1900. 17 settembre: Saiano. La "Licenza annuale di caccia
con Bressanelle senza passate nel fondo Breda di questo Comune",
già a favore dei fratelli Gio. Maria e Andrea Piardi
figli del fu Gio. Maria, è concessa all'affittuale
Lumini Pietro di Angelo di anni 31. (Numero d'ordine 6 dell'elenco
dei Nulla Osta. Faldone 19 - categoria 6^ Governo. Anni 1901-1909.
Comune di Saiano. Archivio Comunale di Rodengo Saiano)
1901. 23 settembre: Saiano. La "Licenza annuale di Caccia
con bressanelle e roccolo con passate comuni sul Monte Delma
e caccia con bressanelle senza passate nel fondo Breda di
questo Comune", quest'ultima già dei fratelli
Gio. Maria e Andrea Piardi figli del fu Gio. Maria da Pezzaze,
viene assegnata al "possidente Montini Angelo fu Andrea
di anni 46". (N. d'ord. 6 dell'elenco dei Nulla Osta.
Faldone 19 - Categ. 6^ Governo (…). Comune di Saiano).
Ibidem
A Gussago
2002. 3 marzo. Angelo Lumini "Murachèt"
(19....), figlio di Pietro e Teresa Piardi di Ernesto nativo
di Gussago, attivo cacciatore (pure durante il servizio militare
espletato in Africa), ottantenne, partecipa all'incontro con
tutti cacciatori di Gussago.
Per la vita del cacciatore (musicista e musicante, sassofonista
e fisarmonicista) Angelo Lumini vedi
alla sua pagina web in http://www.piardi.org/persone/p78.htm
Ancora a Pezzaze di Val Trompia
1956. 11 novembre. Giunta M.le.
Presiede P. Gabrieli. Delib. N°. 44. E’ deliberato
< di costituire in riserva di caccia tutto il territorio
della circoscrizione comunale (...). La riserva viene ceduta
in gestione alla locale Sezione della Federazione della caccia
a vantaggio di tutti gli iscritti >. Atti della Giunta
M.le di Pezzaze. (Archivio Comunale di Pezzaze)
1961. 20 maggio. Presiede Gabrieli. Il Territorio
del Comune è costituito, per tre anni, in “Riserva
di caccia” (...), << la gestione è ceduta
alla locale Sezione Comunale Cacciatori a vantaggio di tutti
gli iscritti>>, (dopo il decreto prefettizio 8 agosto
1957 n. 75455 che prevedeva la durata di un solo anno).
1972. 30 maggio: Pezzaze. Beniamino Piardi,
di Mafè dol Bianco Topo, ottiene la concessione del
“Capanno di caccia” in Pagherola.
VITA DA CONTADINI: i PIARDI in Valtrompia, in Franciacorta,
(...) e nel Mantovano. ... e La Caccia
"" (...). (...). Si legga allora questo
passo di Giannetto Bongiovanni, dedicato al suo paese, Dosolo,
un borgo nell'estremo sud della provincia di Mantova, per
l'appunto affacciato sul Po. << La parte più
caratteristica è però il Castello. Lì
vivono, nelle confuse memorie, i ricordi dell'antico borgo
munito che ebbe un ponte ed una torre a difenderlo. E c'è
un prato che ancora si chiama "Pallone" e certi
ruderi che tuttavia passano per le "prigioni". Lì
di padre in figlio le famiglie si tramandano, come una tradizione,
l'amore per la caccia e per la pesca, per lo schioppo, la
rete e la barca. Perché questa gente ha nella vita
come un sottinteso: il Po >>. (...). (...)"".
Vedi in LUOGHI
Per la vita dei PIARDI, la famiglia degli avi del Dottor Professor
ANDREA, vedi anche:
Incontro 2001 dei PIARDI in Rodengo. http://www.piardi.org/incontri/incontri_rodengo.htm
9 settembre 2001 Rodengo Saiano. http://www.piardi.org/incontri.htm#rodengo
PEZZAZE. Felice Richiedei, defunto
nel 2010.
Un cacciatore. Felice RICHIEDEI era una
persona semplice che ha sofferto tanto in questi ultimi 6
anni
Pezzaze, 2010. Ha sofferto per delle malattie gravi e per
gli inevitabili eventi che la vita spesso ci riserva.
Ma
adesso era un uomo diverso, contento, perché aveva
realizzato il suo sogno, la sua casetta al Colle S. Zeno dove
poteva tenere anche i suoi adorati cani da caccia. Si! Perché
la caccia era la sua grande passione, uno dei suoi amori,
dopo la sua compagna Rina, i suoi figli e il suo adorato nipotino
Francesco.
Felice se ne è andato sui suoi monti durante una battuta
di caccia circondato dai suoi amici di sempre e in mezzo ai
suoi cani che non l’hanno abbandonato un minuto. E i
suoi amici cacciatori il 7 e 8 maggio prossimi gli dedicano
una gara di segugi in sua memoria, perché Felice se
lo merita, è sempre stato un buon cacciatore e un amico
leale. Ciao Felice il tuo ricordo echeggerà in quelle
giornate serene e spensierate che dall’alba al tramonto
vedranno i tuoi cari segugi cimentarsi in una gara in tuo
onore. (…).
[http://www.valtrompiaset.it
- settimanale del 18 aprile 2011]
A Dante Danieli il “Memorial
Richiedei” di caccia.
PEZZAZE - I cani segugio
sono stati protagonisti nella dodicesima prova che si è
disputata nei giorni scorsi sui monti dell’alta Valtrompia. Quest’anno
la gara era valida per il memorial “Felice Richiedei”, appassionato
cacciatore, colpito l’anno scorso da un infarto durante
una battuta di caccia. Numerosi i partecipanti provenienti
da ogni regione del nord Italia.
Il paesaggio suggestivo dei boschi, le alture valligiane e
la giornata contraddistinta da una temperatura decisamente
estiva, hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione
che si è svolta nella Valle dei Faggi sul Colle di
San Zeno. La gara prevedeva sette batterie formate
da quattro concorrenti ciascuna. I cani hanno dato il
meglio di sè nelle simulazioni di caccia alla lepre
e ad aggiudicarsi il trofeo finale è stato il
bresciano Dante Danieli che ha ricevuto la medaglia dalle
mani della vedova di Felice, Rina Ferraglio e dai figli. [Scritto
da Pia Grazioli il 10 maggio 2011 e pubblicato in Notizie
Brevi. http://www.ecodellevalli.tv].
Antichi riti, nuovi orizzonti
PEZZAZE - La caccia alla
lepre, il rapporto che lega il cacciatore con i suoi cani
e con il bosco ha un sapore antico come il mondo. Ascendere
all’alba al Colle di San Zeno, in moto, quando la primavera
inizia a rincuorare la natura e lo spirito dell’uomo,
con un cielo che promette luminosità divine ha un qualcosa
di trascendentale. Dal buio crepuscolo del fondovalle, con
temperatura attorno ai 9 gradi, irrompi nella zona lambita
dal sole (15 gradi) ed è come passare dal purgatorio
al paradiso. Circondati da una variegata, esuberante vegetazione,
formata da ciliegi, betulle, salici, pini, noci selvatici,
peri, meli, faggi, vedi le cime pelate dei monti che svaporano
nell’aura solare e si perdono in lontananza cangiando
dal verde al blu.
Montagne ‘…che da tanta parte dell’ultimo
orizzonte il guardo escludono…’ ed è un
orizzonte troppo grande per stare in un sogno solo. I problemi
che scorrono e ti ingolfano nel quotidiano fondovalle sono
sopiti, dimenticati. Carpe diem e l’oggi si apre su
di un universo descrivibile solamente con le parole della
poesia, con i suoni della musica e con i colori di una spettacolare
tavolozza. É la giornata dei segugisti, i cacciatori
di lepre pronti per la XII prova di lavoro con cani da seguita
su lepre. La prova è dedicata a Felice ‘Candela’
Richiedei che è morto su questi monti, in Prato Nuovo,
stroncato da un infarto, durante una battuta di caccia. Un
sabato e una domenica tra prati e boschi. Sono in molti, 28
mute di splendidi segugi italiani, a pelo raso o a pelo forte,
classicamente marroni o bianchi e arancio. Arrivano dalla
Val Camonica, dalla Bassa Bresciana, anche da Vicenza. La
prova è organizzata dai Segugisti di Pezzaze, trainati
dall’inossidabile Pietro Zenti che ha della caccia un’opinione
eccelsa; la considera un’arte, una liturgia che potrebbe
sembrare rito religioso.
Tant’è che l’abbigliamento stesso, ricercato
e tradizionale, del Pietro ricalca la solennità dell’evento
‘caccia’.
“Anche quando mi capita di mangiare la selvaggina –
precisa il Pietro – mi piace vestirmi da cacciatore.
È un mio modo personale per onorare l’animale”.
Per i cacciatori come il Pietro, l’uccisione, neanche
tanto garantita, dell’animale è solamente la
conclusione di una bella avventura iniziata all’alba,
con i cani uggiolanti e il freddo crepuscolo mattutino che
ti sfrizzola la pelle, mentre i profumi e i silenziosi rumori
del bosco ti invitano al rispetto e alla leggerezza del vivere.
Così inizia, dopo le iscrizioni, la giornata al Colle.
Le mute hanno un’ora di tempo per stanare la lepre e
un giudice controlla il regolare andamento della prova e giudica
il comportamento dei cani e del cacciatore. La domenica pomeriggio,
dopo il pranzo, i giudici stilano le classifiche. (…).
[Scritto da Patrizio Ferraglio il 31 maggio 2011 e pubblicato
im Pezzaze. http://www.ecodellevalli.it
]Oggi, Giovedì 16 Giugno 2011, l’emittente televisiva
bresciana TELETUTTO nella Rubrica “Clessidra”
propone le immagini del “Memorial Richiedei” con
commento ed interviste ai giudici e al Direttore di gara,
Pietro Zenti, oltre che al cacciatore Cristian [del 1984,
figlio di Felice Richiedei “Candéla” e
Franca Piardi figlia di Battista Teodoro “Rino”
del fu Raffaele (Francesco, “Cino de Castegnàcol”)
dei detti Brine]: “La caccia è una passione;
… sarà difficile eguagliare la passione di mio
padre”.
> Per “CINO de Castegnàcol” ed i Piardi
detti Brine, vedi http://www.piardi.org/persone/p03.htm
[16 giugno 2011. A cura di Achille Giovanni Piardi per il
paragrafo dedicato all’arte venatoria della pagina intitolata
ad Andrea Piardi – medico – cacciatore e studioso
degli “incidenti di caccia”.]
Francesco Piardi da Gussago (1911), anno
1961,
segugista appassionato di caccia alla lepre, mostra la cagnetta
Susy
di razza segugio pelo forte, vincitrice assoluta di molti
concorsi
in occasione di rassegne venatorie in provincia di Brescia,
come quella più nota di Gussago del 7 agosto 1960 -"14^
Fiera della caccia".
Vedi http://www.piardi.org/persone/p11.htm
Giuseppe e don Gian Piero Piardi, cacciatori. SUSA (To), Febbraio
2011
Daniele Bertussi, da Cesovo di Marcheno in val Trompia, sposo
di Carla Piardi da Pezzaze. "Cacciatore di lepri con
muta di cani". Lavoro eseguito interamente a mano su
legno di noce nazionale, anno 2011.
- Vedi altre fotografie e
notizie nella pagina dedicata: CACCIATORI Piardi…nel
tempo.
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