Desiderato (1850), Giuseppe
(1893) e Ivan Piardi dei detti Late
DESIDERATO (1850), GIUSEPPE (1893)
e IVAN PIARDI dei detti Late
Alla memoria di IVAN Piardi che abbiamo conosciuto
Omaggio inviato, nel 2010, a IVANA PIARDI–GIPPONI
figlia di Ivan.
ALBERO GENEALOGICO, breve, dei detti LATE da Desiderato
(1850)
(Ampiamente integrato e parzialmente definito
in data odierna 13 marzo 2013)
Sfoglia e scarica il pdf della genealogia
qui
DESIDERATO PIARDI, padre di GIUSEPPE
e nonno di IVAN
Il nome di DESIDERATO lo troviamo nelle registrazioni
conservate nello storico archivio del Pio Istituto Angelo
BREGOLI di Pezzaze a proposito:
- Della frequentazione scolastica di suo figlio Giovan Maria,
fratello di Giuseppe. Infatti, dal “Registro unico giornaliero
dell’anno 1900/1901 per la classe IV e V, condotta dall’insegnante
Martinazzoli Gio. Battista di Gaudenzio e di Salari Caterina
da Paspardo, in Val Camonica” si legge: <<Piardi
Giovanni, figlio di Desiderato di professione oste, e di Gipponi
Maria, nato a Pezzaze il 13 luglio 1888. Licenziato quale
alunno di V classe con la votazione pari alla media complessiva
del sette >>. (Per Giovan Maria, vedi
http://www.piardi.org/persone/p55.htm )
- Quale ESATTORE del Pio Ist. Angelo Bregoli
Desiderato Piardi risulta essere tesoriere dell’Istituto
alla data del 1909 così come recita la deliberazione
del 16 maggio 1909, oggetto IV, conto consuntivo 1908. Lo
stesso risulta essere nel periodo 1900/1905 esattore del Pio
Istituto tanto che, con decisione dell’Ente datata 30
dicembre 1905 gli viene accorata la restituzione della cauzione
di lire duemila, quale svincolo per fine mandato gestionale.
A copertura del valore della cauzione vi era il vincolo sugli
immobili di proprietà del Piardi. In verità
traccia dell’incarico di tesoriere è stata rinvenuta
anche su atti dell’anno 1899.
DESIDERATO PIARDI: Pezzaze 1850 - 1920. Figlio di “Rimo”
- Giuseppe. Fratello di Annibale e di altri. Desiderato detto
l’Ato, da qui (al plurale) i Late, soprannome della
famiglia. Sono del più antico ramo dei detti Catanì,
gli stessi di quelli andati a Gussago ed in Franciacorta,
agli inizi dell’Ottocento.
Sposa Maria Gipponi (1852 – 1916) ed ha diversi figli,
tre maschi, Giuseppe (1893 – 1967), Bortolo (morto nel
1907) e Giovan Maria (1888 – 1959), oltre ad alcune
femmine: Serafina (1878), Maddalena (1881) e Matilde (1890).
(Per Giovan Maria, uno dei figli di Desiderato, vedi http://www.piardi.org/persone/p55.htm
)
A Desiderato viene accreditata la professione di negoziante.
A Pezzaze si racconta che, un tempo, d’inverno, quando
però batteva il sole, Desiderato stesse tanto, con
altri, seduto sulle pietre ai Türinì (antico soprannome
di una delle tante famiglie Bontacchio dimorante in Piazza
di Stravignino di Pezzaze) e qualcuno lo ricorda sempre vestito
con abiti di tessuto resistente chiamato ‘pegnolat’
(in vernacolo pezzazese) color oliva verdino chiaro sbiadito.
Ci preme, però, qui ricordarlo trascrivendo il ricordo
come lo racconta in dialetto Angelo Secondo Viotti (1916):
<< Mè ricorde, apena apena, perché lu
el staa tant, el staa sö tant sö le prede ai Turinì
quand che ghera el sul l’inverem; l’ia semper
istit de pegnolat, culur ulia mes verdisì sbiaìt,
èl vecio Lato >>. (Angelo Secondo Viotti del
1916 figlio di Angelo “Dize”; Pezzaze, 1997)
Peri i detti Türinì (Bontacchio) sopra menzionati
vedi Antonio Bontacchio – Sindaco (ed i suoi figli,
preti), discendente di Catterina Piardi, in http://www.piardi.org/persone/p52.htm
Dal Registro Verbali del Consiglio Comunale di Pezzaze,
con riferimento a Desiderato:
1. 1890, 18 dicembre: tra i Consiglieri è
presente Giovanni Piardi Assessore effettivo. Francesco Piardi
domanda al Comune 15 piante d’abete. Molti cittadini
presentano ricorso per ottenere la diminuzione della ‘tassa
d’esercizio’ tra questi: Piardi Antonio fu Antonio
e Piardi Desiderato. Ai più viene risposto negativamente
mentre ai suddetti Piardi viene accolto in parte, ad Antonio
viene accolto per lire due in meno e a Desiderato viene ridotta
a lire cinque. Si ritira dalla seduta il Segretario Comunale
e le funzioni dello stesso sono assunte da Giovanni Piardi.
Il Segretario in carica viene riconfermato.
2. 1891, 11 ottobre: è presente Piardi Giovanni fu
Giacomo Assessore. A Desiderato Piardi che domanda ‘la
riduzione della Tassa di Posteggio’ viene risposto negativamente.
3. 1892. Dal Registro Verbali del Consiglio Comunale di Pezzaze:
28 febbraio: è presente Giovanni Piardi Assessore.
Viene approvata in numero di 302 Componenti la lista elettorale
amministrativa per l’anno 1892. Il ricorso di Piardi
Desiderato inteso ad ottenere l’abbattimento della ‘Tassa
di Fuocativo 1892’ viene respinto.
4. 1893, 2 novembre: presiede Giovanni Piardi fu Giacomo.
Siede in Consiglio Raimondo Piardi. E’ respinto il ricorso
di Desiderato Piardi inteso a vedersi ridotta ‘la Tassa
d’esercizio’. (Desiderato è oste).
5. 1895, 10 novembre: è presente Giovanni Piardi. Sono
esaminati i ricorsi contro l’applicazione della Tassa
di Esercizio 1895. Nella generalità vengono respinti
tra cui quello presentato da Piardi Raimondo per doppia Tassa
Bestiami 1895 con voti 7 contro 3. Mentre al 13° posto
dei ricorsi vi è quello di Piardi Antonio di Antonio
accolto ‘per comprovata ragione’. Al 15° posto
si legge: ‘riduce a lire 7.00 la Tassa di Piardi Desiderato
per riconosciuta deficienza’.
Nascita di DESIDERATO (dal Registro della Parrocchia)
sua particolarità e speciale incarico
Il 7 dicembre 1850.
Piardi Desiderato Maria figlio di Giuseppe quondam Bortolo
Catanì e di Ferraglio Maddalena di Pezzoro, coniugi
legittimi, nato in Casarge, battezzato a Pezzoro il 7 detto,
padrino Giammaria Piardi fratello del padre. [Vedi Capitolo
I Piardi nati a Pezzaze – Registri dei Battesimi, 1850
e succ. Per i suoi figli vedi stesso capitolo, anno 1878 e
seguenti, 1883. In “I PIARDI” – Volume,
cartaceo, 1 e 2, editi l’anno 1998 e 2000].
Desiderato è ricordato anche con il soprannome di “öndes
dicc”, undici dita, poiché una mano ne aveva
sei.
Ivana, sua pronipote, racconta come qualcuno gli avesse proposto,
dietro lauto compenso, l’amputazione della stessa per
uno studio medico … del fenomeno. (Pezzaze 26 luglio
1998).
In alcune scritture esistenti negli archivi di Pezzaze risulta
quale DIODATO PIARDI: Pezzaze. Secoli XIX-XX. Figlio di Giuseppe
e Maddalena Ferraglio. Sposo di Maria Gipponi di Carlo e di
Cattarina Piardi. Padre di Maria Maddalena (1881).
E’ padre, come detto prima, di altri figli tra cui Giovan
Maria, Giuseppe e Matilde Maria (1890).
[Vedi meglio al capitolo I Piardi nati a Pezzaze – Registri
dei Battesimi, 1881, 1888, 1890, 1893 in volume 2, cartaceo,
“I PIARDI”, anno 2000].
Trattasi, sempre, del noto, nostro, Desiderato; così
anche nella registrazione annotata il mese di giugno del 1886
in occasione del battesimo del figlio, come si può
leggere qui di seguito.
Quando il 16 giugno 1886 Diodato, il nostro Desiderato, e
sua moglie Maria Gipponi battezzano il figlio Giuseppe Bortolo
agli stessi viene attribuita la professione di “dispensieri
del sale”. (Reg. Battesimi in Sant’Apollonio di
Pezzaze).
Desiderato Piardi nato nel dicembre 1850 è morto il
18 ottobre 1920; fu marito di Maria Gipponi morta nel 1916.
Dei più giovani Piardi "Late", originariamente
detti "Frèsche", è nota la figura
di IVAN (1932 -1997, figlio di Giuseppe e di Caterina Milesi)
anch'egli fornaio e negoziante fino agli anni Novanta del
secolo XX. Uno dei figli di Ivan, Alberto, ancora sforna
pane in Lavone.
FERRAGLIO, famiglia originaria di PEZZORO in Val
Trompia: casato cui appartiene Maddalena sposa di
Giuseppe Piardi dei Fresche, madre di Desiderato (1850) detto
Lato, dei Fresche, poi “Late” per tutti i suoi
discendenti. Qualche rapporto di parentela dei Piardi con
i Ferraglio.
Rachele Ferraglio (1882-1955) va in sposa a Battista Piardi
(1883 – 1946) dei Sgalmer da Pezzaze.
Francesco Ferraglio sposa Maddalena Piardi dei Fresche, poi
Late da Pezzaze, figlia di Desiderato (1850).
A questo medesimo casato appartiene anche Giovanni sposo di
Maria Piardi (1902) dei Mafé, detta “La postina”,
poi genitori di Rita Arnaldina Ferraglio. Rita Ferraglio,
vedova di Cesare Bontacchio (1920-1983) dei Semaröi de
Mondér, è negoziante sino al 2000 a Pezzaze
– Stravignino. Rita, sin dall’agosto 1997, è
l’intelligente, acuta, documentata collaboratrice pezzazese
del curatore della ricerca sul casato Piardi e suo lasciapassare
per l’ingresso nelle case della comunità al fine
di acquisire notizie utili alla ricerca stessa.
La stele del monumento ai caduti di Stravignino annovera tra
questi i Ferraglio: Domenico di Giacomo, classe 1897; Luigi
Adamo di Giovanni, classe 1897; Ferdinando di Giovanni, classe
1915; Mario, classe 1926.
Fornér: nome, derivante dal mestiere
di fornaio, col quale si usava e si usa ancora oggi definire
i fratelli, appunto fornai panettieri, Giuseppe e Giovan Maria
Piardi figli di Desiderato da Pezzaze. [Vedi Late, Fresche
e alle rispettive voci nominative del “Glossario”
in “I PIARDI” – Volume, cartaceo, 1 e 2].
In Pezzaze Stravignino -contrada Vestolo - fu fornaio anche
Antonio Piardi (1875), detto de la Costa proprio per aver
abitato in località La Costa posta sopra Pezzaze, sposatosi
due volte, padre di molti figli tra cui le oggi viventi Rosa
(vedova Raza) ed Edda (vedova Facchini), entrambe componenti
il Comitato “I PIARDI”.
Anche Licio e Luciano Piardi del mantovano, secoli XX e XXI,
figli di Pilade da Cizzolo in Viadana, esercitano questa professione,
detta anche Prestiner, nonché quelli di Gualtieri come
Cesare della famiglia detta Gnoca.
Alberto di Ivan da Pezzaze sforna il pane, ancora nel 2010,
a Lavone di Pezzaze nel suo bel laboratorio.
Per i fornai mantovani vedi:
http://www.piardi.org/persone/p21.htm
http://www.piardi.org/persone/p22.htm
http://www.piardi.org/persone/p17.htm
Frèsche: più antico soprannome
dei Late o meglio soprannome di << ‘l barba dei
Fresche >> Giuseppe Piardi. Giuseppe è fratello
di Annibale e Desiderato (detto Lato = Late) e di due sorelle:
Erminia e Metilde, tutti figli di “Rimo” Giuseppe.
GIPPONI, famiglia originaria delle
Valli bergamasche. Questa trasferitasi a Pezzaze
negli scorsi secoli è detta “Bianchì”,
per Bianchini: Originariamente questo cognome bergamasco è
da scriversi GIUPPONI, erroneamente trascritto come GIPPONI
solo in Val Trompia. I Giupponi giunsero in Val Trompia verso
la fine del secolo XVIII quali lavoranti del forno e delle
miniere.
A questo casato appartiene:
- Maria (1852) fu Carlo e fu Caterina Piardi, deceduta nel
1916, sposa di Desiderato Piardi (1850 – 1920) dei Late
da Pezzaze;
- Rosalinda (1919 – 1984) sposa di Gaetano Piardi (1913
– 1978) da Pezzaze dei Mafé;
- Rosa (1915 – 1947) sposa di Arnaldo Piardi da Pezzaze
(1908 – 1979);
- Francesco marito di Desiderata Piardi (1922) figlia di Giovan
Maria dei Late da Pezzaze;
- Oliviero sposo di Ivana Piardi (1953) figlia di Ivan dei
Late;
- Cesarina, sposa di Mansueto Piardi dei Gilde da Pezzaze;
- Samuele, sposo di Margherita Piardi (1938) dei Mafé;
- Severino sposo di Elda Piardi (1931) dei Mafé;
- Luisa sposa di Ilario Piardi (1964) dei Valì;
- Francesco sposo di Carolina Piardi (1912) dei Sgalmer da
Pezzaze;
- Emilio sposo di Amabile Piardi (1920) dei Sgalmer;
- Marietta sposa di Bono Piardi da Mondaro di Pezzaze in località
Quader (Boni de Sante).
Nota è la figura di Oliviero Gipponi (Pezzaze
1953), abitante a Mondaro, marito di Ivana Piardi dei Late
figlia di Ivan (1932) del fu Giuseppe (1893) del fu Desiderato
(1850); Ivana è componente del Comitato “I PIARDI”
sin dagli inizi (1° Maggio 1999). Oliviero, che è
figlio dei sunnominati coniugi Severino Gipponi e Elda Piardi
(1931) di Battista (1904) dei Mafé, per diversi anni
è stato Presidente del Pio Istituto Angelo Bregoli
di Pezzaze (Oggi: Fondazione Angelo Bregoli). Istituto solo
da un quindicennio trasferito da Mondaro a Stravignino, nello
stabile già di proprietà di Piardi Catanì,
indi della società Terni, ed oggi completamente ristrutturato
per ospitarvi il Pio Istituto Bregoli (Fondazione). Infatti
sull’arco in pietra del portale d’ingresso dello
stabile (lato est, verso la piazza di Stravignino) è
incisa la scritta G. M. P. 1835 (Giovanni Maria Piardi 1835).
Oggi (2010) Oliviero Gipponi è amministratore comunale
con l’incarico di Assessore.
Il curriculum di Oliviero nell'impegno sociale e politico
lo trovi in Battista Piardi di Mafé,
suo nonno materno.
La stele del monumento ai caduti di Pezzaze - Stravignino
annovera, tra questi eroi della patria, Giuseppe Gipponi di
Francesco, classe 1921.
GIUSEPPE PIARDI: Pezzaze, 1893. Figlio di Desiderato
GIUSEPPE PIARDI (Pezzaze, 1893 – 1967). Figlio
di Desiderato (1850), dei Catanì - (poi Fresche, indi
Late) - e di Gipponi Maria. E’ fratello di Giovan Maria.
(Vedi genealogia dei Piardi nati a Pezzaze – “Late”
in “I PIARDI” Volume 1 e 2, cartacei, pubblicati
rispettivamente l’anno 1998 e 2000).
Giuseppe è fornaio – bottegaio, come il fratello
Giovanni Maria, a Stravignino di Pezzaze.
Nasce a Pezzaze 19 (o 20) gennaio 1893. Si sposa il 7 dicembre
1922 con MILESI CATTERINA di Filippo e di Maffina Rosa, di
professione sarta in Pezzaze, nata il 25 agosto
1892. Da Caterina ha tre figli: Ivan, Wanda e Mariarosa oltre
a due gemelle decedute neonate (**).
Negoziante come lo fu il padre, Desiderato, che, però,
ebbe ad essere soprattutto Oste e venditore di vino.
(**). Pezzaze, 14 ottobre 2012. Ivana Piardi, nipote
di nonno Giuseppe, dopo aver letto la pagina a lui dedicata
segnala: <<Il nonno Giuseppe non ha avuto due gemelle:
infatti, Gloria e Ornella, questo il loro nome, sono mie sorelle.
Il nonno Giuseppe, invece, ha avuto 5 figli (...Achille, ricorderai
che zia Rosa, sorella di mio padre Ivan, ha recentemente menzionato
Filippino, del quale non sapevo l'esistenza, e Rino, del quale
ti ho, di recente, mandato la foto). La data di nascita di
Giuseppe: Mi ricordo che festeggiavamo il compleanno del nonno
Giuseppe il 19 gennaio; (è morto il 20 marzo del 1967).
Sono quindi i miei genitori, Ivan e Marisa Bontacchio, che
hanno avuto 6 figli: Gloria e Ornella, Ivana, Maurizio, Alberto
e William>>. (Testimonianza di Ivana Piardi di Ivan,
14.10.2012)
Giuseppe Piardi dei Late
Un significativo episodio della vita di
GIUSEPPE. “” Negli anni ’30, probabilmente
nel 1937, quando si incendia il suo forno del pane, che tiene
in Stravignino, quelli, tutti, di Mondaro, non appena vedono
salire un denso fumo dall’altra parte della Valle, scendono
di corsa attraversando il torrente Morina e con secchi carichi
d’acqua accorrono a spegnere l’incendio. Giuseppe,
spente le fiamme, si reca in piazza di Stravignino e di fronte
agli intervenuti, accorsi in aiuto, si leva il cappello e
gettatolo a terra in gesto di stizza, commenta ad alta voce
dice: <<Cosa ho fatto io agli abitanti di Stravignino,
quelli della mia contrada, al punto che nessuno di loro è
venuto ad aiutarmi, come hanno, invece, saputo fare quelli
di Mondaro?, eppure, anch’essi utilizzano questo forno!>>.
In verità uno di Stravignino c’era tra gli accorsi,
ma proveniva da Mondaro, abitandovi da qualche tempo. Ciò
per dire che le rivalità tra gli abitanti delle due
frazioni erano, come del resto possono esserlo ancora oggi,
assai forti, ma che in caso di bisogno, “chèi
de Mondér”, sanno lasciare da parte la pretesa
nomea di essere i primi della classe per accorrere in caso
di necessità. Biluss (bellicosi), meglio dire irascibili,
ma solo in apparenza, bisogna saperli, infatti, prendere per
il verso giusto. (Testim. ottobre ’97, S. Isol. Br.
in Ga.)
Caratteristica assai particolare, questa, attribuibile, altresì,
anzi soprattutto al casato Piardi sia a quelli che di questo
sono rimasti a Mondaro o vivano a Stravignino quanto a quelli
che sono andati a vivere a Gussago ed ai loro discendenti.
1893. Atto di nascita “Battesimo” di
Giuseppe e della (futura) sposa Cecilia Catterina MILESI.
- 1893. Piardi Giuseppe Maria. Legit. Figlio di Desiderato
e di Gipponi Maria. Nato l’anno 1893, gen. 20 –
2 antimeridiane. – Bregoli Angela, Levatrice. –
Battezzato oggi 21 gennaio 1893. Ghirardelli, Parroco. –Padrino:
Piardi Antonio. [Annotazione a margine dell’Atto di
Battesimo: Sposò Milesi Rina di Filippo il 7 dicembre
1922].
- “Milesi Cecilia Catterina di Filippo e di Maffina
Rosa, 1892 agosto 25 - battezzata il 25 agosto 1892 da Don
Viotti Joannes – Coadiutore; madrina Maffina Bertarini
Luigia (…). Sposò Piardi Giuseppe fu Desiderato
il 7 dicembre ‘922”. Reg. Bat. P. S. Ap. P. -
1892
Giuseppe sarebbe stato a lavorare in Africa nei territori
italiani d’oltremare. Ivana Piardi, sua nipote, ha ricevuto
in dono un marengo d’oro portatole dal nonno. (Testim.
Ivana Piardi – Pezzaze 26 luglio 1998).
Il nome di GIUSEPPE lo troviamo nelle registrazioni conservate nello
storico archivio del Pio Istituto Angelo BREGOLI di Pezzaze
(oggi Fondazione Bregoli) a proposito:
QUALE FORNITORE del Pio Istituto Bregoli.
Interessante è anche rilevare quali fossero i fornitori
dell’Ente in termini di alimentari per il funzionamento
delle Opere di carità e dei Legati con funzioni di
assistenza, anche giornaliera, dei pezzazesi di Stravignino
e di Mondaro, gestite tutte dal Pio Istituto A. Bregoli.
Infatti, nella seduta del 26 aprile 1929, viene “approvato
il pagamento delle seguenti note di fornitura al panettiere
Giuseppe Piardi fu Desiderato per somministrazione di pane
e pasta pari a lire 531 ed al panettiere Piardi Giovan Maria
fu Desiderato per fornitura pane lire 359 …” entrambi
per il periodo 24 dicembre 1928 – 1° aprile 1929.
Nel 1933, dall’avviso di gara, datato 24 novembre, agli
esercenti di Pezzaze da parte del Pio Istituto per la fornitura
di “generi alimentari” si evince la presenza di
Giuseppe Piardi (e di Teresa Viotti in Piardi, sposa di Giovan
Maria). Per lo stesso argomento in una nota diretta all’Istituto
datata 2 gennaio 1934 a firma di Giov.Maria Piardi (fratello
del nostro Giuseppe) si leggono i prezzi relativi alla fornitura
di riso e pasta per rispettive lire 115 o 110 al quintale
e lire 150 al quintale. Viene accordata la fornitura della
sola pasta.
Come si ricorderà, negli anni ’34 e ’35,
il Giov.Maria Piardi, commerciante alimentarista, fratello
di Giuseppe anch’egli fornaio e alimentarista, è
anche Presidente del Pio Istituto. Ciò si deduce anche
da una dichiarazione datata 14 giugno 1937 in Pezzaze a firma
di Piardi Antonio fu Bono, rilasciata con fini di procedura
legale per fatti accaduti il 24 marzo 1935 su boschi di proprietà
dell’Opera.
IVAN PIARDI: Pezzaze 1932. Figlio
di Giuseppe
IVAN PIARDI (Pezzaze 1932 – 1997), della famiglia
dei Late (frangia del ceppo originario dei Catanì)
figlio di Giuseppe (1893- 1967) degli antichi fornai a Stravignino.
Sposa Marisa Bontacchio dei Semaröi de Mondér
ed ha quattro figli. Ivan decede il 28 di dicembre 1997 raggiungendo
Marisa morta il 27 dicembre 1994.
IVAN racconta che dopo la peste, quella del XVII secolo, quella
narrata dal Manzoni nei Promessi Sposi, a Pezzaze fossero
rimaste tre famiglie e precisamente: Bregoli, Piardi e Bontacchio.
Inoltre, che molti stranieri o forestieri confinati in questa
valle laterale della Val Trompia, riusciti a scappare dai
lavori forzati, si racconta e si tramanda da generazioni,
fossero riusciti a camuffarsi in loco nascondendosi sotto
il cognome, attribuendoselo, di una delle tre famiglie. (Testim.
Ivan Piardi – marzo 1997, 13 agosto, ottobre e 3 dicembre
1997).
In verità, Ivan, sa bene che la storia dei condannati
ad metalla, come si usa dire a Pezzaze, è e rimarrà
una storia raccontata, non accertata da fonti attendibili.
(Vedi anche alle voci: Rimo Piardi, Giuseppe Piardi (1893
– 1967), Desiderato Piardi (1850 – 1920) e Late,
in “I PIARDI”, volume 1 e 2 cartacei).
Ivan-Piardi (1932-1997)
Per la morte di Ivan, tra i necrologi apparsi
sui quotidiani locali, riportiamo quello datato Gussago, 29
dicembre 1997:
“Le famiglie del casato Piardi di Gussago, discendenti
da Andrea Catanì da Pezzaze, strettamente unite dal
vincolo di sangue, nella luce di Cristo Signore, sono vicine
ad Ivana, Maurizio, Alberto e William, a Mariarosa ed ai congiunti
nel momento in cui il Padre Celeste ha chiamato a sé
l’anima generosa e laboriosa di Ivan Piardi”.
Ivan, rispondendo all’invito rivoltogli dal curatore
della ricerca, nella primavera del 1997, con lettera dell’aprile
dello stesso anno, dopo aver fatto una premessa, così
esordisce:
<< …siccome a Gussago avevo dei parenti che conobbi
in tempo di guerra e che successivamente si trasferirono in
America, le rispondo comunque. Il mio casato in origine è
denominato Catanì ed a sua volta si divide in varie
frange, la mia è chiamata i Late mentre le altre sono
i Brine, i Cansonète e i Mafé. Bisavolo è
Rimo con due figli: Annibale e Desiderato. Desiderato ha anch’egli
due figli: Giuseppe e Giovan Maria (…) >>. (La
discendenza prosegue come indicato in Piardi nati a Pezzaze
– Late del volume 1 e 2 “I PIARDI”).
Ivan annota, poi, la storia relativa alla bella ragazza da
marito detta Beluna (Biluna = Bellona) la cui storia viene
riportata alla specifica voce del “Glossario”
in “I PIARDI”, volume cartaceo 1 e 2.
Ivan Piardi (1932-1997) anni 90
Nell’incontro del 3 dicembre 1997,
quando si trova all’ospedale, nonostante che la visita
da parte del curatore della ricerca avesse ben altri intendimenti,
Ivan insiste a voler raccontare antiche vicissitudini familiari.
Insiste a tal punto da essere lui a procurare a chi scrive
carta e penna affinchè possa annotare.
<< (…). Mio nonno Desiderato ebbe, in realtà,
tre figli, almeno: Giuseppe, Giovan Maria e Bortolo morto
giovane, oltre a tre figlie femmine: Serafina, Matilde e Maddalena.
Serafina si sposa ed ha: Dolfo e Lindo. Così anche
Maddalena e Matilde si sposano ma non hanno figli. Anche a
Maddalena sarebbe spettata la sua parte di sostanza, ma non
avvenne così. (…). Ci fu probabilmente qualcosa
che non andò per la giusta strada …Giuseppe,
infatti, non ebbe nulla. … ga sares a ‘n toc dè
bosc sülé dè ‘ntestas ma ghè
mai stat fat la voltüra, go encaricat ‘n geometra
de cuntrulà ma … (…)>>. (<<...ci
sarebbe una porzione di bosco lassù di cui intestarsene
ma...>>.)
Ivana Piardi, figlia dei coniugi
IVAN e Marisa Bontacchio e nipote di nonno GIUSEPPE, racconta
della sua famiglia paterna
Zia Rosa, sorella di mio padre, potrebbe dire di
più di mio nonno Giuseppe e di mio papà, forse
più avanti lo farà; diamole del tempo in ragione
dell’età. Spetta perciò a me il compito
di ricordarli.
Scrivo a te, Achille, in termini diretti, confidenzialmente,
come si trattasse di un colloquio; uno di quelli che abbiamo
fatto in questi quattordici anni, da quando ci siamo incontrati
e conosciuti. Del resto anche tu, da solo o con l’indimenticabile
nostro Osvaldo Piardi, hai vissuto qualcuno degli episodi,
felici o tristi, della mia famiglia.
<< Del nonno ho pochi e sporadici ricordi perchè,
come sai, facendo il fornaio, di notte lavorava e di giorno
riposava, inoltre ho trascorso gran parte della mia vita a
Brescia. A Pezzaze ho frequentato solo la scuola elementare
e in questo periodo il nonno ha vissuto in parte a Brescia
da sua figlia, la zia Wanda Piardi, sorella di papà.
Marisa Bontacchio Piardi
Qui a Pezzaze la gente lo ricorda come una
persona retta, caritatevole, buona: un galantuomo!
Può essere significativo questo episodio: “Una
signora, soprannominata ‘la Veneta’ (per la sua
provenienza), era rimasta vedova con cinque figli da sfamare.
Il nonno, sensibile e generoso, riempì una gerla di
pane fresco e la pose sulla soglia di casa dicendole: ‘Tieni,
non voglio niente, così per qualche giorno potrai andare
avanti’ “. Era talmente grande d’animo che
dal 1936 al 1939 fu costretto ad andare in Africa, in Etiopia,
a costruire strade per il Negus, per pagare i debiti causati
dai clienti insolventi.
Zia Rosa, che ho nominato in apertura, mi diceva che il padre,
mio nonno Giuseppe, era partito dall’Italia con i capelli
neri ed era rientrato a Pezzaze canuto.
Lo splendore dei suoi capelli bianchissimi lo ricordo anch’io.
Durante la guerra aveva rischiato di farsi incendiare la casa
dai tedeschi, per rappresaglia, perchè aveva nascosto
due partigiani, rivelatisi poi per due “Repubblichini”;
fu salvato da un amico fascista.
Ricordo il nonno come persona austera che incuteva rispetto,
imponente nonostante la sua esile figura e nello stesso tempo
una persona buona, amorevole in cui trovavo rifugio quando
combinavo qualche marachella.
Un evento che non dimenticherò è il seguente.
Il nonno già da tempo era malato e stava a letto. Una
domenica, pronta per andare alla S. Messa delle ore undici,
alla “Messa Alta”, nonno Giuseppe mi chiamò
vicino a sè e mi disse: ”Dammi un bacio, perchè
dopo non mi vedrai più”.
Ritornata dalla Messa il nonno era già in coma... .
Di mio padre Ivan ho dei bellissimi ricordi; grazie a lui
ho potuto proseguire gli studi e diplomarmi.
Era una persona onestissima, schiva, gran lavoratore; di notte
fornaio, di giorno... idraulico, falegname, elettricista e
quant’altro. In casa lo chiamavamo “Veneto, faso
tuto mi”. Lavorava con competenza e spirito di abnegazione
e i suoi compensi erano sicuramente inferiori alle ore di
lavoro effettivamente prestate. Tutto ciò che faceva
non era a scopo di lucro, ma per il sostentamento della famiglia
o per accontentare e far felici gli altri.
Mi ha insegnato l’onestà, l’uguaglianza
e il rispetto soprattutto per le persone meno abbienti, il
rispetto delle idee altrui, il valore della fatica quotidiana,
mi ha cresciuto persona libera che non scende a compromessi
o a perbenismi interessati. Era un padre democratico e sempre
presente.
Grazie a Dio era affiancato da una donna stupenda, mia madre
Marisa, grazie alla quale la nostra casa era un porto di mare,
la casa dell’accoglienza per tutti, dove potevano gustare
una tazza di caffè o mangiare qualcosa: gesti caritatevoli
insieme a una parola buona.
Ricordo che in ospedale, quando papà aveva visto che
la sua vita giungeva ormai alla fine guardando entrambe le
mani pronunciò le seguenti parole: “Cosa ho fatto
io di male che ho sempre lavorato onestamente!”.
La grande folla che li ha accompagnati durante i funerali,
la mamma il 27 dicembre 1994 e il papà il 28 dicembre
1997, è testimonianza di quanto i miei genitori, Ivan
e Marisa, fossero benvoluti da tutti.
Ora termino perchè papà sicuramente, persona
umile qual era, non avrebbe voluto essere decantato oltre.
Caro Achille cerca tu di estrapolare dalla mia lettera le
righe che ti necessitano a ricordo dei miei cari.
Come vedi, non sono una brava e ampollosa scrittrice, ciò
che leggi l’ho scritto d’impeto: parole sgorganti
dal mio cuore >>.
(A cura di IVANA Piardi di Ivan. 1° Novembre 2010)
LATE: i Late, soprannome,
ancora in uso, di questa famiglia Piardi del ceppo originario
dei Catanì.
Late sono i noti fornai di Stravignino di Pezzaze con Giuseppe
(1893) e Giovan Maria, suo fratello, figli di Desiderato =
(in dialetto) L'Ato, Lato, da ciò (al plurale, .. tanti
Lato) = i “Late”.
I Late sono parenti stretti con i Piardi di Gussago sin da
prima del 1812 (come, del resto, affermò IVAN nella
sua nota della primavera 1997).
[Vedi anche Piardi nati a Pezzaze – Late ed inoltre
alle voci del glossario: Brine, per la completezza dei soprannomi
attribuiti ai Piardi, Fresche, antico soprannome dell’attuale
famiglia Late, ed altresì alla voce Ivan Piardi, in
volume 1 e 2 più volte citati].
Per la famiglia di Piardi Desiderato (1850), dal foglio di
famiglia n. 37 del comune di Pezzaze, e per la casa di via
Stravignino 57, redatto nella seconda metà del secolo
XIX, con annotazioni sino al 28 marzo 1907, leggiamo:
1. PIARDI DESIDERATO di Giuseppe e fu Ferraglio Maddalena.
Capo famiglia. Negoziante. Pezzaze 3 dicembre 1850. Coniugato.
2. GIPPONI MARIA fu Carlo e di Piardi Caterina. Moglie. Negoziante.
Pezzaze 16 dicembre 1852. Coniugata.
3. (...).
4. (...). – Omissis .
La composizione della famiglia di DESIDERATO (1850) e discendenti,
sino a IVAN (1932) continua in http://www.piardi.org/persone/p55.htm
(Giovan Maria Piardi), con la lettura integrale del suddetto
“Foglio di famiglia” e con la lettura del “Foglio”
successivo, più recente, ...sino, appunto, all’arrivo
di IVAN (28 giugno 1932), figlio di Giuseppe (1893) [del fu
Desiderato (1850) del fu “Rimo” Giuseppe] e Maddalena
Ferraglio.
Qualche altra notizia relativa ai PIARDI detti Late,
meglio Fresche - Late - Catanì, in:
http://www.piardi.org/persone/p55.htm
- Giovan Maria Piardi
http://www.piardi.org/vol3/volume3dimore.htm -
La casa dei fornai Piardi in Stravignino
http://www.piardi.org/vol3/volume3costumi.htm -
Bortolo e famigliari detti LATE - Anni '20 a Pezzaze
http://www.piardi.org/persone/p32.htm
- Viotti Don Giovanni Maria
http://www.piardi.org/vol3/volume3emigrazione.htm
http://www.piardi.org/persone/p16.htm -
ANNUNCIATA PIARDI VIOTTI, “La dia Nunsiada”, per
i Late
http://www.piardi.org/persone/p16.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3levatrici.htm
Serafina Piardi dei Late
http://www.piardi.org/comitato.htm
- Ivana, Componente del Comitato “I PIARDI”
http://www.piardi.org/persone/p71.htm
- Giacomo Osvaldo Piardi (1938)
http://www.piardi.org/persone/p16a.htm
- Patrioti, combattenti, martiri, benefattori, sacerdoti,
...
http://www.piardi.org/vol3/volume3emigrazione.htm
- VITA VISSUTA - Emigrazione
http://www.piardi.org/vol3/volume3levatrici.htm
- LEVATRICI - Serafina Piardi figlia di Desiderato
http://www.piardi.org/vol3/volume3levatrici.htm
- Bregoli don Fabrizio. ...i Bregoli con i Late
http://www.piardi.org/persone/p75.htm
- Cesare Piardi. ...Ivan dei Late durante la costruzione della
strada da Mondaro al Monte di Mondaro in Pezzaze
Notizie relative ai GIPPONI nelle nostre pagine web:
http://www.piardi.org/persone/p55.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3costumi.htm
http://www.piardi.org/persone/p16a.htm
http://www.piardi.org/piardi_bergamaschi.htm
-Gipponi antichi GIUPPONI bergamaschi
http://www.piardi.org/vol3/volume3levatrici.htm
http://www.piardi.org/ricorrenze.htm
- ...del detto Lardo
http://www.piardi.org/vol3/volume3emigrazione.htm
http://www.piardi.org/persone/p30.htm
Notizie relative ai FERRAGLIO nelle nostre pagine
web:
http://www.piardi.org/persone/p31.htm
http://www.piardi.org/persone/p23.htm
- Rita Ferraglio
http://www.piardi.org/luoghi/pezzoro.htm
http://www.piardi.org/persone/p55.htm
http://www.piardi.org/persone/p39.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3modidire.htm
http://www.piardi.org/ricorrenze.htm
http://www.piardi.org/persone/p51.htm
- Giovan Maria Piardi “Grillo”
http://www.piardi.org/persone/p11.htm
- ... chi ha fatto il carrettiere
http://www.piardi.org/sgalmer.htm
- Battista Amedeo “Sgalmer”
http://www.piardi.org/vol3/volume3devozioni41.htm
- Cino dè Pezor e i TRIDUI a Pezzoro
http://www.piardi.org/personaggi.htm
- I PERSONAGGI Piardi
http://www.piardi.org/persone/p75.htm
- Cesare. ... là ove si parla di Rita
http://www.piardi.org/luoghi/pezzoro.htm
- Pezzoro, patria dei Ferraglio
Notizie relative ai MILESI nelle nostre pagine web:
http://www.piardi.org/persone/p55.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3pastori.htm
- Don Milesi
http://www.piardi.org/vol3/volume3emigrazione.htm
- Il Podestà di Pezzaze, P. Milesi
http://www.piardi.org/piardi_bergamaschi.htm
- I cognomi pezzazesi che vengono da Bergamo
http://www.piardi.org/luoghi/pezzaze.htm
- I Milesi alla ... “UNIVERSITà di AVANO”
http://www.piardi.org/vol3/volume3devozioni418.htm
- S. Gaetano di Avano ed i Milesi
http://www.piardi.org/volume2.htm
- Elenco FAMIGLIE imparentate con i Piardi (volume 2 I PIARDI)
Notizie relative ai MAFFINA nelle nostre pagine web:
http://www.piardi.org/persone/p57.htm
- Domenico Maffina e i Maffina di Pezzaze
http://www.piardi.org/vol3/volume3pastori.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3dimore.htm
http://www.piardi.org/persone/p71.htm
http://www.piardi.org/persone/p16a.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3costumi.htm
- Concetta Maffina e i Chichera Piardi
http://www.piardi.org/persone/p55.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3mestieri.htm
- Tobia Maffina con i Piardi
http://www.piardi.org/vol3/volume3devozioni421.htm
- Santa Barbara
http://www.piardi.org/persone/p14.htm
- ...gli antichi Maffina, del tempo del Risorgimento
http://www.piardi.org/persone/p33.htm
- Dolores Beniamina Maffina
http://www.piardi.org/persone/p31.htm
- Amedeo Battista “Sgalmer”
http://www.piardi.org/persone/p11.htm
- Maffina carrettiere
http://www.piardi.org/persone/p52.htm
http://www.piardi.org/vol3/volume3levatrici.htm
- Levatrice Maffina
http://www.piardi.org/vol3/volume3devozioni420.htm
- ... Don Maffina
Per completezza vedere i volumi, cartacei, 1 e 2 “I
PIARDI” editi, il primo, l’anno 1998 ed il successivo
nel 2000 in due tomi.
[A cura di Achille Giovanni Piardi, per
la pagina biografica di Desiderato, Giuseppe e Ivan Piardi
dei detti Late, già Fresche, ma antichi Catanì
(come sempre ebbe a sostenere, con ragione e motivazione storica,
Ivan, anche durante le conversazioni con il curatore della
ricerca sui Piardi svoltesi dall’agosto al dicembre
1997). Per il Sito “I Piardi”. 2 Ottobre 2010]
INTEGRAZIONE alla STORIA di GIUSEPPE
PIARDI dei detti Late, figlio di DESIDERATO e della sua famiglia,
fornai a Pezzaze in Val Trompia.
Le notizie e precisazioni sono fornite da IVANA PIARDI,
maestra, nipote di nonno Giuseppe (1893) e da Vincenza Piardi
dimorante in Argentina.
Pezzaze, 12 marzo 2011. … ecco alcune notizie …
Fabbricato ed area in frazione Stravignino
in cui è stata edificata l'attuale Casa di riposo.
Mi ricordo che l'area in cui è stata edificata
l'attuale Casa di riposo Fondazione Angelo Bregoli era
stata occupata precedentemente da un grande edificio adibito
a colonia estiva per bambini sordomuti o sordoparlanti (ex
colonia Pavoni, dove la zia Rosa Piardi ha conosciuto il marito
Franco Piccinato); dopo la colonia, l'edificio, se non
erro, è stato utilizzato in parte per ospitare gli
alunni della scuola materna mentre veniva costruita la nuova
sede della scuola dell'infanzia e durante i mesi estivi,
solitamente a luglio, l'area verde ospitava la manifestazione
estiva pezzazese “Festa della montagna”; (Sulla
sommità del portale d’ingresso ufficiale dell’edificio,
che s’incontra da Via Pavoni, è ancora visibile
la scritta, scolpita nell’arco di pietra, P.G.M. …
Piardi Giovanni Maria). A detta della zia Rosa, prima della
colonia Pavoni lo stabile era abitato da privati tra cui i
Milesi (Famiglia, anticamente originaria del bergamasco, un
tempo notissima a Pezzaze per aver avuto tra i suoi componenti
alcuni amministratori pubblici ed imparentata da vicino con
i Piardi “Late”; Ndr). Ho saputo da lei che il
nonno Giuseppe e la nonna Caterina avevano concepito 7 figli:
due non hanno mai visto la luce, uno, Filippo, è morto
neonato, un altro, Rino,è morto di broncopolmonite
a due anni e (pensate!; Ndr) sapeva recitare tutto il Padrenostro
in latino, poi sono nati gli altri tre: nel '27 la zia Rosa,
nel '28 la zia Wanda e nell’anno 1932 mio padre Ivan.
(Ci troviamo in Piazza di Stravignino dove, un tempo, tutto
intorno: costruzioni signorili, fabbricati ed attività,
parlava dei Piardi e, poi, dei loro parenti “Türinì”
famiglia Bontacchio, quella del Sindaco Antonio (Pezzaze,
1844) e dei suoi due figli Sacerdoti, Padre Giovanni Maria
e Rev. Mons. Cavaliere Antonio Bontacchio; Ndr.).
Vedi la pagina dei Bontacchio dal titolo “Antonio
Bontacchio-Sindaco di Pezzaze“ in http://www.piardi.org/persone/p52.htm
Notizie concernenti il forno di Giuseppe
Piardi “Late”, della più antica famiglia
detta Catanì come ebbe a sostenere il figlio Ivan (1932).
Il forno del pane di nonno Giuseppe Piardi ed il ricordato
incendio dello stesso.
Secondo zia Rosa (1927), il 1° forno fu installato
nella casa dei Piardi "Costa", famiglia di Rosa
Piardi (poi sposata Raza; Ndr); il 2° nella casa dei "Palai",
della Catina, dove un tempo vicino alla casa c'era il secondo
lavatoio pubblico (in via Vestolo, mi pare fino agli 60);
probabilmente fu costruito dopo l'incendio del forno. Secondo
la testimonianza della zia, l'incendio fu causato dalle fiamme
del materasso della Catina (a quei tempi si riscaldavano i
letti con gli scaldini pieni di braci) che si propagarono
fino alla legnaia dove era depositata la legna per alimentare
il forno. Per spegnere l'incendio sono accorsi i Marzoli dell'omonima
miniera e i vigili del fuoco, oltre ai volontari perché
nel torrente Morina c'era poca acqua; zia si ricorda che era
di domenica perché ha saputo dell'incendio all'uscita
della Messa "alta". Zia afferma che, poi, il forno
è stato costruito definitivamente nella casa paterna,
dove tuttora si possono vedere i resti, prima che il nonno
Giuseppe andasse in Africa. Al posto del nonno fu assunto
un operaio (in tutto si sono avvicendati 2 operai).
Pezzaze, 25 agosto 2012. Alcune altre notizie …
Foto di famiglia Piardi “Late” e ricordi
del tempo che fu a Pezzaze, raccontati anche da una località
delle Ande argentine.
Come promesso, invio foto di zio "Rino",
fratello di papà Ivan, dei bisnonni “Late”
e una foto dei paramenti stradali per la processione del Corpus
Domini a Stravignino; in Contrada, se ne occupava il
nonno Giuseppe, qui ritratto con il Cinì Facchini,
e continuò, poi, mia madre Marisa Bontacchio). Arrivederci, Ivana.
(Vedi foto in calce alla presente “Integrazione”)
Pezzaze, 2 settembre 2012
L’ Ufficio Informazioni di "I PIARDI" in Internet
manda in tutto il mondo il testo della Relazione del Presidente dei
Piardi esposta agli intervenuti al RIFUGIO PIARDI - Colle
di San ZENO, tra VAL TROMPIA e VAL CAMONICA, DOMENICA 2 SETTEMBRE
2012, in occasione della Festa dei 525 anni dei PIARDI
e 80° del Rifugio.
Lo stesso giorno della Festa al Rifugio, Vincenza Piardi da
Mendoza in Argentina ricevuta la sopra citata “Relazione”,
scrive: <<Caro Achille, grazie tante per questo tuo
e-mail, molto illustrativo, da questo ho saputo tante cose
nuove. Se abitassi un po' più vicino al mio paese,
sicuro che sarei andata con voi a questo nostro raduno "Piardi";
io godo stare in montagna, adoro le montagne, e poi lì
nel rifugio "Piardi", con tanta storia nostra...
Un grande saluto a te ed anche al Presidente dei Piardi nel
mondo. Vincenza>>.
Ancora lo stesso giorno, 2 settembre 2012, Achille (Coordinatore
della Ricerca sui Piardi) risponde a Vincenza nel seguente
modo: <<Nel rispondere a te, carissima Vincenza, invio
in copia la tua nota a: - CESARE PIARDI Presidente
del COMITATO i PIARDI; - alla Segretaria, Carla Piardi, entrambi
a PEZZAZE; località che tu ricordi assai bene; - alla
maestra Ivana Piardi figlia di IVAN (che ben ricordava di
Voi tutti andati in Argentina). Ivana proprio oggi mi ha chiesto
di Voi>>.
Il 3 settembre 2012 Vincenza Piardi dall’Argentina,
nel leggere del fatto che Ivana da Pezzaze ricordasse dei
parenti Piardi andati sulle Ande Mendozine, immediatamente
scrive ad Achille affinché informi Ivana:<<Saluti
a Ivana Piardi, non la conosco, ma ho conosciuto suo babbo,
le zie e nonna e nonno; andavo su a Pezzaze e stavo là
una settimana, poi Ivan veniva a Piedeldosso di Gussago (Brescia)
a trovarci. Che tempi! Ciao Vincenza>>.
Ovviamente, Achille scrive ad Ivana: <<Giro a favore
di IVANA le parole di VINCENZA PIARDI, appena giunte da MENDOZA
in Argentina. Ciao da Achille>>.
4 settembre 2012, Pezzaze. Ivana risponde: <<Grazie
Achille e grazie alla signora Vincenza. Anch'io porgo alla
sig. Vincenza tantissimi e cordiali saluti. Mi sono
commossa tantissimo nel vedere menzionato il mio caro papà,
le zie e i nonni. Un filo sottilissimo, nel ricordo, ci lega,
carissima signora Vincenza. Se possibile, mi piacerebbe
sapere cosa ricorda di quei tempi… lontani. Grazie ancora,
Ivana>>.
5 settembre 2012, Mendoza – Argentina. Vincenza coglie
al balzo la domanda di Ivana riguardo agli eventuali “Ricordi”.
Infatti, questa la risposta:<<Carissima Ivana, con molto
piacere ho ricevuto i tuoi cordiali saluti. I miei ricordi
di Pezzaze di più di sessanta anni fa, sono rimasti
come se fossero chiusi in una nuvola. La prima volta che sono
arrivata alla casa dei tuoi nonni, io credo avere tredici
anni, siamo andati su a Pezzaze con il mio babbo Pietro, mamma
e mia sorella Adelina, cinque anni minore di me, loro ritornarono
a Gussago, io rimasi là qualche giorno; così
conobbi bene Ivan, tuo papà, e le tue zie (…
poi fammi sapere se mi sbaglio) una si chiamava Rosa l'altra
Vanda (?), una aveva i capelli biondi e l'altra scuri, è
così?. La tua nonna preparava da mangiare sul focolare,
faceva la polenta nel stignàt, ci sedevamo tutti attorno
a una grande tavola, c'era anche una zia più anziana.
Ivan era un bel ragazzo, magro, capriccioso, a volte non voleva
mangiare, usciva ed allora mandavano me a farlo rientrare,
perché a me faceva caso. Facevamo gite in bicicletta
con le sorelle, mi volevano tutti molto bene. Ogni tanto,
Ivan capitava in bicicletta a Piedeldosso di Gussago a trovarci.
Poi in ottobre del 1949 siam partiti per l'Argentina... Ma,
poi, nell'anno 1980 ritornai in Italia per un viaggio (a ritroso
nei “Ricordi”) e volli tornare a Pezzaze; Bruno
Piardi mio cugino di Gussago, diede la sua macchina a mio
marito, Pedro, e così con lo zio Gepe (Gussago, 1906),
gemello di mio papà, siamo andati a trovare tuo babbo
al panificio e c'era anche tua mamma. Ci sarebbero tante
cose da raccontare, e tanto lontane... ma presenti nel cuore.
Un grande saluto per te Ivana ed un abbraccio. Vincenza>>.
Lo stesso dì, 5 settembre 2012, Achille da Gussago
(Brescia) invia ad Ivana, diretta interessata, il lungo messaggio
dei “Ricordi” che Vincenza a fatto pervenire da
Mendoza.
8 settembre 2012, Pezzaze. Ivana Piardi risponde: <<Oggetto:
trasmetto foto di papà IVAN e di mamma Marisa, la casa
dei nonni fornai a Stravignino ed anche la foto di nonna Caterina
e zia Elisa sorella di nonna con anche le zie Wanda, Rosa
e altri. Grazie Achille per avermi inoltrato la e-mail della
Signora Vincenza alla quale sono molto grata per avermi scritto.
Alla presente le invio (a Vincenza Piardi in Argentina) alcune
foto: una della casa del nonno paterno Giuseppe Piardi, una
col papà Ivan da giovane, quella in gruppo con la nonna
Caterina a destra, la zia Elisa a sinistra, il mio papà
(quello biondo) e le zie Wanda e Rosa e quelle dei miei
genitori, credo quarantenni (negli anni Settanta). Sperando
di farle cosa gradita, saluto caramente la Signora Vincenza
che serba bellissimi ricordi dei miei cari. Ivana>>.
9 settembre, Gussago. Ricevute le foto ed i suddetti saluti,
Achille risponde ad Ivana inviando contestualmente le foto
in Argentina, a Vincenza: <<Bene, IVANA; mando in Argentina
le tue foto di famiglia. Sveliamo, nel contempo, un segreto...
Vincenza è mia cugina prima; siamo figli di fratelli.
Ciao ad entrambe. Achille>>.
11 settembre 2012, Mendoza – Argentina. Vincenza scrive:
<<Cara Ivana, ti mandai qualche giorno fa un e-mail
con riguardo alle care fotografie che mi hai mandato. Proprio
sono rimasta molto commossa, grazie mille; è difficile
riconoscerci dopo più di 60 anni... Tuo babbo Ivan
quando io partì per l'Argentina aveva 17 anni, 3 anni
più di me, era giovanissimo. Non ti puoi immaginare
come mi sono sentita al ricevere questo bellissimo e grato
regalo. Ti chiedo scusa per il mio italiano semplice, un grande
abbraccio. Vincenza>>.
Didascalie fotografie con le parole di Ivana Piardi:
Piazza di Stravignino di Pezzaze. Preparativi con paramenti
sacri per la Processione religiosa del CORPUS DOMINI, anni
Cinquanta del Novecento; Giuseppe Piardi (1893) “Late”
e “Cinì” Facchini.
Anni di fine Ottocento. Ivana Piardi evidenzia: “I bisnonni
LATE”, Maria Gipponi (1852) e Desiderato Piardi.
Rino Piardi, infante, anni Venti del Novecento. Ivana Piardi
sottolinea: “Zio Rino, fratello di papà Ivan”.
Rino, che morì a soli due anni, sapeva recitare il
“Padrenostro” in latino
Ivana Piardi pone la didascalia alle altre, seguenti,
foto:
“I Miei genitori (Marisa ed Ivan del 1932), quarantenni
negli anni Settanta”
“Casa del nonno paterno Giuseppe Piardi”, ingresso
della forneria –
alimentari in Piazza di Stravignino di Pezzaze
“Papà Ivan da giovane”, con bambino
“Gruppo con la nonna Caterina Milesi
a destra (nata nel 1892), la zia Elisa a sinistra (sorella
di nonna), il mio papà Ivan (quello biondo) e (al centro)
le zie Wanda e Rosa Piardi, sorelle di papà”.
Pezzaze, fine anni Trenta del Novecento, innanzi la fontana
pubblica della piazza di Stravignino. A destra si nota la
facciata in lato Ovest di una delle antiche case Piardi (poi
acquisita dai parenti Bontacchio detti Türinì,
discendenti di Catterina Piardi madre del Sindaco Antonio
Bontacchio nato l’anno 1844); …alle spalle del
fotografo l’ingresso della forneria – alimentari
dei Piardi “Late
top
|