C’è un invito
speciale che, per domani, arriva dal gruppo alpini di Pezzaze guidato
da Marziano Bregoli (e dal vice Sergio Bregoli): le penne nere invitano
gli amici a festeggiare ricordando i 6 anni del rifugio Cascinelle,
inaugurato il 3 settembre del 2000 sul colle di San Zeno.
Ricavato con più di un anno di lavoro entusiasta di soci e amici
nella vecchia malga omonima avuta in concessione per 25 anni dal Comune,
il rifugio è dedicato al compianto alpino e socio Michele Balduchelli.
Collocato in posizione panoramica, si raggiunge in meno di un’ora
di camminata nel bosco lungo una strada ben segnalata partendo sopra
Avano: è chiaramente visibile l’indicazione relativa sulla
destra, arrivando sul tratto piano della strada che prosegue verso il
colle di San Zeno.
Ai visitatori si presenta un complesso di circa 180 metri quadri con
cucina, sala da pranzo, sala riunioni, reparto notte e servizi. Una
fontana di acqua sorgiva addossata al rifugio è una sorpresa
gradita per chi lo raggiunge. E una croce e un piccolo monumento ricordano
chi «è andato avanti» di questo gruppo, che ebbe
come soci fondatori Giacomo Ferraglio (Cinì), Giacomo Piardi
(Gildo), Isidoro Piotti (Becafarina), Francesco Bontacchio (Fonesco),
Primo Bregoli (Gazet), Vittorino Zagni e Pierino Gabrieli (primo presidente),
e che porta il nome della medaglia d’oro sottotenente Serafino
Gnutti, un lumezzanese al quale gli alpini di Pezzaze si sentivano legati.
Per domani l’appuntamento è al rifugio alle 10. Seguiranno
alle 10.30 l’alzabandiera, alle 11 la messa celebrata dal parroco
don Giancarlo Pasotti, e poi una significativa cerimonia: verranno benedetti
i cappelli alpini in bronzo collocati accanto al monumento col nome
delle penne nere scomparse: Primo Bregoli (medaglia d’argento
in Russia), Giacomo Ferraglio, Giacomo Piardi (Gildo), Pierino Gabrieli
(che è stato anche sindaco) e Vittorino Zagni. Poi il rancio
e, alle 14.30, la consegna di un attestato d’onore all’ultimo
reduce rimasto a Pezzaze: Angelo Rossi.
b.bert.
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