VOLUME
III
I PIARDI NEL TEMPO -
dimore, vita vissuta, costumi portati dai Piardi ed anche
devozioni cui siamo stati capaci in più di cinque secoli
di vita.
4. DEVOZIONI
4.10 MADONNA DELLA STELLA
Santuario della Stella (foto Vivenzi)
Venerata nell'omonimo Santuario sul colle,
zona panoramica sovrastante gli abitati di Gussago, Cellatica
e S. Vigilio di Concesio in Valtrompia. L'apparizione della
Vergine Maria al pastore Antonio de Antoni , che accudiva
il gregge di Bonomo Bonomi fu Gasparino nella sottostante
zona detta Selva, risale al 31 maggio 1536; la festa cade,
da sempre, l'8 settembre: giorno della natività di
Maria.
Il canto a Maria, sotto il titolo di Madonna della Stella,
un insieme d'invocazioni fatte proprie anche dai Piardi di
Gussago in Franciacorta (Brescia):
"D'esuli figli in val di pianto, ascolta, o madre,
il mesto canto, chè dolce il canto sgorga dal cor se
tu l'ascolti Madre d'amor.
In viaggio triste, in notte nera, è forza e luce umil
preghiera perchè tu mamma non sei lontan, a chi ti
chiama porgi la man.
Pentiti siamo. Un dì ribelli, Gesù ci prese
in suoi fratelli; Madre tu fosti del tuo Signor, Madre ti
fece dei peccator.
Italia nostra, Italia cara!, da mille venti eccelsi impara
nelle tempeste dell'infuriar porto sicuro tuoi santi altar.
Gussago tua Vergine bella t'invoca sempre amica stella!
Stella nel buio dei suoi dolor, stella sul Colle, stella nel
cor!"
Madonna della Stella, del pittore G. Romani detto il Romamino
- foto distribuita da Padre Piero Maria Bonometti degli Oblati
di Maria Immacolata, alle famiglie di Gussago,
l'anno 1958 prima della partenza per il Laos.
15 settembre 2008.
Il Rev. Don Gian Piero Piardi con suo fratello Giuseppe dimoranti
in Val di SUSA (Torino) ed il cugino Achille di
Gussago (Brescia), dimorante ai piedi del colle ove svetta
il Santuario della Madonna della Stella, sono pellegrini alla
Madonna della Stella. Da tanti anni Don Gian Piero, pur nato
a Pezzaze di Val Trompia ma trasferito in Val Susa dall'età
di due anni e mezzo, non era mai salito al colle della
Stella, desiderava compiere questo pellegrinaggio ed oggi
il desiderio si è potuto attuare, in occasione di un
suo viaggio verso i luoghi delle radici: a Pezzaze, patria
di suo padre Faustino Bortolo, ed a Marmentino, ove nacque
sua madre Pierina Gallia. La guida religiosa, storico
e culturale dei due pellegrini Segusini (della Val Susa) è
Achille.
Per tratteggiare al meglio la figura del sacerdote della Chiesa
Cattolica Don Gian Piero PIARDI,
come siamo stati capaci, vedi:
- http://www.piardi.org/persone/p01.htm ed
altri link ivi indicati
MADONNA DELLA STELLA.
Santuario sul colle posto all’inizio della Val Trompia
(Brescia): altre note storiche e frutto della tradizione.
Narra la tradizione che la commissione incaricata di amministrare
le offerte elargite dai devoti, giunta sul luogo dell’apparizione
trovò, tracciata sul terreno, la pianta del futuro
tempio “nel cui mezzo elevavasi un giglio … su
cui spargeva i suoi raggi una stella ”. (Vedi immagine).
L’imponente edificio rinascimentale a pianta centrale,
dalla massiccia torre campanaria che lo rende simile ad una
fortezza, viene attribuito all’architetto bresciano
Agostino da Castello. I volumi della maestosa chiesa acquistano
particolare evidenza grazie alla geometrica essenzialità
delle facciate, dove risaltano con forza i preziosi portali
e i rosoni in pietra bianca di Botticino. All’interno
cinque altari barocchi con ricchi marmi policromi racchiudono
preziose icone lignee e tele dei secoli XVI e XVII, fra le
quali la celebre Madonna col Bambino (col manto serico illuminato
da una stella, come dai racconti dell’apparizione),
opera di Gerolamo Romani detto Romanino, commissionata nel
1536. Il santuario della Madonna della Stella, del quale fu
noto Rettore il sacerdote Faustino Negrini, è tuttora
luogo di vivissima devozione.
La devozione alla Madonna della
Stella.
Sorto come tanti nella prima metà del '500,
quasi fortezza per arginare le eresie che scendevano dai nord,
disseminate dal protestantesimo. Gli errori che riguardavano
la Madonna, e specialmente la sua verginità, ferirono
profondamente l'amore filiale delle buone popolazioni di allora,
e possiamo affermare che, soprattutto per reazione a questi
errori, le popolazioni di Gussago, Cellatica e S.Vigilio,
unite dalla stessa comune fede ed amore alla Vergine, stabilirono
di erigere questo Santuario nel posto che segna i confini
dei tre paesi. Come si afferma e si narra ampiamente in un
Fascicolo sul Santuario, edito per cura degli oblati benedettini,
origine prossima di detto Santuario fu l'apparizione della
Vergine il 31 maggio 1536 ad un povero pastore, tale Antonio
de Antoni da Gardone Val Trompia, che sorvegliava il gregge
di un possidente di S.Vigilio. Al pastore, che recitava il
Santo Rosario colla corona in mano, sbigottito e tremante
per l'apparizione, la Vergine ingiunse di annunciare alle
comunità di Cellatica, Gussago e S.Vigilio essere volontà
della Madonna che si erigesse in quel luogo un tempio in suo
onore. << ... d'improvviso, rifulse davanti ai suoi
occhi una luce più intensa dei raggi del sole, nel
bel mezzo della quale gli apparve Maria con Gesù Bambino
in braccio. Aveva semplici vesti, quasi da popolana, e disse
con dolcezza al pastore di invitare gli abitanti dei paesi
circostanti a dedicarle in quel luogo un tempio. Davanti alla
titubanza dell'uomo, la Madonna lo incoraggiò, assicurandolo
che ella stessa avrebbe confermato la Sua richiesta con prodigi
e grazie. E il primo di questi prodigi fu il riacquisto della
parola del povero Antonio >>.
Apparizione della Madonna della Stella
Solo 24 giorni dopo, ossia il 24 giugno
1536, le tre comunità di Cellatica, Gussago e S.Vigilio
si riunirono per concordare quanto conveniva fare e redissero
un verbale in cui si afferma: "Essendochè
nell'anno presente e soprattutto per divina misericordia apparve,
come affermasi, la Signora Regina del cielo Maria Vergine,
avvocata dei peccatori, nelle pertinenze di questi tre comuni,
cioè S.Vigilio, Cellatica e Gussago sopra certo monte
dove vien detto alla selva, ecc...".
In quella seduta furono elette persone delle tre comunità
per amministrare le generose offerte lasciate nel luogo delle
apparizioni dai fedeli che accorrevano numerosi. In data 23
giugno 1536, il Vicario Generale di Brescia autorizzava le
popolazioni di Cellatica e di S.Vigilio ad erigere il Santuario.
Non crediamo che l'assenza di Gussago nel decreto Vicariale
debba ascriversi alle mene campanilistiche o zelo intempestivo
di Parroci intriganti, ma solo al fatto che stando alle notizie
di Mons. Fè, il Prevosto di allora, Paterio da Bornato,
risiedeva non già a Gussago ma a Roma, come ufficiale
della Curia papale.
Invece il Prevosto suddetto poté farsi sentire di persona
a Roma, ove il Sommo Pontefice Paolo III, con sua bolla del
10 ottobre 1536 (stesso anno), autorizzava l'erezione del
Santuario, istituendo l'Jus patronato nei tre comuni,
sollecitando la costruzione e l'appannaggio per un sacerdote
che doveva tenerne la custodia. Il 25 marzo 1537, quattro
rappresentanti dei tre comuni si adunarono nel municipio di
Gussago vicino alla piazza di San Lorenzo, e deliberarono
quanto concerneva l'erezione del Santuario. Acquistarono innanzitutto
il fondo da un certo Bonomo Bonomi "quondam Gasparino".
Comprarono pure la sorgente "Fontanelle" sotto Camaldoli
e, mediante conduttura in cotto, ne portarono l'acqua fin
alla "Stella" per la costruzione del tempio. Il
2 giugno dello stesso anno 1537 si pose la prima pietra, e
in due anni di lavori il Santuario era già funzionante,
così come è oggi, senza più arrivare
alla completa finitura esterna. Non si hanno notizie documentarie
dell'architetto della fabbrica.
La Chiesa della Madonna della Stella
sul colle.
L'interno a tre navate, con i volti a botte, è
quanto mai singolare per proporzione e unità nella
pur severa disposizione di croce greca. All'interno è
conservata la famosa tela del Romanino che
raffigura la Madonna della Stella oltre ad altre opere cinquecentesche
(la Natività di Maria e l'Apparizione al Sordomuto)
e dipinti di Pietro Marone (la Porziuncola
e San Francesco) e di Antonio Gandino (la
lunetta dell'Assunta, le tele della Madonna con Bambino di
San Giovanni e dei Patroni dei tre comuni). Molto preziosa
la cappella di San Carlo Borromeo contenente i dipinti, del
1612, di Grazio Cossali (1563-1629): la tela
centrale col Santo contornata da diciotto riquadri di episodi
della vita del cardinale di Milano, insigne prelato che ebbe
a compiere a Brescia, quanto in Val Trompia e nelle restanti
valli bresciane, su incarico papale, la difficile visita pastorale
del 1580. Il disegno dell’Annunciazione
nel tondo della splendida vetrata sulla facciata (a destra
dall’interno con l’altare alle spalle) fu eseguito
dal Consadori e realizzato dal vetraio milanese
Perisson nel 1960.
Esternamente, fuori dal sagrato del santuario, è stata
collocata una statua in bronzo di Papa Paolo VI, opera di
Luciano Minguzzi, in quanto particolarmente devoto della Madonna
della Stella.
Papa Paolo III concesse l'edificazione del santuario, i cui
lavori ebbero inizio nel 1537 e terminarono nel 1539. [Ci
siamo parzialmente avvalsi dei testi pubblicati in www.mariadinazareth.it
]
La vista dal magnifico sagrato erboso chiuso da muretto e
cipressi spazia a trecentosessanta gradi su pianura, valli,
colline, paesi e vasti orizzonti. Possibilità di escursioni
su vari sentieri verso Campiani, Cellatica, S. Vigilio, Camaldoli.
(Altre notizie in www.gussago.com
- Il santuario della Madonna della Stella)
La Madonna della Stella
e la Val Trompia.
1805. Nel Libro dei Morti
(1685-1869) della Parrocchia di S. Apollonio in Pezzaze viene
registrata la morte di Don Balduchelli. Infatti, <<Il
28 settembre 1805 è registrata la morte di don Simone
("Cimone") Balduchelli, di anni 84 e mesi due, mentre
si trovava "alla Stella", ossia al Santuario della
Madonna della Stella presso S. Vigilio (di Val Trompia), cui
era cappellano-rettore dal 1769; il sacerdote, che il giorno
precedente aveva regolarmente celebrato la Santa Messa, viene
meno per soffocamento da catarro ed è sepolto, dopo
le esequie, nella chiesa parrocchiale di Pezzaze "avanti
l'Altare del Rosario">>.
[Vincenzo Rizzinelli (A cura di), con la collaborazione di
Carlo Sabatti. Pezzaze nella storia e nell'arte (fine '700
- metà '900). Comune di Pezzaze. Brescia, anno 2008]
Domenica 18 Settembre 2011.
Santuario MADONNA DELLA STELLA. Incontro delle cinque Parrocchie
franciacortine di GUSSAGO e CELLATICA con Celebrazione
eucaristica in preparazione alla MISSIONE, dal 5 al 20 di
Novembre 2011, nelle realtà delle cinque Comunità
Parrocchiali. Oggi, giorno in cui la parola del Signore ci
viene posta in forma di parabola, quella dei lavoratori presi
a giornata nella Vigna (Vangelo di Matteo 20, 1-16), affollatissimo
di fedeli è il Santuario posto sul bel Colle a guardia
delle campagne e delle vigne di Franciacorta ed i Piardi
sono in prima fila. Questa parabola ci fa comprendere qualcosa
della sapienza di Dio. Chi è chiamato per primo, pieno
di gioia per essere stato al servizio di Dio, deve gioire
anche se altri sono chiamati, magari all'ultima ora e con
la stessa paga! La S. Messa è celebrata dai sacerdoti
delle citate comunità e da tre padri OMI (Oblati di
Maria Immacolata), Marcellino, Natalino e Pino, di Passirano,
altro centro posto in piena Franciacorta, la nota "zona
agricola delle bollicine". Oggi i fedeli presenti al
santuario hanno dimostrato di essere effervescenti tanto quanto
lo è lo spumante di Franciacorta, qui prodotto.
Per Franciacorta vedi, di seguito, alcuni
dei riferimenti rinvenibili nelle pagine del sito:
- FRANCIACORTA
- INCONTRI RODENGO
- VOLUME 3 DIMORE :
- Padergnone (Franciacorta) la canonica è dono
di ... Piardi, nel 1842
- Abbazia di S. Nicola in Rodengo (Franciacorta)
- RODENGO in Franciacorta (Brescia). Chiesa di S. Nicola
all'Abbazia
- Schizzo
di pianta dell'antica casa Piardi di Via Manica in Gussago,
dove vi è il torchio…
- Andrea Piardi benefattore
di Padergnone in Franciacorta
- VOLUME 3 MESTIERI :
- Vigneti e lavoro dell'uomo
imbiancati dalla natura sulle colline di Franciacorta
- Vendemmiatori al desco (sui terrazzamenti con muri a secco
delle colline di Franciacorta)
- Gussago (Brescia)
in Franciacorta, anni Sessanta del sec. XX; torchiatura delle
vinacce…
- VIGNETI di Franciacorta; vecchio sistema a pergolato (Coltura
del) ed in terrazze collinari
- VIGNETI di Franciacorta e i PIARDI vignaioli nel mondo
- VOLUME
3 MESTIERI VIGNETI
- VOLUME
3 DIMORE (VEDI TORCHIO DA CASA PIARDI)
Il torchio di casa Piardi a Gussago .. schizzo di casa
PIARDI a GUSSAGO, con rappresentazione (vano n. 8)
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